Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis
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9.3 Linearizzazione consistente mediante derivazione numerica 145<br />
<strong>Fig</strong>ura 9.3. Andamento del logaritmo della norma del residuo al variare del numero di<br />
iterazioni nei quattro casi a diverso valore del parametro di perturbazione θ.<br />
al variare dell’indice di iterazione k, con c pari ad una costante.<br />
Ciò è facile da valutare in un grafico avente in ascisse il numero di iterazioni<br />
k all’interno di uno step, ed in ordinate il logaritmo della norma di R (k) , poiché<br />
dalla eq. 9.34 posto k = 0 si ottiene:<br />
quindi al generico passo si ha:<br />
<br />
<br />
R (1)<br />
<br />
<br />
R (k)<br />
<br />
<br />
= c<br />
<br />
<br />
= c<br />
<br />
<br />
R (0)<br />
2<br />
<br />
<br />
R (0)<br />
2k<br />
Passando in scala logaritmica:<br />
<br />
<br />
log R (k)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
= 2k log(c) + 2k log<br />
R (0)<br />
(9.35)<br />
(9.36)<br />
<br />
<br />
(9.37)<br />
quindi se la convergenza della procedura iterativa è quadratica, dopo le prime<br />
iterazioni interpolando i punti sul grafico k : log R si ottiene una retta con<br />
pendenza pari a 2.<br />
Nel caso in esame si è centrata l’attenzione sul TEST C e si è valutato in<br />
corrispondenza del ventiseiesimo passo (al quale corrisponde una deformazione<br />
imposta pari al 2.5%) il numero <strong>delle</strong> iterazioni e il valore del residuo, identificato<br />
in Abaqus come “max residual force”. L’operazione è stata svolta per vari valori<br />
del parametro di perturbazione θ definito nella eq. 9.33:<br />
• θ = 10 −5 ;