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Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis

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9<br />

Implementazione numerica di equazioni<br />

costitutive in codici agli elementi finiti<br />

9.1 Il ruolo degli algoritmi di punto di Gauss nella<br />

formulazione del metodo degli elementi finiti in campo non<br />

lineare<br />

Al fine di applicare a problemi pratici i modelli costitutivi presi in esame (Cap. 4)<br />

si rende necessario sviluppare un algoritmo di punto di Gauss, stress-point algorithm,<br />

robusto ed accurato per l’implementazione di tali modelli in codici di<br />

calcolo agli elementi finiti. Nel presente lavoro i modelli <strong>sono</strong> stati implementati<br />

nel codice di calcolo commerciale Abaqus Standard v6.4. L’implementazione ha<br />

richiesto lo sviluppo di una “user material subroutine” (UMAT) scritta in Fortran<br />

77, in accordo con quanto prescritto dal manuale del programmatore di Abaqus.<br />

Il modello HP–MA è stato incorporato anche nella libreria dei modelli costitutivi<br />

di GEHOMadrid mediante una subroutine di interfaccia che mette in relazione la<br />

struttura del programma con la routine costitutiva UMAT. La validazione di tale<br />

subroutine tramite test numerici su un singolo elemento è descritta nel Par. 9.5.<br />

Il problema numerico consiste nell’integrare le equazioni costitutive in forma<br />

incrementale, aggiornando lo stato del materiale (noto al tempo tn) nell’intervallo<br />

di tempo [tn; tn+1].<br />

Come messo in evidenza da Hughes (1984), tale integrazione <strong>delle</strong> equazioni<br />

costitutive a livello locale rappresenta il problema centrale della platicità computazionale,<br />

poichè esso è in relazione con il ruolo principale svolto dalle equazioni<br />

costitutive nella computazione. Certamente esistono molti altri importanti ingredienti<br />

computazionali nell’intera procedura, ma <strong>sono</strong> propri del tipo di strategia<br />

impiegata e coinvolgono la teoria costitutiva solo in modo limitato. Inoltre<br />

la precisione con cui le equazioni costitutive <strong>sono</strong> impiegate ha un effetto diretto<br />

sull’accuratezza dell’analisi.<br />

A partire dai primi lavori sulla plasticità dei metalli, riassunti in Hughes<br />

(1984), un numero di studi fondamentali <strong>sono</strong> stati pubblicati su tale argomento.<br />

Gli stress–point algorithms maggiormente impiegati in meccanica computazionale<br />

pos<strong>sono</strong> essere suddivisi in due classi:<br />

1. algoritmi espliciti sia di tipo “return mapping” che basati su “metodi di Runge-<br />

Kutta di ordine differente a controllo dell’errore”, i quali <strong>sono</strong> stati descritti in

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