Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis
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132 8 Implementazione numerica agli elementi finiti <strong>delle</strong> equazioni dinamiche<br />
M ¨ dn+1 +(1+α)C ˙ dn+1 −αC ˙ dn +(1+α)f int<br />
n+1 −αf int<br />
n = f ext (tn+1 +α∆t) (8.50)<br />
La definizione dell’operatore è completata con le formule di integrazione di<br />
Newmark per spostamenti e velocità riporate nelle eq. 8.42 e 8.43.<br />
La soluzione è incondizionatamente stabile se i parametri soddisfano le seguenti<br />
condizioni:<br />
β1 = 1<br />
2 − α β2 = 1<br />
(1 − α)2<br />
4<br />
− 1<br />
≤ α ≤ 0 (8.51)<br />
3<br />
Il vantaggio di tale operatore è rappresentato dal suo controllo sul damping numerico<br />
che cresce lentamente alle basse frequenze e più rapidamente alle alte frequenze,<br />
in cui si hanno dei modi ad origine spuria correlati agli errori introdotti dalla discretizzazione<br />
spaziale dell’equazione di equilibrio. Il controllo di tale damping è<br />
fornito dal parametro α: con α = 0 non c’è damping e l’operatore diventa la legge<br />
trapezoidale (Newmark, β = 1/4); mentre con α = −1/3 si ha un elevato damping.<br />
Una volta sostituite le espressioni di spostamenti e velocità riporate nelle<br />
eq. 8.42 e 8.43 si ottiene il seguente sistema di equazioni algebriche non–lineari<br />
nell’incognita ∆¨ dn+1:<br />
G d n+1 = MƬ <br />
1<br />
dn + (1 + α) − α C∆t∆<br />
2 ¨ dn + (1 + α)f int<br />
n+1 = 0 (8.52)<br />
in cui<br />
F d n+1 = f ext (tn+1+α∆t)−M ¨ <br />
dn−(1+α)C ˙dn + ∆t¨ <br />
dn +αC ˙ dn+αf int<br />
n<br />
(8.53)<br />
in maniera analoga al paragrafo precedente il termine F d n+1 è funzioni di variabili<br />
note, poiché tutte riferite al tempo tn, mentre per valutare f int<br />
n+1 = f int<br />
n + ∆f int<br />
n<br />
della eq. 8.52 è necessario ricorre alla soluzione iterativa, descritta nel Par. 8.5.<br />
8.5 Soluzione iterativa dei problemi non–lineari<br />
A seguito della discretizzazione e dell’integrazione temporale, si ottiene un sistema<br />
di equazioni algebriche non–lineari del tipo:<br />
in cui per l’approccio MSP:<br />
<br />
∆d¨ x =<br />
∆ ˙a<br />
mentre per quello UP:<br />
Gn+1(xn+1) = f n+1 − Sn+1(xn+1) = 0 (8.54)<br />
x =<br />
<br />
Ƭ <br />
d<br />
<br />
d<br />
G<br />
G =<br />
G a<br />
<br />
G =<br />
<br />
G d<br />
(8.55)<br />
(8.56)<br />
f è il vettore <strong>delle</strong> variabili indipendenti da x e S è il vettore <strong>delle</strong> variabili<br />
dipendenti. La eq. 8.54 può essere risolta in maniera iterativa impiegando il metodo<br />
di Newton-Raphson. Il residuo Rn+1 è definito come: