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Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis

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7.9 Formulazioni approssimate 115<br />

Anche in questo caso, le incognite fondamentali del problema dinamico accoppiato<br />

<strong>sono</strong> il campo di spostamenti dello scheletro solido us i e la pressione del liquido pw.<br />

Il problema di consolidazione dinamica governato dalle eq. 7.86–7.91 risulta<br />

identico alla cosiddetta “formulazione u − pw” di Zienkiewicz & Shiomi (1985) e<br />

Zienkiewicz et al. (1999b).<br />

7.9.4 Processi rapidi (HSP)<br />

Quando, in presenza di sollecitazioni esterne ad elevata frequenza, non sia possibile<br />

trascurare alcuno dei termini inerziali (“high speed processes”, HSP), il problema<br />

risulta governato dal sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali<br />

7.68–7.73, che non <strong>sono</strong> ulteriormente semplificabili. Le incognite fondamentali del<br />

problema dinamico accoppiato <strong>sono</strong>, in questo caso, il campo di spostamenti us i<br />

dello scheletro solido, ed il campo di spostamenti U w i del liquido, definito a partire<br />

dalla velocità:<br />

˙U w i = v s i + ww i<br />

n<br />

si veda ad es., Zienkiewicz & Shiomi (1985).<br />

7.9.5 Processi estremamente rapidi: condizioni non drenate (UP)<br />

(7.92)<br />

Un caso limite di processi molto rapidi si ha quando è possibile ipotizzare che il<br />

moto relativo tra fase solida e fase liquida sia trascurabile (ww i = aws i = 0). Si parla<br />

in questo caso di condizioni non drenate (“undrained process”, UP). Sebbene,<br />

comunemente, l’analisi <strong>delle</strong> condizioni di equilibrio di un corpo di terreno in condizioni<br />

non drenate siano affrontate con leggi costitutive formulate ad hoc, in<br />

termini di tensioni totali, è comunque possibile affrontare il problema mediante un<br />

approccio più razionale, utilizzando equazioni costitutive formulate in termini di<br />

tensioni efficaci, purchè si assuma che la deformazione di volume dello scheletro<br />

solido sia dovuta alla compressibilità dell’acqua interstiziale, e quest’ultima venga<br />

descritta mediante una opportuna legge di compressibilità.<br />

In tal caso dalla equazione di continuità 7.68 e dall’equazione di congruenza<br />

7.73 si ottiene:<br />

<br />

s<br />

Kw ∂vi Kw<br />

˙pw = −<br />

= ˙ɛijδij<br />

(7.93)<br />

n ∂xi n<br />

Introducendo tale espressione nella equazione costitutiva 7.71, e tenendo conto<br />

della definizione di tensione efficace, si ottiene:<br />

˙σij = Dijkl(σ ′ Kw<br />

pq, qr, ηst)˙ɛkl + δij n<br />

δkl ˙ɛkl =<br />

= Dijkl(σ ′ Kw<br />

pq, qr, ηst)˙ɛkl + δij n<br />

δkl ˙ɛkl<br />

(7.94)<br />

Dunque, in condizioni non drenate è possibile riformulare il legame costutitivo<br />

dello scheletro solido direttamente in termini di tensioni totali, nel modo seguente:<br />

˙σij = Dijkl(σ ′ pq, qr, ηst, n, Kw)˙ɛkl<br />

Dijkl(σ ′ pq, qr, ηst, n, Kw) = Dijkl(σ ′ pq, qr, ηst) + Kw<br />

n<br />

Il sistema di equazioni governanti si riduce dunque a:<br />

δijδkl<br />

(7.95)

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