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Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis

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84 6 Valutazione della risposta dei modelli a livello di elemento di volume<br />

<strong>Fig</strong>ura 6.13. Piano q : ɛs: (a)Prove <strong>triassiali</strong> consolidate non drenate (t401–t405) e<br />

relative simulazioni numeriche (r401–r405): (b) modello EP–RW; (c) modello BS–TD;<br />

(d) modello HP–MA.<br />

formazioni permanenti accumulate che traslano le curve sforzi–deformazioni verso<br />

destra, mentre il modello mostra tale spostamento ma è molto più piccolo di quello<br />

misurato. I modelli EP–RW e BS–TD funzionano abbastanza bene a partire<br />

da uno stato sovraconsolidato (OCR = 2.0), riproducendo un comportamento di<br />

tipo isteretico, in cui si sottostima l’energia dissipata. Mentre BS-TD a partire da<br />

uno stato normalmente consolidato le simulazioni <strong>sono</strong> caratterizzate da eccessive<br />

deformazioni plastiche deviatoriche accumulate nei cicli di scarico–ricarico. Per<br />

quanto riguarda le deformazioni volumetriche (<strong>Fig</strong>. <strong>6.2</strong>1 e <strong>Fig</strong>. <strong>6.2</strong>3) tutti e tre i<br />

modelli riescono a simulare una risposta iniziale quasi elastica denotata da minori<br />

deformazioni volumetriche cumulate in corrispondenza dei primi cicli di carico.<br />

Nelle <strong>Fig</strong>. <strong>6.2</strong>4–<strong>6.2</strong>7 possiamo osservare rispettivamente i <strong>risultati</strong> <strong>delle</strong> t601c–<br />

t602c e le relative simulazioni in termini di ∆ɛs : ∆η e ∆ɛv : ∆η per tenere conto<br />

degli stati di deformazione iniziali non nulli dei dati sperimentali.<br />

Tutti e tre i modelli riescono a simulare una risposta iniziale quasi elastica denotata<br />

da minori deformazioni distorsionali e volumetriche cumulate in corrispondenza<br />

dei primi cicli di carico. In particolare per le deformazioni distorsionali<br />

(<strong>Fig</strong>. <strong>6.2</strong>5 e <strong>6.2</strong>6) il modello HP-MA è l’unico che riesce a simulare cicli analoghi

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