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02.07.2013 Views

Allegato 6.....................................................244 IV

1 Introduzione 1 1 Introduzione Il tema della risorsa idrica, della sua disponibilità, della possibilità per tutti di accedervi e della qualità minima garantita, è una questione di primaria importanza che coinvolge trasversalmente l’intera popolazione mondiale, soprattutto negli ultimi anni in cui svariati fattori, non ultimo l’incremento degli abitanti, hanno contribuito a rendere più incalzante. La World Health Organization nel 2000 ha stimato che su circa 6.6 miliardi di persone, approssimativamente 1.1 miliardo, che nel 2020 si prevede aumenti a circa 3 miliardi, non ha accesso all’acqua potabile e pressappoco 2.4 miliardi di persone vive senza un sistema igienico-sanitario adeguato; ciò provoca un alto tasso di mortalità, causato da malattie legate all’acqua, che potrebbero essere evitate. Secondo General Comment 15, CESCR del 2002, stilato dalle Nazioni Unite, “l’acqua è una risorsa naturale limitata e un bene pubblico, fondamentale per la vita e la salute. Il diritto umano all’acqua è indispensabile per condurre una vita dignitosa. E’ un requisito per la realizzazione di tutti gli altri diritti umani”; continua poi sostenendo che “l’acqua deve essere trattata come un bene sociale e culturale, e non soprattutto come un bene economico”. Inoltre, secondo il criterio, di sostenibilità, tale diritto va riconosciuto e garantito sia alle generazioni presenti sia a quelle future. Con la Direttiva 2000/60/CE l’Unione Europea ribadisce che la risorsa idrica, sia essa superficiale o sotterranea, “non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio cha va difeso, protetto e trattato come tale”. Uno degli scopi della direttiva è, infatti, di garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo. Per il Servizio Geologico americano (Alley et al., 1999) la sostenibilità idrica delle acque sotterranee consiste nell’utilizzo della risorsa per un tempo indefinito, senza causare conseguenze inaccettabili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Non è una risorsa non rinnovabile come il petrolio o il carbone, ma non è completamente rinnovabile come l’energia solare: le precipitazioni rigenerano continuamente l’acquifero, ma spesso le entrate al sistema sono inferiori rispetto alle uscite. Va inoltre preso in considerazione il fatto che la falda ha un tempo di risposta ritardato rispetto agli inputs che provengono dall’esterno, a volte molto elevato,

1 Introduzione<br />

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Il tema della risorsa idrica, della sua disponibilità, della possibilità<br />

per tutti di accedervi e della qualità minima garantita, è una questione<br />

di primaria importanza che coinvolge trasversalmente l’intera<br />

popolazione mondiale, soprattutto negli ultimi anni in cui svariati<br />

fattori, non ultimo l’incremento degli abitanti, hanno contribuito a<br />

rendere più incalzante.<br />

La World Health Organization nel 2000 ha stimato che su circa<br />

6.6 miliardi di persone, approssimativamente 1.1 miliardo, che nel<br />

2020 si prevede aumenti a circa 3 miliardi, non ha accesso all’acqua<br />

potabile e pressappoco 2.4 miliardi di persone vive senza un sistema<br />

igienico-sanitario adeguato; ciò provoca un alto tasso di mortalità,<br />

causato da malattie legate all’acqua, che potrebbero essere evitate.<br />

Secondo General Comment 15, CESCR del 2002, stilato dalle<br />

Nazioni Unite, “l’acqua è una risorsa naturale limitata e un bene<br />

pubblico, fondamentale per la vita e la salute. Il diritto umano<br />

all’acqua è indispensabile per condurre una vita dignitosa. E’ un<br />

requisito per la realizzazione di tutti gli altri diritti umani”; continua poi<br />

sostenendo che “l’acqua deve essere trattata come un bene sociale e<br />

culturale, e non soprattutto come un bene economico”. Inoltre,<br />

secondo il criterio, di sostenibilità, tale diritto va riconosciuto e<br />

garantito sia alle generazioni presenti sia a quelle future.<br />

Con la Direttiva 2000/60/CE l’Unione Europea ribadisce che la<br />

risorsa idrica, sia essa superficiale o sotterranea, “non è un prodotto<br />

commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio cha va difeso,<br />

protetto e trattato come tale”. Uno degli scopi della direttiva è, infatti,<br />

di garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee<br />

di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo.<br />

Per il Servizio Geologico americano (Alley et al., 1999) la sostenibilità<br />

idrica <strong>delle</strong> acque sotterranee consiste nell’utilizzo della risorsa per<br />

un tempo indefinito, senza causare conseguenze inaccettabili dal<br />

punto di vista ambientale, economico e sociale. Non è una risorsa<br />

non rinnovabile come il petrolio o il carbone, ma non è<br />

completamente rinnovabile come l’energia solare: le precipitazioni<br />

rigenerano continuamente l’acquifero, ma spesso le entrate al<br />

sistema sono inferiori rispetto alle uscite. Va inoltre preso in<br />

considerazione il fatto che la falda ha un tempo di risposta ritardato<br />

rispetto agli inputs che provengono dall’esterno, a volte molto elevato,

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