ricostruzione tridimensionale delle caratteristiche idrogeologiche ...
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6 Ricostruzione 3D delle caratteristiche idrogeologiche nel bacino tra Ticino e Oglio Figura 6.19 – Distribuzione dello spessore delle celle nello strato 81, il primo dall’alto Figura 6.20 - Distribuzione dello spessore delle celle nello strato 39, il primo con qualche cella con spessore maggiore di zero Figura 6.21 - Distribuzione dello spessore delle celle nello strato 20 70
6 Ricostruzione 3D delle caratteristiche idrogeologiche nel bacino tra Ticino e Oglio Dall’analisi delle sezioni i=110 (figura 6.23) e i=289 (figura 6.25), che attraversano l’area di studio in direzione Nord-Sud, rispettivamente in una zona centro-occidentale e in una zona più piccola a Sud-Est (figura 6.22), si nota che esiste una discreta differenza tra lo spessore delle due: nel primo caso (figura 6.23) questo varia tra un minimo di circa 20 m e un massimo di circa 100 m, mentre in figura 6.25 lo spessore è compreso tra circa 230 m e 300 m. Nella sezione i=110, al fine di adattare gli strati alla nuova configurazione della griglia, il taglio ha interessato uno spessore di griglia maggiore e, quindi, il numero di celle con volume pari a zero risulta essere molto elevato: su 81 strati solamente pochissimi, tra 2 e 10 (Figura 6.23), sono effettivamente attivi. Viceversa, nella sezione i=289 il taglio ha interessato uno spessore di griglia minore e, quindi, il numero di strati con volume superiore a zero è maggiore rispetto alla sezione i=110, esso varia tra 30 e 39 (figura 6.25). Un dettaglio della sezione i=110 (figura 6.24) esemplifica meglio il fenomeno delle celle inattive superficiali: in entrambi i casi evidenziati, lo strato più superficiale corrisponde allo strato 81 (in nero), quello immediatamente sottostante (in rosso) corrisponde rispettivamente da destra a sinistra allo strato 3 e allo strato 5. Ciò significa che nel primo caso ci sono 78 celle sovrastanti con spessore pari a zero, nel secondo 76. Infine nella sezione 289 (figura 6.25) le porzioni grigie laterali corrispondono a parte della regione di No Data, fuoriescono, infatti, dall’area di studio e costituiscono la griglia regolare indeformata (81 strati di 10 m di spessore ciascuno); spostandosi al centro della sezione si nota che la griglia, all’interno della regione Data, viene schiacciata. 71
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- Page 66 and 67: Figura 6.10 - Sezione Ovest-Est j=9
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- Page 88 and 89: Figura 6.30 - Dettaglio della sezio
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6 Ricostruzione 3D <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> <strong>idrogeologiche</strong> nel bacino tra Ticino e Oglio<br />
Dall’analisi <strong>delle</strong> sezioni i=110 (figura 6.23) e i=289 (figura 6.25),<br />
che attraversano l’area di studio in direzione Nord-Sud,<br />
rispettivamente in una zona centro-occidentale e in una zona più<br />
piccola a Sud-Est (figura 6.22), si nota che esiste una discreta<br />
differenza tra lo spessore <strong>delle</strong> due: nel primo caso (figura 6.23)<br />
questo varia tra un minimo di circa 20 m e un massimo di circa 100<br />
m, mentre in figura 6.25 lo spessore è compreso tra circa 230 m e<br />
300 m.<br />
Nella sezione i=110, al fine di adattare gli strati alla nuova<br />
configurazione della griglia, il taglio ha interessato uno spessore di<br />
griglia maggiore e, quindi, il numero di celle con volume pari a zero<br />
risulta essere molto elevato: su 81 strati solamente pochissimi, tra 2 e<br />
10 (Figura 6.23), sono effettivamente attivi. Viceversa, nella sezione<br />
i=289 il taglio ha interessato uno spessore di griglia minore e, quindi,<br />
il numero di strati con volume superiore a zero è maggiore rispetto<br />
alla sezione i=110, esso varia tra 30 e 39 (figura 6.25).<br />
Un dettaglio della sezione i=110 (figura 6.24) esemplifica meglio il<br />
fenomeno <strong>delle</strong> celle inattive superficiali: in entrambi i casi<br />
evidenziati, lo strato più superficiale corrisponde allo strato 81 (in<br />
nero), quello immediatamente sottostante (in rosso) corrisponde<br />
rispettivamente da destra a sinistra allo strato 3 e allo strato 5. Ciò<br />
significa che nel primo caso ci sono 78 celle sovrastanti con spessore<br />
pari a zero, nel secondo 76.<br />
Infine nella sezione 289 (figura 6.25) le porzioni grigie laterali<br />
corrispondono a parte della regione di No Data, fuoriescono, infatti,<br />
dall’area di studio e costituiscono la griglia regolare indeformata (81<br />
strati di 10 m di spessore ciascuno); spostandosi al centro della<br />
sezione si nota che la griglia, all’interno della regione Data, viene<br />
schiacciata.<br />
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