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ricostruzione tridimensionale delle caratteristiche idrogeologiche ...

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4 Inquadramento dell’area di studio<br />

argillosa (depositi fluvioglaciali del Pleistocene medio e antico e<br />

Villafranchiano);<br />

c) zone ad alimentazione mista, in cui le falde superficiali sono<br />

alimentate da infiltrazioni locali, ma non trasmettono tale afflusso alle<br />

falde più profonde, dalle quali sono separate da diaframmi poco<br />

permeabili. Quest’area corrisponde alla massima parte della pianura,<br />

soprattutto alla bassa pianura dove i livelli argillosi-limosi si<br />

ispessiscono e aumentano il confinamento <strong>delle</strong> falde più profonde;<br />

d) zona di interscambio tra falde superficiali e profonde in<br />

prossimità di alcuni corsi d’acqua e soprattutto del Fiume Po. Si<br />

verifica anche, come ad esempio in prossimità del Fiume Ticino, che<br />

il fiume eserciti una forte azione drenante sulla falda superficiale,<br />

provocando un interscambio d’acqua tra falde in senso contrario,<br />

ovvero da quella più profonda a quella superficiale.<br />

Per quanto riguarda il seguente progetto di dottorato, è stata<br />

indagata la porzione di sottosuolo relativa all’acquifero tradizionale,<br />

corrispondente ai Gruppi Acquiferi A e B (Regione Lombardia % Eni-<br />

Divisione Agip, 2002). L’indagine si è approfondita anche, per quanto<br />

riguarda l’alta pianura (in corrispondenza della zona mediana della<br />

provincia di Milano e meridionale della provincia di Bergamo), alla<br />

parte superiore del Gruppo Acquifero C, dove i depositi hanno<br />

<strong>caratteristiche</strong> simili a quelli dei Gruppi Acquiferi più recenti e<br />

sovrastanti.<br />

Come accennato all’inizio del capitolo, la metodologia di studio è<br />

stata applicata a scale differenti, visualizzate in Figura 4.5:<br />

• scala di bacino (perimetro fucsia), è compresa ad Ovest ed Est<br />

rispettivamente tra i fiumi Ticino e Adda. Il limite meridionale è il<br />

confine regionale, coincidente con il fiume Po; il limite<br />

settentrionale è stato tracciato in corrispondenza dell’affioramento<br />

del substrato roccioso e secondo i limiti idrologici di sottobacini<br />

superficiali;<br />

• scala provinciale (poligono rosa chiaro, dal bordo marrone),<br />

corrisponde al territorio <strong>delle</strong> province di Milano (ad esclusione<br />

del comune di San Colombano al Lambro) e Monza e Brianza;<br />

• scala locale (perimetri arancioni), 8 sottoaree individuate<br />

all’interno <strong>delle</strong> province di Milano e Monza e Brianza, in base alle<br />

<strong>caratteristiche</strong> geomorfologiche e alla tipologia di ricarica (una<br />

descrizione più dettagliata verrà fornita nel capitolo 8).<br />

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