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ricostruzione tridimensionale delle caratteristiche idrogeologiche ...

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Conclusioni<br />

importante in vista dell’implementazione di modelli di flusso e<br />

trasporto: infatti si sa che il dettaglio con cui è ricostruita la struttura<br />

3D geologica e con cui sono definiti i parametri idraulici consente una<br />

migliore simulazione <strong>delle</strong> direzioni <strong>delle</strong> linee di flusso nello spazio e<br />

dell’evolversi dei pennacchi di contaminazione.<br />

In secondo luogo, l’innovazione deriva dall’approccio applicato:<br />

attraverso l’impiego di tecniche e procedure computerizzate, è stato<br />

possibile gestire ed elaborare, in contemporanea, un’elevata quantità<br />

di dati, con tempistiche, se pur elevate, inferiori, rispetto all’utilizzo<br />

<strong>delle</strong> tecniche classiche. Due esempi derivano dalle caratterizzazioni<br />

<strong>idrogeologiche</strong> realizzate alle due scale geografiche considerate:<br />

• nell’area di bacino tra Ticino ed Oglio sono stati interpolati<br />

307’783 valori percentuali relativi alle tessiture e 316’643 valori<br />

relativi a conducibilità idraulica e porosità efficace, all’interno di un<br />

sistema di circa 6900 km 2 , modellizzato in 333 colonne x 207<br />

righe x 54 strati, per un totale di oltre 3 milioni di celle (poco più di<br />

520 mila celle attive), di dimensioni 500 m x 500 m x uno<br />

spessore variabile in ogni punto;<br />

• nel territorio <strong>delle</strong> province di Milano e Monza e Brianza sono stati<br />

interpolati 149’440 valori percentuali relativi alle tessiture e<br />

151’644 valori relativi a porosità efficace, all’interno di un sistema<br />

di circa poco più di 1950 km 2 , modellizzato in 272 colonne x 220<br />

righe x 205 strati, per un totale di oltre 12 milioni di celle (circa 6<br />

milioni di celle attive), di dimensioni 250 m x 250 m x uno<br />

spessore variabile tra qualche centinaia di centimetri e 3 m.<br />

In un procedimento di tal genere le procedure geostatistiche, in<br />

base ai dati di input, individuano in modo automatico regioni a più alta<br />

e più bassa conducibilità idraulica e identificano dove esiste<br />

eterogeneità e dove prevale l’uniformità nella distribuzione dei<br />

parametri, come un naturale risultato del processo. Si tratta di<br />

un’approssimazione della realtà geologica, invece che di una<br />

distribuzione basata su zone con valori uniformi di conducibilità<br />

idraulica (Doherty, 2003), come accade solitamente nell’approccio<br />

tradizionale. Ciò porta a presupporre che il metodo utilizzato nel<br />

presente dottorato sembri più oggettivo.<br />

Gli strumenti informatici utilizzati sono stati fondamentali nello<br />

svolgimento dell’attività di ricerca: Sistemi Informativi Territoriali,<br />

importante supporto anche per l’organizzazione della dettagliata<br />

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