ricostruzione tridimensionale delle caratteristiche idrogeologiche ...
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7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio Figura 7.3 – Proiezioni dei valori di torba (in rosso valori maggiori di zero e in grigio valori uguali a zero) tra superficie topografica e Base A Figura 7.4 - Proiezioni dei valori di torba (in rosso valori maggiori di zero e in grigio valori uguali a zero) tra superficie topografica e Base B Figura 7.5 – Visione dall’alto della distribuzione dei valori di torba nell’area di studio, in marrone la Base B L’interpolazione dei dati puntuali produce una rappresentazione più chiara ed immediata delle dimensioni e della posizione dei livelli di una determinata proprietà nel sistema; per questo motivo è stata realizzata tale elaborazione 3D. E’ stata mantenuta la medesima suddivisione del sistema idrogeologico in tre griglie, corrispondenti ai Gruppi Acquiferi A, B e C, così come per la ricostruzione 3D delle caratteristiche idrogeologiche. Però, data la bassa densità di dati puntuali e l’esiguo spessore dei livelli torbosi, è stato infittito il numero di strati lungo la verticale, come viene riepilogato in Tabella 7.2, così da ottenere nelle zone ricche di dati uno spessore delle celle non superiore a 3 m. 146
7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio GRIGLIA N° STRATI SPESSORE N° CELLE CELLE (m) REGIONE DATA Griglia A 130 Variabile tra 0 m e 3 m 3'426’020 Griglia B 17 Variabile tra 0.045 m e 24 m 448’069 Griglia C 29 Variabile tra 0 m e 3 m 124’727 Tabella 7.2 – Riepilogo discretizzazione griglia A, B e C, utilizzate per l’interpolazione della torba percentuale I processi che hanno condotto all’origine della torba sono differenti da quelli che hanno portato alla deposizione dei sedimenti fluviali e fluvio-glaciali, non mostrano, infatti, una regolarità nella variabilità spaziale. Questo comportamento è ben visibile dall’analisi del variogramma sperimentale che evidenzia una crescita praticamente nulla, esso, infatti, raggiunge quasi immediatamente un asintoto; non emerge alcuna direzione principale lungo cui si sia verificato il fenomeno, né alcuna regola che ne guidi la distribuzione nel sistema idrogeologico. Ciò dimostra una bassissima correlazione tra coppie di punti. E’ stato, perciò, scelto un modello sferico per meglio approssimare il variogramma sperimentale ottenuto (Figura 7.6). Figura 7.6 – Variogramma relativo alle percentuali di torba. Nugget Effect = 50, Sill = 108.475 e Range = 10303.6 Il variogramma è stato utilizzato dal Kriging durante l’interpolazione geostatistica. I risultati ottenuti vengono visualizzati tramite sezioni longitudinali (Figura 7.7), latitudinali (Figura 7.8) e incrociate (Figura 7.9), 147
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7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio<br />
Figura 7.3 – Proiezioni dei valori di torba (in rosso valori maggiori di zero e in grigio<br />
valori uguali a zero) tra superficie topografica e Base A<br />
Figura 7.4 - Proiezioni dei valori di torba (in rosso valori maggiori di zero e in grigio<br />
valori uguali a zero) tra superficie topografica e Base B<br />
Figura 7.5 – Visione dall’alto della distribuzione dei valori di torba nell’area di studio,<br />
in marrone la Base B<br />
L’interpolazione dei dati puntuali produce una rappresentazione<br />
più chiara ed immediata <strong>delle</strong> dimensioni e della posizione dei livelli di<br />
una determinata proprietà nel sistema; per questo motivo è stata<br />
realizzata tale elaborazione 3D.<br />
E’ stata mantenuta la medesima suddivisione del sistema<br />
idrogeologico in tre griglie, corrispondenti ai Gruppi Acquiferi A, B e<br />
C, così come per la <strong>ricostruzione</strong> 3D <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong><br />
<strong>idrogeologiche</strong>. Però, data la bassa densità di dati puntuali e l’esiguo<br />
spessore dei livelli torbosi, è stato infittito il numero di strati lungo la<br />
verticale, come viene riepilogato in Tabella 7.2, così da ottenere nelle<br />
zone ricche di dati uno spessore <strong>delle</strong> celle non superiore a 3 m.<br />
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