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02.07.2013 Views

7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio Per quanto riguarda l’ambito chimico, sono stati realizzati molteplici studi che legano la presenza di torba alla contaminazione delle falde profonde da parte di arsenico di origine naturale, derivante da rocce vulcaniche e sedimentarie: l’arsenico viene adsorbito dagli idrossidi e dai minerali argillosi, oltre ad essere associato alla sostanza organica presente. Zavatti et al. (1995), nello studio relativo alle acque sotterranee della Pianura Padana, riportano che sono state misurate concentrazioni del metalloide notevolmente più alte nei livelli argillosi e/o torbosi rispetto ai contigui livelli sabbiosi; queste concentrazioni sono risultate superiori di un fattore pari anche a tre o quattro. Mc Arthur et al. (2001), in un lavoro relativo agli acquiferi del Bangladesh, sottolineano che la distribuzione di torba nei sedimenti dell’acquifero costituisce la principale fonte di controllo sull’inquinamento da arsenico. Infine, anche nello studio di Francani et al. (1994), realizzato nella provincia di Cremona, viene ribadito il fatto che la presenza di materiale organico è in grado di influenzare la qualità delle acque sotterranee. Nello specifico si fa riferimento all’azione dei microrganismi combinata alla presenza di argille miste a limi e torba che facilita l’incremento dell’ammoniaca nelle acque: la concentrazione di NH3 nelle falde profonde, infatti, è dovuta al fatto che in corrispondenza dei depositi del Pleistocene inferiore - Pleistocene superiore, ricchi di torba, si libera ammoniaca, la cui concentrazione aumenta con la profondità. L’individuazione di livelli torbosi nel sottosuolo risulta perciò un aspetto significativo da affrontare: sfruttando l’elevata quantità di dati stratigrafici archiviati nella Banca Dati e le potenzialità del software di elaborazione 3D, è stato realizzato un tentativo di ricostruzione 3D della distribuzione di torba nel sottosuolo del bacino tra Ticino e Oglio. Per prima cosa sono state analizzate la frequenza e la distribuzione delle percentuali torbose puntuali nel sistema idrogeologico, attraverso un istogramma e attraverso la proiezione di tali dati nello spazio 3D di Gocad, in relazione alle superfici limite del sistema. In secondo luogo è stata eseguita l’interpolazione dei dati puntuali nell’intero volume considerato. 7.1 Analisi delle percentuali di torba estratte dalla Banca Dati Tangram Le percentuali di torba sono state estratte da Tangram ogni 2 m: i valori ricavati forniscono la percentuale di torba in un determinato 142

7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio livello stratigrafico rispetto agli altri elementi, ovvero le proprietà tessiturali e quei termini presenti nelle stratigrafie, ma privi di significato idrogeologico (paragrafo 9.1). A differenza delle caratteristiche idrogeologiche, le stratigrafie che contengono valori di torba maggiori di zero sono una percentuale molto bassa rispetto al totale (solo il 13%, Tabella 7.1 e Figura 7.1) e soprattutto interessano spessori di sottosuolo piuttosto sottili (di qualche metro, difficilmente superano i 10 m). PROVINCIA STRATIGRAFIE CON PRESENZA DI TORBA Bergamo 57 Como 21 Cremona 200 Lecco 11 Lodi 129 Milano e Monza e Brianza 484 Pavia 99 Varese 115 Totale 1116 Tabella 7.1 - Distribuzione per provincia delle sole stratigrafie con presenza di livelli torbosi Figura 7.1 - Distribuzione all’interno dell’area di pianura lombarda tra Ticino e Oglio delle sole stratigrafie con presenza di livelli torbosi, suddivise per province in base alla legenda cromatica riportata 143

7 Individuazione dei livelli torbosi nell’area di bacino tra Ticino e Oglio<br />

Per quanto riguarda l’ambito chimico, sono stati realizzati<br />

molteplici studi che legano la presenza di torba alla contaminazione<br />

<strong>delle</strong> falde profonde da parte di arsenico di origine naturale, derivante<br />

da rocce vulcaniche e sedimentarie: l’arsenico viene adsorbito dagli<br />

idrossidi e dai minerali argillosi, oltre ad essere associato alla<br />

sostanza organica presente. Zavatti et al. (1995), nello studio relativo<br />

alle acque sotterranee della Pianura Padana, riportano che sono<br />

state misurate concentrazioni del metalloide notevolmente più alte nei<br />

livelli argillosi e/o torbosi rispetto ai contigui livelli sabbiosi; queste<br />

concentrazioni sono risultate superiori di un fattore pari anche a tre o<br />

quattro. Mc Arthur et al. (2001), in un lavoro relativo agli acquiferi del<br />

Bangladesh, sottolineano che la distribuzione di torba nei sedimenti<br />

dell’acquifero costituisce la principale fonte di controllo<br />

sull’inquinamento da arsenico.<br />

Infine, anche nello studio di Francani et al. (1994), realizzato nella<br />

provincia di Cremona, viene ribadito il fatto che la presenza di<br />

materiale organico è in grado di influenzare la qualità <strong>delle</strong> acque<br />

sotterranee. Nello specifico si fa riferimento all’azione dei<br />

microrganismi combinata alla presenza di argille miste a limi e torba<br />

che facilita l’incremento dell’ammoniaca nelle acque: la<br />

concentrazione di NH3 nelle falde profonde, infatti, è dovuta al fatto<br />

che in corrispondenza dei depositi del Pleistocene inferiore -<br />

Pleistocene superiore, ricchi di torba, si libera ammoniaca, la cui<br />

concentrazione aumenta con la profondità.<br />

L’individuazione di livelli torbosi nel sottosuolo risulta perciò un<br />

aspetto significativo da affrontare: sfruttando l’elevata quantità di dati<br />

stratigrafici archiviati nella Banca Dati e le potenzialità del software di<br />

elaborazione 3D, è stato realizzato un tentativo di <strong>ricostruzione</strong> 3D<br />

della distribuzione di torba nel sottosuolo del bacino tra Ticino e<br />

Oglio. Per prima cosa sono state analizzate la frequenza e la<br />

distribuzione <strong>delle</strong> percentuali torbose puntuali nel sistema<br />

idrogeologico, attraverso un istogramma e attraverso la proiezione di<br />

tali dati nello spazio 3D di Gocad, in relazione alle superfici limite del<br />

sistema. In secondo luogo è stata eseguita l’interpolazione dei dati<br />

puntuali nell’intero volume considerato.<br />

7.1 Analisi <strong>delle</strong> percentuali di torba estratte dalla<br />

Banca Dati Tangram<br />

Le percentuali di torba sono state estratte da Tangram ogni 2 m: i<br />

valori ricavati forniscono la percentuale di torba in un determinato<br />

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