Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

More documents

Recommendations

Info

Giovanni Picazzari nel 1813 organizzò la prima orchestra sinfonica in Argentina; il pianista Luigi Romanelli fondò a Buenos Aires un istituto musicale. Giannini fu il primo direttore dell’Opera nazionale del Brasile e Fiorita maestro della cappella imperiale; Gemma Luziani-Nerva, pianista, insegnò all’Istituto di musica di Rio de Janeiro, Giuseppe Bacigalupo, violinista, fu direttore per molti anni del teatro dell’Opera di Bahia. Clorinda Pantanelli, direttrice di una celebre compagnia attiva a Santiago del Cile, insegnò all’accademia. Da un italiano fu fondata l’orchestra sinfonica di Shangai. Tra i compositori , vissuti tra il XIX e il XX secolo, ricordiamo soprattutto Ferruccio Busoni, insigne pianista, compositore d’avanguardia, insegnante nei conservatori di Helsinki, Mosca, Boston, Berlino e Vienna; studioso di estetica musicale, additò nei suoi scritti il sistema dodecafonico e quello pluricromatico come possibilità aperte per l’avvenire. Di Ottorino Respighi sono famosi i poemi sinfonici, forse i brani di musica italiana più eseguiti all’estero; ricordiamo anche Giuseppe Martucci e Giovanni Sgambati, pianisti e concertisti, Alfredo Casella, Ildebrando Pizzetti, Gian Francesco Malipiero, Giulio Alari, anche flautista, Francesco Masini, Augusto Lombardi, celebre pianista. Tra gli strumentisti e gli insegnanti: i pianisti Stefano Golinelli, Beniamino Cesi, insegnante al Conservatorio di Pietroburgo; Carlo Albanesi, insegnante alla R. Academy di Londra; Luigi Gulli, direttore di vari istituti statunitensi; Eugenio Pirano, insegnante a New York; I violinisti Luigi Arditi, compositore e direttore d’orchestra nei teatri di Londra e dell’Avana; Adolfo Betti, insegnante al Conservatorio di Bruxelles, e poi a capo di un celebre quartetto statunitense; Leandro Campanari, fondatore di un quartetto a Boston, professore nella stessa città, a Cincinnati e a San Francisco; Paolo Conte, insegnante a Grand Forks (N. Dakota); Girolamo de Angelis, a Dublino; Francesco de Guarnieri, a Parigi; Giuseppe Ferrata, a New Orléans; Guido Papini, a Londra e a Dublino; Emilio Pente, a Londra; Arrigo Serato, a Berlino; Vincenzo Sighicelli, a Parigi; Achille Simonetti, nella R. Academy di Dublino; Teresa Milanollo, famosa concertista; Pier Antonio Tirindelli, insegnante, direttore dell’orchestra di Cincinnati; Teresina Tua, famosa concertista,Vincenzo Gabussi,maestro di canto e pianoforte a Londra,Ciro Pinsuti,insegnante di canto a Londra,Giovanni Basadonna,tenore e maestro di canto in Europa,Maria Piccolomini,cantante e maestra celebre in America,Pietro Rovelli,violinista,Nicola Bassi,violinista e direttore d’orchesta negli Stati Uniti, Girolamo De Angelis,maestro a Dublino,ecc. Tra i violoncellisti ricordiamo Gaetano Braga, grande virtuoso; Arturo Cuccoli; Alfredo Carlo Piatti, primo violoncello all’Opera italiana di Londra; Cesare Sodero, 875
direttore d’orchestra, insegnante al Conservatorio gregoriano e direttore della N. B. C. e della E. P. C. di New York,Alessandro Pezze. Tra i chitarristi Francesco Molino, Giulio Regondi e Aurelio Zani de Ferrari ebbero fama internazionale. Tra gli arpisti Carlo Sodero fece parte dell’orchestra di New York. Ermenegildo e Marco Enrico Bossi ebbero fama in concerti in molte parti del mondo come organisti, il secondo insegnò a Malmoe. Antonio Tirabassi, organista e musicologo, nel 1910 si trasferì a Bruxelles, compì fondamentali studi sulla notazione proporzionale, pubblicando una famosa “grammaire”. Tra i direttori d’orchestra: Carlo Emanuele Barbieri nei teatri di Vienna, Berlino, Amburgo, Budapest, Rio de Janeiro;Nicola Bassi,anche violinista in Ameria dekl Nord, Enrico Bevignani al Covent Garden di Londra; Vincenzo Bonetti nel teatro italiano di Parigi, nel teatro d’Oriente di Madrid e a Cadice; Cleofonte Campanini a New York, Nizza, Buenos Aires, Montevideo, Rio de Janeiro, Barcellona, Londra e a capo della Chicago Opera Association; Raffaele delli Ponti, Victor de Sabata; Riccardo Drigo, primo Kapellmeister per 42 anni a Pietroburgo; Giulio Gatti- Casazza al Metropolitan di New York; Antonio Guarnieri; Franco Leoni, a Londra,anche compositore e maestro di canto; Vittorio Maria Manzo, grande interprete dell’opera wagneriana, compositore e pianista; Angelo Mariani, nei teatri di Copenaghen e Costantinopoli; Gino Marinuzzi; Tito Mattei, anche compositore, nell’orchestra del teatro italiano a Londra; Bernardino Molinari; Leopoldo Mugnone; Giorgio Polacco; Lauro Rossi; Gabriele Santini; Francesco Spettrino, nel teatro grande di Varsavia, per il quale scrisse un gran ballo, “La dama di cuori”, e costituì un’orchestra stabile, a Leopoli, a Vienna, nel Metropolitan di New York, a Pietroburgo; Arturo Toscanini, salito in grandissima fama in America, a capo dell’orchestra del Metropolitan di New York dal 1908 al ’15 e dal ’31 in poi, tranne un intervallo di tre anni, il primo straniero chiamato al teatro di Wagner a Bayreuth, dal ’30 al ’31; Arturo Vigna, Alberto Antonio Visetti, compositore e maestro di canto al Royal College di Londra; Edoardo Vitale, ecc. Tra gli insegnanti: Salvatore Auteri-Manzocchi, maestro di canto a Londra, Parigi, Vienna e Budapest; Antonio Baldelli che aprì una scuola di canto a Parigi; Oreste Bimboni, maestro di canto a Boston; Federico Buganelli, in Russia; Arturo Buzzi- Peccia a Chicago e a New York; Emma Carelli, soprano, direttrice con il marito Walter Mocchi, per alcuni anni, del teatro Colòn di Buenos Aires; Vittorio Carpi ed Ezio Ciampi-Cellai, baritoni, maestri di canto a Parigi; Cesare Galeotti, a Parigi;Giovan Battista Lamperti,maestro di canto a Parigi,Dresda e Berlino, Giovanni Lucantoni, a Parigi e a Londra; Salvatore Marchesi de Castrone, baritono, 876
Page 1 and 2:
Influsso dello stile italiano sulla
Page 3 and 4:
(costituito dalla fusione dei due p
Page 5 and 6:
agevolare per i cantori la giusta i
Page 7 and 8:
stilistica ebbe luogo nel periodo p
Page 9 and 10:
Nel 1586 Simeone Verovio adottò il
Page 11 and 12:
policromia di quella vocale con imp
Page 13 and 14:
potenza della sua espressione “co
Page 15 and 16:
Pietro Romanelli fu cantore nella S
Page 17 and 18:
detto il magnanimo, che introdusse
Page 19 and 20:
ispirazione; compose melodie cromat
Page 21 and 22:
Nel 1602 Giulio Caccini pubblica la
Page 23 and 24: Nel 1639 fu rappresentata nel teatr
Page 25 and 26: Il violino trovò un valido propaga
Page 27 and 28: concerto grosso sparì, ma la sua s
Page 29 and 30: Vienna e a Salisburgo e vi fece con
Page 31 and 32: ’80 si era rappresentata una dell
Page 33 and 34: già penetrate dalla musicalità ve
Page 35 and 36: liutista e compositore; a Lisbona m
Page 37 and 38: L’abate F. Raguenet nel 1698 si r
Page 39 and 40: composizione in tre tempi in cui il
Page 41 and 42: Londra nel ’35; qui nell’opera
Page 43 and 44: “Alessandro in Persia”(1740) fu
Page 45 and 46: Vincenzo Federici (sec. XVIII-XIX),
Page 47 and 48: Bayreuth nel 1684, nel ’89 entrò
Page 49 and 50: sulle scene di Kassel, e Giuseppe A
Page 51 and 52: cappella nel 1762; Domenico Fischet
Page 53 and 54: Furono a Vienna nel corso del secol
Page 55 and 56: scuola violinistica piemontese, cre
Page 57 and 58: comparsa dei bouffons in Francia da
Page 59 and 60: vena melodica del musicista, consid
Page 61 and 62: Tra i musicisti iberici influenzati
Page 63 and 64: F. Schubert nel 1808, J. Moscheles,
Page 65 and 66: tipologia operistica autenticamente
Page 67 and 68: dell’Opéra e del Théatre des It
Page 69 and 70: l’incoronazione di Luigi XVIII. L
Page 71 and 72: opere; Carlo Soliva, operista, dal
Page 73: Battista Gordigiani, attivo a Praga
Page 77: Pasquale Amato, Mario Ancona, Matti
show all

Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?