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Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

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cantate, messe e le opere “Cleopatra” e “La vergine del sole” su libretti di<br />

Ferdinando Moretti, con cantanti tutti <strong>it</strong>aliani .<br />

Ricordiamo inoltre Giovan Battista Rutini, clavicembalista e compos<strong>it</strong>ore, direttore<br />

dell’orchestra del principe Semeretev, l’organista Giuseppe Manfredini, i maestri<br />

di canto Felice Alessandri e Antonio Pio, l’operista Gennaro Astar<strong>it</strong>a, maestro dei<br />

teatri di Mosca e Pietroburgo.<br />

Nel 1797 arrivò a Pietroburgo Caterino Cavos con una compagnia lirica <strong>it</strong>aliana;<br />

egli divenne direttore del teatro imperiale, poi di tutte le orchestre statali,<br />

compose quindici opere su libretti in lingua russa, due francesi, una <strong>it</strong>aliana, otto<br />

balli teatrali, ecc.<br />

In Polonia operarono Giovanni Antonio Riccieri, maestro di cappella del principe S.<br />

Rzewski dal 1722 al ’26, Gioacchino Albertini che diresse l’orchestra del principe<br />

Radzwill a Neswierz e fu poi a Varsavia operista di corte e insegnante di canto,<br />

Giovanni Verocai, violinista aulico con il violoncellista G. Janeschi, Marcello<br />

Bernardini, detto Marcello da Capua, librettista e compos<strong>it</strong>ore, dal 1789 al ’99 al<br />

servizio della principessa C. Lubomirska (la sua produzione fu assai ricercata in<br />

Austria e in Germania).Ricordiamo che Domenico Scarlatti compose cantate e<br />

oratori per la regina Maria Casimira.<br />

A Budapest troviamo il violinista Antonio Polselli.<br />

In Danimarca fu maestro di cappella di Federico IV Bartolomeo Bernardi,<br />

compos<strong>it</strong>ore e violinista; direttori della stessa cappella reale a Copenaghen furono<br />

i compos<strong>it</strong>ori Giuseppe Sarti e Paolo Scalabrini; violoncellista aulico fu Antonio De<br />

Petri, detto Tonelli.<br />

Francesco Antonio Bartolomeo Uttini, dopo avere svolto attiv<strong>it</strong>à ad Amburgo, si<br />

stabilì a Stoccolma presso la corte svedese; scrisse, oltre ad opere <strong>it</strong>aliane, cinque<br />

su libretto francese e fu il primo a comporne altre su testo svedese (Thetis och<br />

Peleus e Aline, 1773- ’76), e compose anche <strong>musica</strong> da camera, Ludovico Piccinni<br />

fu maestro della cappella di corte.<br />

A Vienna, in un ambiente <strong>musica</strong>le per tutto il secolo mantenutosi sotto l’influsso<br />

dell’<strong>it</strong>alianismo imperante, operò W. A. Mozart che rimase fedele all’estetica<br />

<strong>it</strong>aliana, così come F. J. Haydn, che tra i suoi maestri ebbe anche Nicolò Porpora e<br />

fu autore di molte opere su libretto <strong><strong>it</strong>aliano</strong>, tra le quali c<strong>it</strong>iamo “Aci e Galatea”, “Il<br />

mondo della luna”, “L’isola disab<strong>it</strong>ata”, “Orlando paladino”, “Armida”, “L’anima del<br />

filosofo”, “La fedeltà premiata”, e di molte cantate, arie e oratori su testo <strong><strong>it</strong>aliano</strong>.<br />

A Vienna fu celebre Antonio Salieri, maestro di cappella imperiale e direttore<br />

dell’opera <strong>it</strong>aliana, allievo e poi amico di C. W. Gluck; egli seguì i principi della<br />

riforma gluckiana, fu apprezzato didatta ed ebbe tra i suoi allievi J. Weigl, autore<br />

di opere anche <strong>it</strong>aliane, L. van Beethoven nella composizione vocale fino al 1802,<br />

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