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Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

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scuola violinistica piemontese, creatore di nuovi principi teorici, maestro di<br />

Leclair, detto il Corelli della Francia, di J. B. Guillemain, di Fr<strong>it</strong>z e di altri.<br />

Gli innumerevoli violinisti che operarono in Francia nel corso del secolo XVIII<br />

bastano a dirci che cosa debba l’arte francese del violino al continuo esempio dei<br />

maestri <strong>it</strong>aliani, anche senza contare che coloro i quali sono stimati i capiscuola<br />

dell’arte violinistica francese studiarono in Italia o con <strong>it</strong>aliani o con allievi di<br />

<strong>it</strong>aliani.<br />

Ricordiamo i fratelli Michele e Giovan Battista Farinelli (Farinel) (sec.XVII-XVIII),<br />

famosi oltre che in Francia, in Spagna, Inghilterra e in Germania, Pietro Ghignone<br />

(Guignon), virtuoso e compos<strong>it</strong>ore, che fece parte della cappella del re di Francia e<br />

fu nominato “roy des violons”, Pietro Antonio Rasetti, “ordinaire de la musique du<br />

roy”, Pietro Miroglio “ma<strong>it</strong>re de musique” e compos<strong>it</strong>ore, Giuseppe Canavasso<br />

compos<strong>it</strong>ore e solista nella cappella di corte, Francesco Chiabrano (Chabran) che<br />

usò per primo gli armonici doppi naturali in una sonata; tutti i più grandi<br />

violinisti, richiesti in molte parti d’Europa, suonarono in Francia, se si eccettua<br />

Giuseppe Tartini.<br />

Gaetano Pugnani, allievo di Giovan Battista Somis, primeggiò tra i concertisti<br />

europei nel periodo 1755-’70. Federico Fiorillo si esibì con grande successo come<br />

concertista a Parigi, Amsterdam, Londra, Pietroburgo e fu maestro di cappella a<br />

Riga. Regina Strinasacchi fu celebre in Austria e in Germania e a lei Mozart dedicò<br />

la sonata per violino K454. Ricordiamo inoltre in Francia e in altri paesi, oltre ai<br />

nomi fatti precedentemente, quelli di M. Lombardini, G. Puppo, G. Jarnovich, Carlo<br />

Tessarini, F. Ruggi, Gioacchino Traversa, Pellegrino, Carminati, Antonio<br />

Bartolomeo Bruni, anche autore di opere teatrali, orchestrali e direttore<br />

d’orchestra a Parigi dal 1781 al 1800. Andrea Bolognesi insegnò a Buenos Aires; a<br />

Roma il Pollani fu maestro di P. M. F. de Sales Baillot.<br />

Tra i grandi violoncellisti <strong>it</strong>aliani in Francia ricordiamo Alessandro Canavasso che<br />

fece parte dal 1732 al ’45 della <strong>musica</strong> del re, Gian Francesco Lolli, Carlo Ferrari,<br />

detto lo Zoppo di Piacenza.<br />

Per quanto riguarda la scuola clavicembalistica, Louis Couperin e il nipote<br />

François unirono il gusto francese aggraziato con l’armonia <strong>it</strong>aliana; il primo<br />

conobbe a fondo l’arte di Frescobaldi, il secondo studiò l’opera di Corelli.<br />

Sebastien de Brossard ci informa nel suo “Dizionario di <strong>musica</strong>” che dall’ultimo<br />

decennio del secolo XVII fin verso il 1730 gli organisti parigini avevano composto<br />

solo sonate all’<strong>it</strong>aliana. Fu celebre in Francia tra il 1750 e il ’60 il clavicembalista<br />

Ferdinando Pellegrini.<br />

Tra gli interpreti di ch<strong>it</strong>arra ricordiamo Francesco Corbetta che ebbe fama<br />

<strong>europea</strong>; a capo di una compagnia di ch<strong>it</strong>arristi diede concerti in molte c<strong>it</strong>tà,<br />

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