Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it
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Bayreuth nel 1684, nel ’89 entrò al servizio della corte di Monaco, grazie alle<br />
raccomandazioni del maestro. Prima organista di corte, poi direttore d’orchestra,<br />
accompagnò a Bruxelles il principe divenuto governatore dei Paesi Bassi; nel ’96<br />
fu chiamato a dirigere l’orchestra di Hannover, nel 1701 tornò a Monaco, due anni<br />
dopo fu nominato kammermusikdirektor e seguì nuovamente il principe a<br />
Bruxelles dove ebbe come vice-maestro nella direzione dell’orchestra P. A. Fiocco<br />
che gli succedette nel 1706 quando Torri riprese le peregrinazioni al segu<strong>it</strong>o del<br />
principe in Belgio. Al rientro defin<strong>it</strong>ivo a Monaco nel ’11 fu nominato direttore<br />
della cappella di corte e, alla morte del Bernabei nel ’32, maestro. Egli compose<br />
per la corte 172 opere tra feste teatrali e serenate (sceniche), 43 tra messe,<br />
oratori, inni e cantate; la sua arte è informata al barocco veneziano di cui<br />
riecheggia gli effetti di grandios<strong>it</strong>à <strong>musica</strong>le e rappresentativa. Ruggero Fedeli,<br />
compos<strong>it</strong>ore e celebre basso, fu maestro di cappella nel 1687 della corte di<br />
Bayreuth, di quella di Dresda nel’88, nel ’91 compos<strong>it</strong>ore della corte di Berlino<br />
presso la quale divenne maestro di cappella dal 1701 al ’08, per poi passare alla<br />
corte di Kassel; Giovanni Morselli fu direttore del teatro e della cappella di corte di<br />
Hannover, Giuseppe Boniventi, maestro di cappella del principe di Baden dal 1712<br />
al ’18. Giovanni Alberto Ristori nel 1715 fu a Dresda dove raggiunse il padre<br />
Tommaso, compos<strong>it</strong>ore di corte, aggregandosi alla compagnia dei comici <strong>it</strong>aliani;<br />
tornato nel ’33, fu nominato organista di camera, nel ’46 compos<strong>it</strong>ore di chiesa e<br />
nel ’50 vicemaestro della cappella di corte. Evaristo Felice dall’Abaco, violinista,<br />
autore di concerti grossi e solistici, fu a Monaco al servizio di Massimiliano II,<br />
elettore di Baviera, che seguì a Bruxelles, Parigi, Versailles, Lussemburgo durante<br />
l’esilio; rientrò a Monaco nel 1715 dopo la pace di Rastatt, suonando<br />
nell’orchestra diretta da Giuseppe Antonio Bernabei. Berlino per mer<strong>it</strong>o di Sofia<br />
Carlotta di Hannover vide un periodo di splendore <strong>musica</strong>le dal 1697 al 1703 con<br />
Attilio Ariosti, Francesco Cesarin e Giovan Battista Bononcini (1703); questi, dopo<br />
essere stato a Vienna dal 1697 al 1703 (con intervallo di alcuni mesi in Italia)<br />
come compos<strong>it</strong>ore e violoncellista della cappella di corte, fu a Berlino, a Londra<br />
(vedi dietro), a Parigi nel ’33, fu di nuovo a Vienna nel ’37, dove compose varie<br />
opere e due oratori e visse gli ultimi anni di v<strong>it</strong>a.<br />
Vi fu anche suo fratello, Antonio Maria, violinista, compos<strong>it</strong>ore e direttore, dal<br />
1704 al ’11, ed ebbe tra gli allievi G. H. Stölzel; fece rappresentare nel teatro<br />
imperiale le opere”Teraspo”, “Arminio”, “ La conquista delle Spagne”, ”Tigrane”.<br />
Francesco Bartolomeo Conti, fu tiorbista di corte dal 1701, compos<strong>it</strong>ore dal ’13,<br />
autore di diciassette opere, oratori e cantate; anche suo figlio Ignazio fu al<br />
servizio dell’ imperatore. Ricordiamo inoltre a Vienna Carlo Domenico Draghi,<br />
organista presso la cappella aulica, Ferdinando Chiaravalle, Andrea Santinelli,<br />
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