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Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

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’80 si era rappresentata una delle sue opere, si ebbe sub<strong>it</strong>o dopo la fondazione di<br />

un teatro d’opera <strong>it</strong>aliana.<br />

Antonio Melani fu maestro di cappella e compos<strong>it</strong>ore presso l’arciduca Carlo nel<br />

1659.<br />

Nel 1661 fu organista nel duomo di S. Stefano Alessandro Foglietti; alla sua<br />

<strong>musica</strong>e allo <strong>stile</strong> <strong><strong>it</strong>aliano</strong>, allora dominante in Austria, si accostò J. Pachelbel,<br />

anch’egli organista, per la vena melodica e la contabil<strong>it</strong>à delle opere.<br />

Organista e compos<strong>it</strong>ore di corte fu Antimo Liberati, allievo di Benevoli.<br />

A Vienna fu dal 1663 al ’69 Pietro Andrea Ziani, autore di una ventina di opere; fu<br />

a Dresda nel ‘66.<br />

Nel 1669 troviamo a Vienna Gian Maria Pagliardi, autore di <strong>musica</strong> sacra e<br />

strumentale.<br />

Nel 1670 fu chiamato da Leopoldo I Alessandro Stradella, grande interprete del<br />

concerto grosso, autore di una cantata per lo stesso imperatore;ricordiamo anche<br />

Luigi Manca e Giovanni Castelletti, maestri di cappella,e il vicemaestro Marco<br />

Antonio Cesti.<br />

Ad Innsbruck operarono Vincenzo Scap<strong>it</strong>ta, tenorista e maestro di cappella,<br />

passato poi a Vienna e a Varsavia; A. Mela, G. A. Pandolfi Mealli e R. Sabatini, tutti<br />

e tre facenti parte della <strong>musica</strong> da camera di corte, diretta dal violinista e maestro<br />

di cappella Giovanni Bonaventura Viviani dal 1673 al ’87.<br />

In Spagna ricordiamo Giulio Banfi,liutista,e Pietro Castrucci,violinista.<br />

Passiamo ora ai musicisti <strong>it</strong>aliani in Francia.<br />

Al servizio di Luigi XIII furono Orazio Scaletta, teorico e compos<strong>it</strong>ore di genere<br />

sacro, Giovan Battista Andreini, musico e comico dell’arte, che diffuse arie di<br />

danza e canzoni <strong>it</strong>aliane, Andrea Falconieri, liutista e compos<strong>it</strong>ore.<br />

Verso la metà del secolo XVII per mer<strong>it</strong>o del cardinale Mazzarino che era vissuto<br />

lungamente a Roma fu introdotto in Francia il melodramma; i migliori maestri e<br />

virtuosi romani furono chiamati a Parigi dai fratelli Barberini, protettori di artisti e<br />

musicisti, costretti a stabilirsi nella cap<strong>it</strong>ale francese. Nel 1644 fu chiamato il<br />

Marazzoli con l’incarico di allestire rappresentazioni teatrali alla corte di Luigi XIV,<br />

e tornò l’anno seguente. Nel 1645 fu rappresentata al Pet<strong>it</strong>-Bourbon “La finta<br />

pazza” di Francesco Paolo Sacrati con una compagnia tutta <strong>it</strong>aliana, la prima opera<br />

vera e propria che il pubblico francese abbia conosciuto; Luisa Gabrielli, in arte<br />

Lucilla, moglie di Domenico Locatelli, e Giulia Gabrielli, in arte Diana, furono<br />

applaud<strong>it</strong>e attrici e cantanti; fu celebre interprete del personaggio di “Aurora”<br />

Margher<strong>it</strong>a Bartolozzi, attiva a Parigi dal 1641 al ’54.<br />

Francesco Buti, abate letterato, fu a Parigi nel ’46, accolto dal Mazzarino che lo<br />

incaricò di soprintendere alla scelta e all’allestimento degli spettacoli di corte e di<br />

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