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Influsso dello stile italiano sulla musica europea ... - ridolfifrancesco.it

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detto il magnanimo, che introdusse in Baviera con i gesu<strong>it</strong>i la Controriforma<br />

(1566); Giovan Battista Morsellino, organista della cappella di corte sotto la<br />

direzione di Orlando di Lasso, fiammingo dall’educazione <strong>it</strong>aliana; Simone Gatti,<br />

suonatore di trombone, dal 1568 al ’71 con Massimo Troiano, compos<strong>it</strong>ore,<br />

attore, poeta e cantante che, già al servizio dei Fugger ad Augusta, scrisse un<br />

resoconto delle feste tenute a Monaco nel ’68 per le nozze di Guglielmo V e<br />

Renata di Lorena. Il Troiano ebbe come compagno Orlando di Lasso in una<br />

rappresentazione di commedia <strong>musica</strong>le; intervallate da musiche brevi e leggere e<br />

da serie di danze, le commedie comuni, non erud<strong>it</strong>e, le farse e le commedie<br />

“all’improvviso o all’<strong>it</strong>aliana”, sorte nella seconda metà del ‘500, si giovavano di<br />

cantanti e strumentisti; i comici facevano entrare suonatori di canzoni, cantori di<br />

madrigaletti, villanelle e villotte amene e salaci; forse gli stessi attori suonavano i<br />

liuti e altri strumenti a fiato; gli zanni, i servi, cantavano e danzavano alla fine di<br />

ogni atto, negli “intermedi ridicoli”, per riposo degli attori e per diletto degli<br />

spettatori.<br />

Nel 1573 arrivarono i Cornazzani, Baldassarre (già c<strong>it</strong>ato), Alberto, organista, e<br />

Fileno, organista, suonatore di trombone e cornetto; Pinello de Gherardi (già<br />

c<strong>it</strong>ato) fu nel 1569 alla cappella di corte a Landshut con la quale si recò a Monaco,<br />

nel ’80 andò a Dresda per succedere ad Antonio Scan<strong>dello</strong> come maestro di<br />

cappella ma, osteggiato dai musicisti tedeschi, vi restò solo fino al ’84.<br />

Ricordiamo inoltre Vincenzo dal Pozzo, contraltista, Cesare Zacharia (dal 1594<br />

attivo a Scheer sul Danubio), Girolamo della Casa, Antonio Morari, Giulio Gigli, i<br />

fratelli Guami (Gioseffo come organista e compos<strong>it</strong>ore, Francesco come suonatore<br />

di trombone, attivo poi a Baden Baden come maestro di cappella), gli organisti e<br />

compos<strong>it</strong>ori Stefano Rossetti, Bernardo Mosto, Manfredo Barbarini (Lupi) che<br />

pubblicò opere a Monaco e in Svizzera.<br />

In Sassonia ricordiamo i tre Scan<strong>dello</strong>, soprattutto Antonio, suonatore di cornetto,<br />

che nella sua “Passione” annuncia accenti bachiani; predecessore di Schutz, fornì<br />

gli adattamenti <strong>musica</strong>li per la storia della Resurrezione di Cristo da suonare per<br />

le festiv<strong>it</strong>à pasquali a Dresda.<br />

In questa c<strong>it</strong>tà troviamo anche Teodoro Riccio che nel 1575 divenne maestro di<br />

cappella del margravio di Brandeburgo ad Ansbach e con lui nel ‘78 si trasferì a<br />

Konigsberg per rientrare ad Ansbach nel ’85.<br />

Nel 1580 furono chiamati a Dresda come strumentisti i già c<strong>it</strong>ati Alessandro<br />

Orologi e Bernardo Dusi.<br />

Diciamo infine che in Germania in questo periodo si diffusero canzonette e balletti<br />

di Giulio Cesare Gastoldi e Luca Marenzio.<br />

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