Esposizione della regola di diritto romano nemo pro parte testatus ...

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22 STUDI E DOCUMENTI 1' epoca migliore, Gajo nel comm. 11. 109. 114., Trajano riportato da U lp. 1. 1. pr. de test. milit., Antonino 1. 3. C. de test. milit. Ed ecco come spiegherei. Narra Cesare De B. G. 1. 39. come avvenisse ai suoi tempi, e precisamente nelle guerre germaniche, che i soldati romani in momenti di grave rischio si affollassero á fare il loro testamento " vulgo totis castris testamenta obsignabantur„ '. In quella molteplice e tumultuaria composizione di testamenti era presso che impossibile trovare per ciascuno i sette assistenti desiderati dal dritto ordinario- ed osservare puntualmente le scrupolose so- lennità del testamento per aes et libram '. Ripetendosi spesso si- mili eventi nelle lunghe e sanguinose guerre consecutive, Cesare stesso concesse per primo ai soldati di far testamento senza so- 1( nnitii: così però, che la validitá di cotesto non solenne testamento fosse temporale, e durasse quanto la descritta urgenza e non dopo cessata la medesima. Su di ciò abbiamo la testimonianza di Ulpiano d. 1. 1. pr. de test. milit. Ulpiano stesso ci narra, che po- scia Tito, Domiziano, Nerva, e Traiano, estesero ciò che Cesare solo temporariamente aveva accordato; riconobbero "ob simplicitatem et imperitiana „ piìi durevole valore nel militar testamento. Con- vien ricordare, che i romani ne' loro affari importanti solessero adoperare il consiglio e 1' assistenza de' giureperiti. Non era da essi intrapreso affare di qualche rilievo, senza che fosse presente il perito nelle leggi; e, aggiungiamo di passaggio, che non sempre costui la sua opera prestava lealmente, ma talvolta induceva nel negozio delle clausule capziose '. Dell' una e dell' altra cosa ab- ' Ved. anche Floro III. 10. 2 Per causa non dissimile nell' antico testamento in procinctu, benchè sostanzialmente regolare e retto dagli stessi principi del testamento calatis conaitüs, pure non si richiedeva che la presenza eli tre o quattro testimoni, Plutarco Coriol. Púo •i rxì c_.-?c,rn » Quanto a quel ial di Plutarco, o bisogna leggere piuttosto con alcuno edizioni 'n o credere che si enunci clisgiuntivamente come non raramente vien fatto. 3 Quindi nel monumento, che è presso il Grutero 662. 5., si legge " clolus mal'us abesto et jurisconsultas ,; e_nell' altro, che trovasi nell' Orelli 4821., Agatopo, liberto ed invitatore di Augusto, nello acquistare una servitù eli passaggio
DI STORIA E DIRITTO biamo quanto` ai testamenti un documento nella I. 88. § 17'. (le 1. 2.; ove si propone a Scevola la questione, se valga come fide- commesso una volontà così espressa " L. Titius hoc meicna testa.men- tm scripsit sine allo jurisperito, rationem animi mci polius seguutus, quam nimiam et miseram diligenti(rn(: et si minus aligui'l legitime minusve perite fecero, pro jure legitimo haberi debet hominis sani voluntas,,; Scevola risponde affermativamente. In analogia á questa general costu- manza di adoperar giureconsulti negli atti importanti, Labeono stabiliva in massima, che la ignoranza di dritto non nocesse a coloro, che privi di propria perizia, non avessero avuto possibilità d' interrogare giureconsulti, I. 9. § 3. de jur. et facti ignor. E su que- sto proposito sono da consultare anche le I. 10. de bonor. possess., 1. 2. § 5. quis ordo in possess. serv. Ora il soldato, non al certo stu- dioso del dritto civile, neppure avea copia di giureconsulti da interpellare allorquando trovavasi negli accampamenti ed era in spedizione contro il nemico I . Non è dunque meraviglia, che lo ignorare e trascurare le solennità del comune testamento fosse concesso ai soldati per la loro semplicità ed imperizia; e lo fosse precisamente mentre erano in castris o in expeditione. Giacchè quando sono ne' quartieri d' inverno o in guarnigione, dimorano in centri popolosi, ne' quali han copia di giureconsulti da interpellare, e cessa questa fondamental ragione dell'accordato privilegio. Ad essa ragione principale si aggiunse secondariamente 1' altra dello stato militare e de' relativi pericoli; per la quale avvenne, che il militar privilegio si estendesse anche al preside della provincia, al legato, e ad altri che i loro supremi giudizi ordinassero ira hosti- colo 2 , I. 1. de bonor. possess. ex test. milit. Queste le ragioni del privilegio. Non accoglierei punto quella dell' adulazione alla solda- per un suo sepolcro, si esprime " ab iis omnibus dolus malus abesto et jus civile jus civile per la disputatiti fori. ' ricorrono alla memoria gli scherzi, che Cicerone Ad familiar. VII. 13. volge a Trebazio Testa giureconsulto, quando costui trovavasi in istato militare, troppo alieno dalla sua professione. 2 Così la fiorentina: altri codici hanno liostico loco, altri hostili loco. 23
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