Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...
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Conflitti e contrasti in atto<br />
l’Amministrazione di Centro-sinistra, che governava il Comune, è stata sconfitta<br />
alle elezioni del 2004 da <strong>una</strong> Lista civica di ispirazione ambientalista.<br />
L’intento della nuova Amministrazione era quello di affrontare la questione<br />
ambientale, sia dotando il Comune di un Piano Regolatore Generale per porre fine<br />
alle irregolarità e, in qualche caso, all’espansione incontrollata degli impianti zootecnici,<br />
sia di individuare <strong>una</strong> nuova localizzazione del salumificio ai fini del suo<br />
rilancio. I conflitti sorti con alcuni allevatori si sono trasferiti all’interno della<br />
maggioranza consiliare determinando, nel giugno del 2006, la caduta<br />
dell’Amministrazione e il commissariamento del Comune.<br />
Alle elezioni del maggio 2007 si è formata <strong>una</strong> maggioranza di Centro-destra,<br />
che ha raccolto questa pesante eredità.<br />
Nel frattempo, si è riacceso il conflitto sociale fra gli allevatori e il Comitato<br />
Popolare per l’Ambiente 183 (costituitosi a Bettona nel 2007 per iniziativa di alcuni<br />
cittadini), che si è fatto portavoce dei disagi degli abitanti. La protesta non si è<br />
limitata alla denuncia degli effetti indesiderati, come l’insopportabilità degli odori<br />
prodotti dalle stalle, ma si è preoccupata di individuare le cause che li generavano.<br />
Gli elementi di criticità <strong>nella</strong> gestione degli allevamenti e dell’impianto di depurazione<br />
sono riassumibili nei seguenti punti:<br />
- smaltimento dei reflui eseguito in modo inadeguato in quanto il materiale solido<br />
non viene del tutto separato da quello liquido, per cui il refluo, depositato <strong>nella</strong><br />
lag<strong>una</strong>, non risulta completamente depurato; lo svuotamento della lag<strong>una</strong> solo<br />
della parte liquida, reimpiegata <strong>nella</strong> fertirrigazione, ha innalzato il livello di saturazione<br />
al 90% della sua capacità;<br />
- fertirrigazione realizzata con un refluo depurato, con un’elevata concentrazione<br />
azotata;<br />
- limitata estensione dei terreni utilizzati per la fertirrigazione (300 ha invece<br />
dei 1200 effettivamente necessari, considerando la concentrazione azotata dei reflui);<br />
- smaltimento dei reflui talvolta sversati illegalmente nel fiume;<br />
- conferimento di rifiuti, non meglio identificati, da parte di aziende fuori regione,<br />
rivelato dall’intensità del transito di autobotti in zona;<br />
- perplessità sul progetto per la produzione di biomasse per il timore che<br />
l’impianto proposto possa emettere elementi nocivi (diossine e nano particelle,<br />
come denunciato da autorevoli esperti), oltre al rischio che venga successivamente<br />
convertito in inceneritore, come è accaduto in altri casi.<br />
183 Il Comitato popolare per l’Ambiente di Bettona è stato costituito nel febbraio del 2007 per protestare contro la decisione<br />
di smaltire nell’impianto di depurazione di Bettona tutti i reflui dello stabilimento Umbria Oli di Campello sul Clitunno<br />
distrutto da un incendio. Le informazioni sul Comitato Popolare per l’Ambiente sono state tratte da “La seconda lag<strong>una</strong> di<br />
Bettona” pubblicato il 21 agosto 2008 nel sito Socialmente Giovani Laboratorio Sociale, da vari comunicati stampa e dalla<br />
partecipazione all’assemblea del Comitato tenutasi il 24 ottobre 2008 a Passaggio di Bettona. Le informazioni<br />
sull’Amministrazione com<strong>una</strong>le sono state tratte da interviste e articoli pubblicati dalla rivista “Bettona Domani”, dal “Progetto<br />
di ristrutturazione per l’adeguamento, la riqualificazione energetica e territoriale dell’impianto consortile CODEP, di<br />
Bettona” e dal Comunicato stampa rilasciato il 4 aprile 2009.<br />
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