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Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

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Il settore agricolo dell’area di studio<br />

terizzato dall’assenza dell’olivo, è costituito da quattro classi che comprendono il<br />

49% del totale (a destra del dendrogramma).<br />

Le tre classi, caratterizzate dalla presenza dell’olivo, presentano <strong>una</strong> superficie<br />

utile sotto i 5 ha, impiegano in media meno di <strong>una</strong> unità lavorativa e il premio<br />

PAC influisce meno del 25% sul totale del reddito. Le tre classi presentano comunque<br />

delle differenze.<br />

La prima classe, che può essere definita come “olivicoltura polverizzata”,<br />

comprende il 30% delle unità aziendali ed è caratterizzata da aziende con <strong>una</strong> superficie<br />

agricola utilizzata inferiore ad 1 ha, condotte tutte in proprietà. Queste<br />

aziende sono localizzate principalmente nel comune di Assisi e pertanto, oltre ad<br />

<strong>una</strong> funzione produttiva principalmente di autoconsumo, assumono importanza<br />

per la loro valenza paesaggistica.<br />

La seconda classe, definibile come “olivicoltura polverizzata e boscopascolo”,<br />

comprende il 6% delle unità aziendali ed è caratterizzata da aziende che<br />

hanno <strong>una</strong> estensione media tra i 2 e i 5 ha e che si differenziano sia per la presenza<br />

di aree a bosco e a pascolo sia per la frammentazione del corpo aziendale tra<br />

l’area basso collinare e alto collinare-montana.<br />

La terza classe, definibile come “olivicoltura polverizzata residenziale”, comprende<br />

il 5% delle unità aziendali, ed è caratterizzata dalla presenza di aziende di<br />

meno di 1 ha, condotte totalmente in proprietà. Questa classe si differenzia dalla<br />

prima per un alto valore d’uso non agricolo che fa supporre <strong>una</strong> residenzialità<br />

dell’imprenditore sul terreno e dalle seconde per <strong>una</strong> bassa percentuale di aree a<br />

bosco e a pascolo.<br />

Le restanti quattro classi sono caratterizzate dall’assenza dell’olivo e dalla presenza<br />

di cereali e dell’attività zootecnica.<br />

La quarta classe, definibile come “aziende pascolive”, comprende il 5% delle<br />

unità aziendali. È caratterizzata da aziende non imprese di meno di 2 ha con i terreni<br />

tutti condotti in proprietà, che impiegano meno di <strong>una</strong> unità lavorativa. L’uso<br />

più diffuso del suolo è la coltivazione di foraggere e il pascolo.<br />

La quinta classe, definibile come “aziende cerealicole”, è <strong>una</strong> delle più numerose<br />

e comprende il 24% delle unità aziendali. È caratterizzata dalla presenza di<br />

aziende non imprese, con <strong>una</strong> superficie media di 5 ha. A differenza delle precedenti,<br />

poco rilevante è la superficie coltivata a foraggio e utilizzata per il pascolo,<br />

mentre prevalente è la coltivazione di cereali e limitata è la superficie a vite. Le<br />

aziende cerealicole sono prevalentemente localizzate nel Comune di Bastia Umbra<br />

e di Cannara.<br />

La sesta classe, che presenta all’incirca la stessa numerosità con il 25% del totale<br />

delle unità aziendali, comprende “imprese medie a prevalente orientamento<br />

zootecnico”. La dimensione media è tra 5 e 20 ha, tra le più alte rispetto alle altri<br />

classi e il comune in cui sono localizzate in prevalenza le imprese è Assisi.<br />

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