Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ... Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

associazionebartola.univpm.it
from associazionebartola.univpm.it More from this publisher
30.06.2013 Views

Il settore agricolo dell’area di studio Comuni di Bastia Umbra, Bettona e Cannara. Un terzo tipo a carattere part-time, non professionale, legata alla residenzialità, prevale nel Comune di Assisi. Un quarto e ultimo “tipo” di agricoltura presente nel comune di Assisi è caratterizzato da un’agricoltura forte, professionale e specializzata, con orientamento cerealicolo-zootecnico. 8.2.2 Cluster Analysis Sulla base dei risultati della ACM è stata condotta una cluster analysis 167 per arrivare a definire gruppi di aziende che, nei confronti delle variabili classificatorie sopra riportate, fossero quanto più uniformi al proprio interno e difformi tra di loro. Il metodo è quello dei “vicini reciproci” che utilizza un algoritmo discendente attraverso la produzione di una gerarchia di partizioni, che si presentano in forma di albero detto dendrogramma. Fig. 8.2 - Dendrogramma ottenuto dalla cluster analysis. Fonte:Ns elaborazione su SIAA, anno 2006 Il dendrogramma (Fig. 8.2) visualizza l’intero processo di aggregazione, ossia una gerarchia di partizioni. Una singola partizione si ottiene “tagliando” ad un dato livello dell’indice di distanza della gerarchia. Il numero di gruppi finale è stato scelto in modo da ottenere gruppi con omogeneità massima cercando la partizione migliore tra 3 e 10 classi attraverso prove successive. Le migliori sono risultate quelle che presentavano 4 o 7 classi. Si è deciso di far riferimento all’analisi che ha portato alla definizione di 7 classi, in quanto il valore del rapporto tra l’inerzia inter e inerzia totale è di 0,52 rispetto a 0,39 (che risultava dalla partizione con 4 classi). Come si nota dal dendrogramma, la prima divisione porta alla formazione di due gruppi, che si differenziano per la presenza/assenza dell’olivo. Il primo gruppo, caratterizzato per la presenza dell’olivo, è costituito da tre classi che comprendono il 41% del totale (a sinistra del dendrogramma) e il secondo, carat- 167 Vedi nota 62. 157

Il settore agricolo dell’area di studio terizzato dall’assenza dell’olivo, è costituito da quattro classi che comprendono il 49% del totale (a destra del dendrogramma). Le tre classi, caratterizzate dalla presenza dell’olivo, presentano una superficie utile sotto i 5 ha, impiegano in media meno di una unità lavorativa e il premio PAC influisce meno del 25% sul totale del reddito. Le tre classi presentano comunque delle differenze. La prima classe, che può essere definita come “olivicoltura polverizzata”, comprende il 30% delle unità aziendali ed è caratterizzata da aziende con una superficie agricola utilizzata inferiore ad 1 ha, condotte tutte in proprietà. Queste aziende sono localizzate principalmente nel comune di Assisi e pertanto, oltre ad una funzione produttiva principalmente di autoconsumo, assumono importanza per la loro valenza paesaggistica. La seconda classe, definibile come “olivicoltura polverizzata e boscopascolo”, comprende il 6% delle unità aziendali ed è caratterizzata da aziende che hanno una estensione media tra i 2 e i 5 ha e che si differenziano sia per la presenza di aree a bosco e a pascolo sia per la frammentazione del corpo aziendale tra l’area basso collinare e alto collinare-montana. La terza classe, definibile come “olivicoltura polverizzata residenziale”, comprende il 5% delle unità aziendali, ed è caratterizzata dalla presenza di aziende di meno di 1 ha, condotte totalmente in proprietà. Questa classe si differenzia dalla prima per un alto valore d’uso non agricolo che fa supporre una residenzialità dell’imprenditore sul terreno e dalle seconde per una bassa percentuale di aree a bosco e a pascolo. Le restanti quattro classi sono caratterizzate dall’assenza dell’olivo e dalla presenza di cereali e dell’attività zootecnica. La quarta classe, definibile come “aziende pascolive”, comprende il 5% delle unità aziendali. È caratterizzata da aziende non imprese di meno di 2 ha con i terreni tutti condotti in proprietà, che impiegano meno di una unità lavorativa. L’uso più diffuso del suolo è la coltivazione di foraggere e il pascolo. La quinta classe, definibile come “aziende cerealicole”, è una delle più numerose e comprende il 24% delle unità aziendali. È caratterizzata dalla presenza di aziende non imprese, con una superficie media di 5 ha. A differenza delle precedenti, poco rilevante è la superficie coltivata a foraggio e utilizzata per il pascolo, mentre prevalente è la coltivazione di cereali e limitata è la superficie a vite. Le aziende cerealicole sono prevalentemente localizzate nel Comune di Bastia Umbra e di Cannara. La sesta classe, che presenta all’incirca la stessa numerosità con il 25% del totale delle unità aziendali, comprende “imprese medie a prevalente orientamento zootecnico”. La dimensione media è tra 5 e 20 ha, tra le più alte rispetto alle altri classi e il comune in cui sono localizzate in prevalenza le imprese è Assisi. 158

Il settore agricolo dell’area di studio<br />

Comuni di Bastia Umbra, Bettona e Cannara. Un terzo tipo a carattere part-time,<br />

non professionale, legata alla residenzialità, prevale nel Comune di Assisi. Un<br />

quarto e ultimo “tipo” di agricoltura presente nel comune di Assisi è caratterizzato<br />

da un’agricoltura forte, professionale e specializzata, con orientamento cerealicolo-zootecnico.<br />

8.2.2 Cluster Analysis<br />

Sulla base dei risultati della ACM è stata condotta <strong>una</strong> cluster analysis 167 per<br />

arrivare a definire gruppi di aziende che, nei confronti delle variabili classificatorie<br />

sopra riportate, fossero quanto più uniformi al proprio interno e difformi tra di<br />

loro. Il metodo è quello dei “vicini reciproci” che utilizza un algoritmo discendente<br />

attraverso la produzione di <strong>una</strong> gerarchia di partizioni, che si presentano in forma<br />

di albero detto dendrogramma.<br />

Fig. 8.2 - Dendrogramma ottenuto dalla cluster analysis.<br />

Fonte:Ns elaborazione su SIAA, anno 2006<br />

Il dendrogramma (Fig. 8.2) visualizza l’intero processo di aggregazione, ossia<br />

<strong>una</strong> gerarchia di partizioni. Una singola partizione si ottiene “tagliando” ad un dato<br />

livello dell’indice di distanza della gerarchia. Il numero di gruppi finale è stato<br />

scelto in modo da ottenere gruppi con omogeneità massima cercando la partizione<br />

migliore tra 3 e 10 classi attraverso prove successive. Le migliori sono risultate<br />

quelle che presentavano 4 o 7 classi. Si è deciso di far riferimento all’analisi che<br />

ha portato alla definizione di 7 classi, in quanto il valore del rapporto tra l’inerzia<br />

inter e inerzia totale è di 0,52 rispetto a 0,39 (che risultava dalla partizione con 4<br />

classi). Come si nota dal dendrogramma, la prima divisione porta alla formazione<br />

di due gruppi, che si differenziano per la presenza/assenza dell’olivo. Il primo<br />

gruppo, caratterizzato per la presenza dell’olivo, è costituito da tre classi che<br />

comprendono il 41% del totale (a sinistra del dendrogramma) e il secondo, carat-<br />

167 Vedi nota 62.<br />

157

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!