Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...
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L’<strong>integrazione</strong> dell’agricoltura negli strumenti urbanistici dell’area di studio<br />
tuali 134 che prevedono di valorizzare le «produzioni agricole in modo da incentivare<br />
il legame tra agricoltura e territorio, al recupero e riuso del patrimonio edilizio<br />
rurale con valenza storico-testimoniale», così da conservare i caratteri paesaggistici.<br />
Fra gli “obiettivi specifici” viene indicata la necessità di «diversificare le attività<br />
economiche nelle aree rurali e sviluppare le microimprese; conservare la biodiversità<br />
e tutelare e diffondere i sistemi agricoli ad elevato valore naturale; incentivare<br />
lo sviluppo delle microfiliere per la promozione dei prodotti tipici (porchetta<br />
di Costano); identificare il centro fieristico come luogo di eccellenza di<br />
servizio all’agricoltura locale e dei comuni contermini» (Comune di Bastia Umbra,<br />
2008: 71-72).<br />
Primo PRG di Bettona (2008) 135<br />
Il primo Piano Regolatore Generale di Bettona, adottato nel 2008, si caratterizza,<br />
rispetto ai Piani degli altri comuni, per aver posto il settore agricolo e le aree<br />
rurali al centro del programma pianificatorio quasi allo stesso livello (di importanza<br />
programmatica e strategica) del sistema urbano, in risposta alle criticità sociali<br />
e ambientali presenti nel territorio com<strong>una</strong>le. Nella parte strutturale infatti<br />
vengono individuati due “sistemi” programmatici: i tessuti urbani e i sistemi extraurbani.<br />
La grande importanza attribuita al settore agricolo <strong>nella</strong> formulazione del PRG<br />
deriva dalla scelta dell’Amministrazione com<strong>una</strong>le di risolvere attraverso questo<br />
strumento <strong>una</strong> vera e propria emergenza ambientale, che si è creata a Bettona nelle<br />
aree definite “zone urbane compromesse” per la presenza degli allevamenti zootecnici<br />
in prossimità delle abitazioni. Il Piano prevede la delocalizzazione delle<br />
stalle o la riconversione dell’attività agricola, nel caso di rinuncia dell’allevatore a<br />
proseguire l’attività zootecnica. Sono state quindi individuate, da un lato, tutte le<br />
situazioni compromesse e, dall’altro, le aree «per la realizzazione di allevamenti<br />
in delocalizzazione». Questa situazione conflittuale verrà approfondita nel Capitolo<br />
IX.<br />
Per quanto riguarda le indicazioni pianificatorie introdotte nel PRG in merito al<br />
settore agricolo, due sono gli obiettivi principali: il primo riguarda la riconversio-<br />
134 In merito agli obiettivi progettuali già il Documento di indirizzi assumeva in via preliminare ed in forma sintetica l'obiettivo<br />
fondamentale di rendere sempre più Bastia città di riferimento nel territorio tra Foligno e Perugia. Tale ruolo è<br />
confermato specificandone i caratteri: vivibilità (qualità urbana, accoglienza e solidarietà), imprenditorialità e presenza di<br />
attività produttive, offerta di servizi anche per il tempo libero. Per facilitare l’interpretazione di questo ruolo si individuano,<br />
di seguito, gli obiettivi progettuali riferiti ai tre Sistemi (paesaggistico-ambientale; mobilità, reti e impianti tecnologici;<br />
insediativo). Essi sono articolati in obiettivi di sistema ed obiettivi specifici e risultano strettamente relazionati ai problemi e<br />
alle questioni emergenti.<br />
135 L’iter del PRG di Bettona ha preso avvio con la Delibera consiliare n. 81/2001 con cui sono stati approvati gli indirizzi<br />
per la redazione del Piano, formulati dal tecnico incaricato Giuseppe Latini quale coordinatore di un gruppo di progettisti<br />
esterni. Tra il 2002 e il 2006 si sono tenute quattro conferenze partecipative sotto due diverse Amministrazioni. Dopo<br />
l’insediamento nel 2007 dell’attuale Amministrazione è ripresa l’elaborazione del PRG. Lo strumento è stato adottato con<br />
deliberazione del Consiglio Com<strong>una</strong>le n. 81/2008.<br />
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