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Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

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L’<strong>integrazione</strong> dell’agricoltura negli strumenti urbanistici dell’area di studio<br />

le Norme Tecniche di Attuazione 117 , in cui le zone sono singolarmente disciplinate<br />

e per alcune di esse vengono previsti anche strumenti di tutela e conservazione<br />

e azioni per la valorizzazione e il recupero del paesaggio agrario storico (es. oliveti<br />

delle aree collinari) e delle strutture produttive (es. mulini).<br />

Nel PUC viene anche proposta la costituzione di un “parco agricolo” tra Bastia<br />

e S. Maria degli Angeli, per evitare la fusione dei due nuclei. Questa idea, già presente<br />

nel PRG di Assisi del 1972, viene ripresa sia <strong>nella</strong> variante del PRG di Bastia<br />

Umbra del 1996 che nel Piano di Gestione del Sito Unesco di Assisi del 2009,<br />

anche se l’area del parco che viene proposta appare sempre più frammentata e<br />

compromessa da fenomeni edificatori.<br />

Il PUC è rimasto in vigore solamente per sei anni e solo i Comuni di Assisi e di<br />

Bastia Umbra hanno recepito alcune delle indicazione date dal Piano, nonostante<br />

non fosse più in vigore. Con l’abrogazione di questo strumento la Valle Umbra<br />

Nord ha perso l’occasione di formulare <strong>una</strong> comune strategia di sviluppo e anche<br />

<strong>una</strong> pianificazione e gestione condivisa delle aree agricole, malgrado le insufficienze<br />

della zonizzazione proposta, che non era basata su criteri agronomici e<br />

produttivi, ma si relazionava ad altre attività (non agricole) ed altri elementi (come<br />

le cave, le acque minerali, le zone archeologiche, i fiumi).<br />

Varianti al programma di fabbricazione di Cannara (1995) e di Bettona (1997)<br />

Per adeguare al PUT gli strumenti urbanistici vigenti, sia il Comune di Cannara<br />

118 che il Comune di Bettona 119 hanno provveduto a delimitare su base cartografica<br />

le aree agricole di pregio, le aree boscate e le aree agricole compromesse (identificazione<br />

necessaria per giustificare il declassamento delle aree agricole).<br />

Nella “zonizzazione” delle aree agricole i due comuni hanno utilizzato criteri<br />

differenti.<br />

Il Comune di Cannara le ha suddivise in: “aree agricole ordinarie” 120 ; e “aree<br />

agricole di rispetto” (aree “cuscinetto” tra ambiti territoriali tra loro disomogenei).<br />

Il Comune di Bettona, invece, specifica che le zone “E” sono “parti di territorio<br />

destinate ad usi agricoli” ma anche ad altre “attività connesse”, infatti<br />

nell’articolazione introdotta all’interno delle zone agricole viene consentita sempre<br />

l’edificazione o di edifici 121 o di impianti di servizio o attrezzature 122 . La zo-<br />

117<br />

Tipologie di aree agricole previste dalle NTC del PUC: Area agricola di preparco (art. 9), Parco agricolo del sistema<br />

centrale (art. 12), Aree agricole di rispetto fluviale e parchi fluviali urbani (art. 13), Area agricola di rispetto delle acque<br />

minerali (art. 14), Aree agricole pregiate (art. 15), Aree montane e boscate (art. 16), Aree agricole degradate (art. 25).<br />

118<br />

Variante al Programma di Fabbricazione del 1995, redatta da Maurizio Molinelli.<br />

119<br />

Variante al vigente Piano di Fabbricazione per adeguamento al PUT (legge regionale 27.12.1983) adottata con atto C.C<br />

n.33 del 16 maggio 1997.<br />

120<br />

Aree pur con vocazione agricola, in cui veniva permesso l’edificazione anche da parte di soggetti che non siano imprenditori<br />

agricoli a titolo principale, nei limiti massimi fissati dalla legge regionale 53/1974 e modificata dalla legge regionale<br />

n° 31 del 1997.<br />

121<br />

Esempi sono le zone E1 (parti di territorio destinate a costruzioni unifamiliari con caratteristiche rurali o di civile residenza)<br />

e le zone E2 (parti di territorio rurale in diretto contatto con edifici di interesse monumentale).<br />

119

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