30.06.2013 Views

Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’<strong>integrazione</strong> dell’agricoltura negli strumenti urbanistici dell’area di studio<br />

SCHEDA DELLE PREVISIONI EMERSE DALL’ANALISI DEGLI STRUMENTI<br />

DI PIANIFICAZIONE DI AREA VASTA (PUT, PTCP)<br />

Documento Preliminare al PTCP. Nella carta dell’uso potenziale del suolo l’area di studio appare<br />

articolata in tre aggregazioni (l’area pianeggiante composta dalle aree seminative pianeggianti e vallive,<br />

l’area collinare delle aree con vocazioni olivicola-viticola e infine l’area montana delle aree silvopastorali).<br />

Per quanto riguarda i sistemi paesaggistici, nell’area di studio ricadono le tre aree di paesaggi<br />

agricoli di valle, collinare e montano.<br />

PTCP (2000). Nell’analisi paesaggistica del piano per la zona pianeggiante della Valle Umbra<br />

Nord, considerata un “paesaggio in trasformazione”, vengono suggeriti interventi di qualificazione,<br />

mentre per le aree collinari di Assisi e di Bettona, individuate come “paesaggio in evoluzione”, si consigliano<br />

interventi di controllo. La zona pianeggiante di Assisi e Bastia si trova a metà tra gli “Ambiti<br />

della concentrazione controllata” e gli “Ambiti della concentrazione confermata”. La “Valle Umbra”,<br />

che comprende anche i comuni di Torgiano, Valfabbrica e Spello, viene descritta come un “sistema<br />

insediativo policentrico connotato da insediamenti di piccole dimensioni e da strutture agricoloproduttive<br />

di valle e di collina fortemente influenzate dall’attrazione della fascia della concentrazione<br />

insediativa che pone in condizione di rischio la conservazione e la valorizzazione dell’originale passaggio<br />

prodotto dalle bonifiche agricole” (PTCP, 3-128). Nella cartografia relativa alle produzioni in<br />

area extraurbana vengono indicate solo la localizzazione dei frantoi e degli agriturismi, concentrati soprattutto<br />

<strong>nella</strong> zona collinare in cui emergono anche le zone di produzione dei vini DOC.<br />

PUT (2000). Nella cartografia risulta invariata la zonizzazione delle aree agricole, dove l’area pianeggiante<br />

e basso collinare viene indicata come “area di particolare interesse agricolo” e l’area alto<br />

collinare e montana come area agricola non di pregio. Rispetto al PUT precedente e anche al PTCP<br />

vengono introdotte indicazioni in merito alla localizzazione delle attività zootecniche e degli impianti di<br />

trasformazione dei prodotti, oltre alla delimitazione delle aree DOP e DOC già indicate nel PTCP. La<br />

fascia collinare dell’area di studio appare come <strong>una</strong> zona con attività poco strutturate e con limitati investimenti<br />

in impianti di trasformazione rispetto alle zone limitrofe di Spello e Montefalco.<br />

Adeguamento e revisioni in variante del PTCP (2002, 2006 e 2009). L’adeguamento del PTCP<br />

(2002) offre interessanti indicazioni relative alla “caratterizzazione delle unità di paesaggio per ambiti<br />

com<strong>una</strong>li”, dove l’area di studio rientra in tre unità di paesaggio. L’area pianeggiante è stata indicata<br />

come “ambito di compensazione degli elementi paesaggistici”, dove sono state date indicazioni di qualificazione<br />

per l’area compresa tra S. Maria degli Angeli, Bastia e Cannara e di controllo per la fascia<br />

collinare tra Bettona e Cannara. Stessa indicazione viene data per l’area collinare di Assisi che però<br />

rientra nell’“ambito che presenta elementi di qualità paesaggistica”; è compresa in questo ambito anche<br />

l’area del Comune di Bettona che fa parte dei Monti Martani, per la quale vengono indicate solo<br />

direttive volte alla valorizzazione dell’area. La terza unità di paesaggio, relativa agli ambiti “aventi il<br />

massimo grado di elementi paesaggistici”, ricade nell’area montana di Assisi e di Cannara.<br />

Dalla tavola relativa ai “coni visuali e l’immagine dell’Umbria” emerge l’importanza di Assisi a cui<br />

sono attribuiti 8 coni visuali, di cui 5 derivanti da fonti iconografiche, 2 da foto storiche ed 1 da fonti<br />

letterarie; due dei sette coni visuali sono parzialmente trasformati. A Bettona e a Bastia è attribuito un<br />

solo cono visuale ma quello di Bastia, che deriva da fonti letterarie, è ormai compromesso dalle trasformazioni<br />

subite, mentre per Bettona il cono visuale è stato definito sulla base di foto storiche ed è<br />

solo parzialmente trasformato.<br />

Variante tematica n.1 del PTCP (2009). Viene individuata, nel territorio di Assisi, un’area di consistenti<br />

dimensioni per la localizzazione di impianti eolici ma che, posto a confronto con la “Carta<br />

dell’Alta Esposizione Panoramica”, risulta incompatibile <strong>nella</strong> gran parte dell’areale individuato e<br />

semmai praticabile in forme di microimpianti in aree di ridotte dimensioni, peraltro di “compatibilità<br />

condizionata”.<br />

106

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!