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La programmazione in agricoltura nell'esperienza della Regione ...

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migliorare le strutture socio-economiche di questi Paesi.<br />

I P.I.M. rappresentano una vera e propria novità per la<br />

<strong>programmazione</strong> regionale agricola, <strong>in</strong> quanto sono programmi di sviluppo<br />

<strong>in</strong>tegrato sul territorio che considerano <strong>in</strong>terventi coord<strong>in</strong>ati,<br />

complementari e <strong>in</strong>terdipendenti fra diversi settori dell’attività economica,<br />

con particolare riguardo all’<strong>agricoltura</strong> e alla pesca, quali più colpiti<br />

dall’allargamento comunitario.<br />

In qualità di programmi <strong>in</strong>tegrati sul territorio, essi puntano verso azioni<br />

pluriennali di natura <strong>in</strong>tersettoriale, qualificandosi «come <strong>in</strong>terventi<br />

territoriali e ciò non solo <strong>in</strong> quanto è predeterm<strong>in</strong>ato il loro campo di<br />

applicazione geografica come per la politica regionale ma soprattutto<br />

perché ogni azione, variegata <strong>in</strong> un ampio arco di settori economici, è<br />

<strong>in</strong>dividuata dal territorio sul quale deve <strong>in</strong>sistere 51 ».<br />

Come f<strong>in</strong>alità, i P.I.M. si propongono di:<br />

- sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese <strong>in</strong>dustriali e<br />

commerciali;<br />

- promuovere la crescita del settore terziario al f<strong>in</strong>e di creare nuove<br />

opportunità occupazionali;<br />

- <strong>in</strong>trodurre nuove tecnologie;<br />

- rafforzare il settore energetico, <strong>della</strong> comunicazione, <strong>della</strong> formazione e<br />

delle <strong>in</strong>frastrutture;<br />

- salvaguardare l’ambiente.<br />

- n. 1760 del 25 luglio 1978, “relativo a un’azione comune per il miglioramento delle<br />

<strong>in</strong>frastrutture <strong>in</strong> talune zone rurali”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 204 del 28 luglio 1978;<br />

- n. 269 del 6 febbraio 1979, “che istituisce un’azione comune forestale <strong>in</strong> alcune zone<br />

mediterranee <strong>della</strong> Comunità”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 38 del 14 febbraio 1979;<br />

- n. 270 del 6 febbraio 1979, “relativo allo sviluppo <strong>della</strong> divulgazione agricola <strong>in</strong> Italia”,<br />

<strong>in</strong> G.U.C.E. L. 38 del 14 febbraio 1979;<br />

- n. 458 del 18 febbraio 1980, “relativo alla ristrutturazione dei vigneti nel quadro di<br />

operazioni collettive”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 57 del 29 febbraio 1980. Cfr. nota n. 32 di VACCARI<br />

STEFANO, Politica comunitaria strutturale e <strong>programmazione</strong> nazionale – Obiettivi,<br />

procedure e strumenti, Edizioni SEAM Studio Editoriale A M S.r.l., aprile 99, pag. 49.<br />

51<br />

CECCHI C., CIANFERONI R., PACCIANI A., Economia e Politica dell’<strong>agricoltura</strong> e<br />

dell’ambiente, Padova, CEDAM, 1991, pag. 470.<br />

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