La programmazione in agricoltura nell'esperienza della Regione ...

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30.06.2013 Views

Tab. 4.5 – Misure del Reg. CEE 797/ 85 47 AIUTI AGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE Aiuti: per il miglioramento qualitativo e la riconversione della produzione in base alle esigenze di mercato; per l’adattamento dell’azienda, al fine di ridurre i costi di produzione, migliorare le condizioni di vita e di lavoro o realizzare risparmi di energia; per la tutela e il miglioramento dell’ambiente. Requisiti per ottenere gli aiuti: 1) L’imprenditore deve: esercitare a titolo principale l’attività agricola; avere una sufficiente capacità professionale; presentare un piano di mi glioramento aziendale; tenere una contabilità al meno semplificata per tutta la durata del piano. 2) Le aziende agricole devono: avere un reddito di lavoro per ULU inferiore al reddito medio lordo regionale dei lavoratori dipendenti extraagricoli; disporre un piano di miglioramento in cui l’obiettivo di reddito da lavoro non sia superiore al 120% di quello di riferimento determinato annualmente dalla Giunta regionale. AIUTI SPECIALI AI GIOVANI AGRICOLTORI Condizioni per accedere agli aiuti: Età inferiore ai 40 anni (compiuti); s’insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di agricoltori a titolo principale e con una sufficiente capacità professionale. Aiuto: 7.500 ECU (+ 25%) dell’aiuto se il piano di miglioramento viene presentato entro 5 anni dal primo insediamento). ALTRE MISURE A FAVORE DELLE AZIENDE AGRICOLE Contributi a titolo di incoraggiamento alla tenuta della contabilità; aiuti alle associazioni agricole per l’avviamento di centri di servizi interaziendali, di servizi di sostituzione e di attività di consulenza aziendale. MISURE A FAVORE DELL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA E DI TALUNE ZONE SVANTAGGIATE Indennità compensativa annua ; investimenti di carattere turistico o artigianale nell’azienda agricola; aiuti agli investimenti collettivi per l’utilizzazione dei pascoli. 47 Cfr. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 77/87. 83 (segue)

MISURE FORESTALI NELLE AZIENDE AGRICOLE Obiettivi: migliorare le superfici boscate; rimboschire superfici agricole abbandonate o scarsamente produttive. Beneficiari: in via prioritaria, le cooperative a titolo principale; imprenditori agricoli a titolo principale. FORMAZIONE PROFESSIONALE Corsi di formazione professionale; corsi o tirocini di formazione per preparare gli operatori agricoli sui miglioramenti qualitativi della produzione, sulla conoscenza di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e sullo sfruttamento della superficie forestale. AIUTI NELLE ZONE SENSIBILI DA UN PUNTO DI VISTA AMBIENTALE 48 Aiuti per introdurre o mantenere produzioni che sono compatibili con le esigenze di protezione ambientale e idonee ad assicurare un reddito agli agricoltori. 4.4 La programmazione integrata sul territorio Nei primi anni ’80, con l’allargamento della Comunità Economica Europea a Spagna e Portogallo si crea la necessità di tutelare quei Paesi membri (Grecia, regioni mediterranee dell’Italia e Francia) che con produzioni agricole simili vengono penalizzati economicamente da questo ingresso. In quest’ambito interviene il Regolamento Cee 2088/85 49 che introduce i Programmi integrati mediterranei (P.I.M.) 50 con lo scopo di 48 Per zone sensibili dal punto di vista ambientale «si intendono le zone che rivestono soprattutto un interesse riconosciuto dal punto di vista ecologico e del paesaggio», art. 19, 2° comma, Reg. Cee 797/85. 49 Regolamento Cee n. 2088 del 23 luglio 1985, “relativo ai Programmi integrati mediterranei”, in G.U.C.E. L. 197 del 27 luglio 1985. 50 Sempre per attenuare nelle regioni mediterranee della Comunità i riflessi economici previsti dal potenziale ingresso alla fine degli anni ’70 di Spagna, Portogallo e Grecia, si emana il Pacchetto “Mediterraneo”, che per l’Italia si compone dei seguenti Regolamenti Cee: - n. 1360 del 19 giugno 1978, “concernente le associazioni di produttori e le relative unioni”, in G.U.C.E. L. 166 del 23 giugno 1978; - n. 1362 del 19 giugno 1978, “che modifica il reg. (CEE) n. 355/77 relativo ad un’azione comune per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli”, in G.U.C.E. L. 166 del 23 giugno 1978. 84

MISURE FORESTALI NELLE AZIENDE AGRICOLE<br />

Obiettivi:<br />

migliorare le superfici boscate;<br />

rimboschire superfici agricole abbandonate o scarsamente produttive.<br />

Beneficiari:<br />

<strong>in</strong> via prioritaria, le cooperative a titolo pr<strong>in</strong>cipale;<br />

imprenditori agricoli a titolo pr<strong>in</strong>cipale.<br />

FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

Corsi di formazione professionale;<br />

corsi o tiroc<strong>in</strong>i di formazione per preparare gli operatori agricoli sui miglioramenti qualitativi <strong>della</strong> produzione,<br />

sulla conoscenza di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e sullo sfruttamento <strong>della</strong> superficie forestale.<br />

AIUTI NELLE ZONE SENSIBILI DA UN PUNTO DI VISTA AMBIENTALE 48<br />

Aiuti per <strong>in</strong>trodurre o mantenere produzioni che sono compatibili con le esigenze di protezione ambientale e<br />

idonee ad assicurare un reddito agli agricoltori.<br />

4.4 <strong>La</strong> <strong>programmazione</strong> <strong>in</strong>tegrata sul territorio<br />

Nei primi anni ’80, con l’allargamento <strong>della</strong> Comunità Economica<br />

Europea a Spagna e Portogallo si crea la necessità di tutelare quei Paesi<br />

membri (Grecia, regioni mediterranee dell’Italia e Francia) che con<br />

produzioni agricole simili vengono penalizzati economicamente da questo<br />

<strong>in</strong>gresso. In quest’ambito <strong>in</strong>terviene il Regolamento Cee 2088/85 49 che<br />

<strong>in</strong>troduce i Programmi <strong>in</strong>tegrati mediterranei (P.I.M.) 50 con lo scopo di<br />

48 Per zone sensibili dal punto di vista ambientale «si <strong>in</strong>tendono le zone che rivestono<br />

soprattutto un <strong>in</strong>teresse riconosciuto dal punto di vista ecologico e del paesaggio», art.<br />

19, 2° comma, Reg. Cee 797/85.<br />

49 Regolamento Cee n. 2088 del 23 luglio 1985, “relativo ai Programmi <strong>in</strong>tegrati<br />

mediterranei”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 197 del 27 luglio 1985.<br />

50 Sempre per attenuare nelle regioni mediterranee <strong>della</strong> Comunità i riflessi economici<br />

previsti dal potenziale <strong>in</strong>gresso alla f<strong>in</strong>e degli anni ’70 di Spagna, Portogallo e Grecia, si<br />

emana il Pacchetto “Mediterraneo”, che per l’Italia si compone dei seguenti Regolamenti<br />

Cee:<br />

- n. 1360 del 19 giugno 1978, “concernente le associazioni di produttori e le relative<br />

unioni”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 166 del 23 giugno 1978;<br />

- n. 1362 del 19 giugno 1978, “che modifica il reg. (CEE) n. 355/77 relativo ad un’azione<br />

comune per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione<br />

dei prodotti agricoli”, <strong>in</strong> G.U.C.E. L. 166 del 23 giugno 1978.<br />

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