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La programmazione in agricoltura nell'esperienza della Regione ...

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Schema 1.8 - Punti deboli dell’<strong>agricoltura</strong> marchigiana al 1967 66<br />

Strutture<br />

produttive<br />

aziendali<br />

- Dimensioni <strong>in</strong>sufficienti;<br />

- forme di conduzione <strong>in</strong>adeguate;<br />

- meccanizzazione carente o<br />

irrazionale;<br />

- ord<strong>in</strong>amento produttivo antiquato;<br />

- tecnica di coltivazione e di<br />

allevamento non aggiornata.<br />

Strutture produttive<br />

<strong>in</strong>teraziendali,<br />

generalmente carenti<br />

- Impianti di trasformazione<br />

e conservazione<br />

dei prodotti;<br />

- commercializzazione<br />

degli stessi;<br />

- uso di particolari macch<strong>in</strong>e<br />

specializzate.<br />

Si afferma di conseguenza la necessità di arg<strong>in</strong>are e risolvere quanto<br />

prima il problema “Marche-Agricoltura” e per farlo si propone, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con<br />

la legislazione vigente 67 , l’adozione di piani zonali. In proposito, numerosi<br />

studi e ricerche 68 si realizzano durante gli anni Sessanta nella <strong>Regione</strong>, fra<br />

cui quello <strong>in</strong>erente allo Studio pilota di piano zonale dell’Entroterra di<br />

Ancona 69 del prof. Giuseppe Orlando. Questo lavoro si pone come il<br />

precursore di tutti i successivi studi <strong>in</strong> materia 70 , fra i quali quello riferito<br />

all’alta valle del Chienti 71 che l’Ente di Sviluppo realizza <strong>in</strong> collaborazione<br />

66 Fonte dati: UNIONE REG.LE DELLE CAMERE DI COMM. IND. ATRIG. E AGR. DELLE<br />

MARCHE, Centro di Studi e di Ricerche Economico – Sociali, op. cit., pagg. 5-6.<br />

67 Art. 189 del Programma Economico Nazionale 1960-70 e art. 39 del Piano Verde n. 2.<br />

68 L’ISSEM è il primo ad eseguire ricerche e studi sulla <strong>programmazione</strong> regionale,<br />

sull’<strong>agricoltura</strong> <strong>in</strong> generale e sulle tematiche di sviluppo regionale. Seguono poi, il<br />

C.R.P.E.-Marche e l’Ente di sviluppo nelle Marche.<br />

69 ISSEM - ORLANDO G. (a cura di), Programmazione regionale dell’<strong>agricoltura</strong> – Studio<br />

pilota di piano zonale, Urb<strong>in</strong>o, Argalìa Editore, marzo, 1965.<br />

70 «E’ il caso dei piani zonali <strong>della</strong> “Valle del Potenza”, <strong>della</strong> zona “Tronto-Aso”, dell’area<br />

irrigua del consorzio di bonifica “Val del Foglia”, delle zone “Misa e Cesano” e “Conca di<br />

Fabriano”. Il più completo di quegli studi, che costituisce la conclusione dell’esperienza<br />

marchigiana dei piani zonali degli anni Sessanta, si riferisce all’alta valle del Chienti.»,<br />

BARTOLA A., SOTTE F., FIORITTO A., Programmazione <strong>in</strong> <strong>agricoltura</strong> e piani zonali – Un<br />

bilancio delle esperienze regionali, Bologna, Il Mul<strong>in</strong>o, 1983, pag. 155.<br />

71 Cfr. ENTE DI SVILUPPO NELLE MARCHE - ISSEM, Schema di piano zonale per l’alta<br />

valle del Chienti – rapporto riassuntivo, Ancona, SITA, 1971. Dall’<strong>in</strong>izio <strong>della</strong> sua attività<br />

f<strong>in</strong>o al 1972, l’Ente di Sviluppo conduce tre importanti studi. Il primo riguarda due<br />

proposte di piani zonali e precisamente per l’alta coll<strong>in</strong>a e montagna Pesarese e per l’alta<br />

valle del Chienti. Il seconda si rifà allo stato d’irrigazione nelle valli del Misa, dell’Es<strong>in</strong>o e<br />

dell’Aspio (<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Ancona), mentre l’ultimo sul fenomeno del part-time dovuto<br />

all’<strong>in</strong>tegrazione del reddito agricolo con quello di attività extra-agricole.<br />

24<br />

Strutture di carattere<br />

pubblico e<br />

prevalentemente tali<br />

- Infrastrutture di base<br />

(viabilità, acqua potabile<br />

ecc.);<br />

- istruzione di base;<br />

- istruzione professionale;<br />

- assistenza tecnica;<br />

- centri di commercializzazione<br />

alla produzione.

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