La programmazione in agricoltura nell'esperienza della Regione ...
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spetta, con l’aiuto dello Stato Membro, il compito di selezionare ulteriormente i piani sulla base di criteri generali (solvibilità, capacità amministrativa ed esperienza in materia, ecc...). Dai risultati ottenuti viene poi stipulato un contratto di sovvenzione globale fra Commissione e Stato Membro, i cui fondi vengono ripartiti fra i GAL rimasti. Le misure che possono essere finanziate dalla sovvenzione globale sono di tre ordini: - Misure per lo sviluppo rurale; - Misure per i GAL; - Misure per collegamenti a rete fra i GAL su scala comunitaria (transnazionale) 67 . Il Leader I nelle Marche copre il periodo 1991-93 e vede realizzati soltanto due progetti, quello dei “Colli Esini-San Vicino” ed il “5A - Nel segno della storia 68 ”. A questa iniziativa ne segue un’altra, il Leader II (1994-99), che coinvolge direttamente la Regione Marche nel processo di programmazione rurale locale. 5.4.2 Il Leader II Il Leader II 69 continua il percorso battuto dal precedente programma, promovendo sia azioni innovative in tutti i settori considerati che la diffusione delle esperienze condotte dagli operatori rurali in tutta la Comunità. Rispetto alla passata esperienza, coinvolge più protagonisti nello sviluppo delle aree rurali. Infatti, oltre ai GAL 70 , anche la Regione è chiamata a parteciparvi attraverso un Programma operativo. Al Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali (MiRAAF) rimane invece un ruolo di coordinamento a livello nazionale del programma. 67 Per approfondimenti sulle misure del Leader I: BAROCCI PATRIZIA, Il divulgatore informa – Progetto Leader, in Regione Marche Agricoltura, n. 3, marzo 1991, pag. 13 e ss. 68 Cfr. BAROCCI PATRIZIA, Due Progetti nelle Marche, in Regione Marche Agricoltura, n. 1, gennaio-febbraio 1994, pag. 13 e ss. 69 La Comunicazione della Commissione agli Stati Membri per il Leader II è la 94/C 180/12, in G.U.C.E. C 180/48 del 1° luglio 1994. 70 Il Leader II introduce la figura degli Operatori Collettivi (O.C.), ovvero di organismi pubblici e privati (camere di commercio, associazioni, ecc.) che realizzano Piani di azione locale tematici, ad esempio per la salvaguardia dell’ambiente, per la valorizzazione dei prodotti tipici, ecc. Tuttavia, la Regione Marche esclude questa categoria di beneficiari, in quanto le loro azioni sono direttamente ricomprese in quelle dei GAL. 119
La Regione Marche dà attuazione al Leader II 71 con D.A. n. 87/96 del Consiglio regionale 72 e individua come suo nucleo centrale la Misura B 73 , inerente ai programmi di innovazione rurale – Gruppi di sviluppo rurale, che si articola in sei sottomisure: 1. Assistenza tecnica allo sviluppo rurale; 2. Formazione professionale e aiuti all’assunzione; 3. Turismo rurale; 4. Piccole imprese, artigianato e servizi zonali; 5. Valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti agricoli, silvicoli e dalla pesca; 6. Tutela e miglioramento dell’ambiente e delle condizioni di vita; I beneficiari della suddetta misura sono i GAL, quali rappresentanti della popolazione rurale interessata, che elaborano i Piani di azione locale al fine di ottenere gli stanziamenti previsti per le misure di sviluppo rurale. LEADER I LEADER II Periodo 1991-1993 1994-1999 Tab. 5.14 – Il Leader I e II a confronto Tipo di finanziamento Sovvenzione globale Programma operativo 120 Organi di programmazione GAL Regione, GAL e/o OC. Programmi previsti Piano di azione locale (PAL) Programma operativo regionale e PAL. 71 La Commissione approva il Programma operativo integrato LEADER II - MARCHE con Decisione C(96) 1166/1 dell’8 maggio 1996 (Fonte: REGIONE MARCHE, Servizio Agricoltura). 72 Deliberazione amministrativa n. 87 del 17 settembre 1996 (CEE. Iniziativa leader II: collegamento fra le azioni di sviluppo rurale. Programma leader regionale. Approvazione del programma modificato a seguito delle richieste della Commissione CE), in B.U.R.- Marche n. 78 del 24 ottobre 1996. 73 Sono previste anche altre misure, come quella per la cooperazione transnazionale (Misura C), in cui l’obiettivo principale è quello di favorire il confronto e lo scambio di conoscenze tra aree rurali di almeno due Stati membri.
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<strong>La</strong> <strong>Regione</strong> Marche dà attuazione al Leader II 71 con D.A. n. 87/96 del<br />
Consiglio regionale 72 e <strong>in</strong>dividua come suo nucleo centrale la Misura B 73 ,<br />
<strong>in</strong>erente ai programmi di <strong>in</strong>novazione rurale – Gruppi di sviluppo rurale,<br />
che si articola <strong>in</strong> sei sottomisure:<br />
1. Assistenza tecnica allo sviluppo rurale;<br />
2. Formazione professionale e aiuti all’assunzione;<br />
3. Turismo rurale;<br />
4. Piccole imprese, artigianato e servizi zonali;<br />
5. Valorizzazione <strong>in</strong> loco e commercializzazione dei prodotti agricoli,<br />
silvicoli e dalla pesca;<br />
6. Tutela e miglioramento dell’ambiente e delle condizioni di vita;<br />
I beneficiari <strong>della</strong> suddetta misura sono i GAL, quali rappresentanti <strong>della</strong><br />
popolazione rurale <strong>in</strong>teressata, che elaborano i Piani di azione locale al<br />
f<strong>in</strong>e di ottenere gli stanziamenti previsti per le misure di sviluppo rurale.<br />
LEADER I<br />
LEADER II<br />
Periodo<br />
1991-1993<br />
1994-1999<br />
Tab. 5.14 – Il Leader I e II a confronto<br />
Tipo di<br />
f<strong>in</strong>anziamento<br />
Sovvenzione globale<br />
Programma operativo<br />
120<br />
Organi di<br />
<strong>programmazione</strong><br />
GAL<br />
<strong>Regione</strong>, GAL e/o<br />
OC.<br />
Programmi previsti<br />
Piano di azione locale<br />
(PAL)<br />
Programma operativo<br />
regionale e PAL.<br />
71 <strong>La</strong> Commissione approva il Programma operativo <strong>in</strong>tegrato LEADER II - MARCHE con<br />
Decisione C(96) 1166/1 dell’8 maggio 1996 (Fonte: REGIONE MARCHE, Servizio<br />
Agricoltura).<br />
72 Deliberazione amm<strong>in</strong>istrativa n. 87 del 17 settembre 1996 (CEE. Iniziativa leader II:<br />
collegamento fra le azioni di sviluppo rurale. Programma leader regionale. Approvazione<br />
del programma modificato a seguito delle richieste <strong>della</strong> Commissione CE), <strong>in</strong> B.U.R.-<br />
Marche n. 78 del 24 ottobre 1996.<br />
73 Sono previste anche altre misure, come quella per la cooperazione transnazionale<br />
(Misura C), <strong>in</strong> cui l’obiettivo pr<strong>in</strong>cipale è quello di favorire il confronto e lo scambio di<br />
conoscenze tra aree rurali di almeno due Stati membri.