Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...
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interessava, anche perché, comunque gli intervistati ripetevano quanto avevano detto, se si accorgevano che non facevo in tempo a scrivere. Inoltre sono state di aiuto anche le schede aziendali che permettevano di raccogliere in maniera sintetica alcune informazioni. Devo dire che l’esperienza è stata particolare, perché stare a contatto diretto con un fenomeno che si studia è indispensabile per comprenderlo a fondo, per capirne le problematiche e per coglierne tutti gli aspetti; sarebbe impossibile tentare di analizzare la realtà rurale marchigiana (così come qualsiasi altra), restando dietro ad una scrivania; ma è stato positivo anche perché toccare così da vicino tale realtà permette di capire quali sono i motivi che spingono ad entrarvi. Il lavoro diventa, inoltre, estremamente dinamico e quindi interessante, poiché ci sono continui riscontri e quindi conferme, o smentite, delle teorie con la realtà. Figura 3: Vista della campagna marchigiana presso Ripatransone 3.3. Note orizzontali a margine delle interviste Al termine di questa esperienza penso sia giusto tentare di fare un breve resoconto, che precede l’esposizione analitica delle interviste stesse, dalle quali sono emersi vari punti in comune, ma anche molti elementi di differenziazione e peculiarità, ad iniziare dalla storia delle famiglie e delle aziende e da questo punto di vista ognuna fa caso a sé. Alcune provengono dalla tradizionale attività di famiglia, che è sempre stata in agricoltura, per intere generazioni e sono state trasformate e rimodernate al momento in cui sono state ereditate dagli attuali proprietari. Altre sono nate dal 69
nulla, perché i proprietari venivano da altre zone e si sono trasferiti nelle Marche o, perché, pur essendo stati sempre qui, la famiglia era occupata in altri settori. Tutti gli attuali proprietari hanno però scelto la via della cosiddetta “new agriculture”, ossia della multifunzionalità, la quale, secondo la loro mentalità e le loro idee, rappresenta il futuro dell’agricoltura: hanno deciso, insomma di diventare veri e propri imprenditori agricoli, indirizzandosi verso un tipo di attività, svolta con tecniche e modalità in cui credono, piuttosto che verso un risultato economico immediato e comunque, alla fine le soddisfazioni ricavate hanno anche un risvolto monetario. 3.3.1. Le aziende Sono state intervistate in totale 16 aziende, cercando innanzitutto di individuare i casi più innovativi ed originali secondo i criteri di cui si è parlato sopra, inoltre si è cercato, con l’aiuto dei tecnici della COPAGRI Marche, di mettere insieme una casistica abbastanza differenziata in base al tipo di prodotto e/o servizio realizzati. Anche la localizzazione territoriale è stata uno dei fattori tenuti in considerazione, ma non gli è stata data un’importanza primaria, infatti, spesso le aziende sono vicine l’una all’altra, localizzate nello stesso territorio comunale, o in comuni vicini. Questo fenomeno, però può anche avere un altro significato, e cioè che quella è una zona nella quale si concentrano esperienze innovative, per questioni di mentalità acquisita da chi opera nel settore, o per la presenza di risorse naturali, o, ancora per un ambiente economico favorevole. L’indagine è iniziata dalla provincia di Ancona, nella quale sono stati individuati sette casi, che riguardano le produzioni più diverse: formaggi, vini, carni, piante officinali, ortaggi ed un agriturismo. Nella provincia di Pesaro sono state intervistate un’azienda florovivaistica, una agrituristica ed una di allevamento di bovini da carne. Nella provincia di Macerata vi sono due casi di allevamento: il primo di selvaggina da ripopolamento, il secondo di conigli. In provincia di Ascoli Piceno sono stati osservati quattro casi: il primo è un’azienda di prodotti da panificazione, gli altri tre sono agriturismi, creati in connessione con l’attività agricola svolta. Tutti i casi aziendali analizzati sono localizzati sulla cartina della regione che segue. La tabella 7 dà, invece, una visione d’insieme delle aziende, distinguendole, secondo la loro collocazione, tra montagna, collina e pianura: l’indicazione delle altitudini sono poste al fine principale di distinguere tra alta e bassa collina; l’altitudine indicata è quella media aziendale, ossia relativa a tutti i terreni di proprietà, o meno, riferibili all’azienda. 70
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Al termine di questa esperienza penso sia giusto tentare di fare un breve<br />
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