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Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

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A differenza dell’agricoltura tradizionale, la “civic agriculture” non è<br />

industrializzata e, per tale motivo, non punta alle più alte rese. Essa ha,<br />

piuttosto, lo scopo di creare una rete di produttori agricoli che servano un<br />

mercato locale, cosicchè i consumatori non debbano più essere costretti ad<br />

acquistare beni prodotti altrove, ma possano scegliere quelli della zona. In<br />

definitiva si cerca, in tale maniera, di “rilocalizzare” il sistema agricolo americano.<br />

Oltre a ciò la “civic agriculture” considera l’agricoltura come un aspetto<br />

preponderante, ma non totalizzante <strong>delle</strong> comunità rurali, che non si riducono<br />

alla sola produzione di “commodities”; gli agricoltori puntano più sulla qualità,<br />

che sulla quantità di prodotto, sull’utilizzo di processi ad elevato utilizzo di<br />

manodopera e di terra, più che di capitale, inoltre mirano a stabilire contatti<br />

diretti e di fiducia reciproca con i consumatori; la dimensione aziendale è<br />

mediamente ridotta rispetto alle aziende che producono per l’industria di<br />

trasformazione dei prodotti agricoli.<br />

Nell’ambito della “civic agriculture” si dà spazio, tra l’altro, alla nascita di<br />

forme di accordo e di cooperazione tra i produttori, nonché alla nascita di distretti<br />

agricoli per prodotti specifici.<br />

Dunque, anche negli Stati Uniti le numerose iniziative in corso fanno<br />

pensare che ci si sta muovendo verso un’agricoltura più orientata al<br />

consumatore, piuttosto che solamente al mercato. Non bisogna però dimenticare<br />

che tale transizione risulta tanto più difficile quanto più un sistema è ancorato<br />

alle leggi del mercato mondiale.<br />

2.13. Un modello agricolo da preservare e diffondere<br />

L’Unione Europea ha sempre più spesso ribadito, negli ultimi anni,<br />

l’importanza della preservazione del modello europeo di agricoltura,<br />

caratterizzato dalla promozione della multifunzionalità, da norme precise in<br />

termini di qualità e di sicurezza dei beni alimentari e, quindi, della salute umana,<br />

nonché da regole a favore della protezione dell’ambiente e della salvaguardia del<br />

paesaggio e dell’integrazione dell’agricoltura con il territorio, l’economia,<br />

l’ambiente e la società.<br />

Il modello agricolo europeo, configurato negli ultimi anni e risultato <strong>delle</strong><br />

più recenti riforme è, in sostanza, un sistema complesso che rispecchia ciò che<br />

l’agricoltura europea sarà nel prossimo futuro e che sta già avviandosi a<br />

diventare, e cioè:<br />

• un’agricoltura competitiva a livello mondiale, man mano più<br />

indipendente da aiuti e sostegni, che sono tra l’altro sempre meno<br />

tollerati a livello internazionale;<br />

• un’agricoltura sana e di qualità, che si basa sull’utilizzo di metodi di<br />

produzione rispettosi dell’ambiente, degli animali, del patrimonio<br />

naturale e della salute dell’uomo;<br />

• un’agricoltura multifunzionale, che non si concentra più soltanto<br />

sulla produzione di beni alimentari, ma diversifica il più possibile la<br />

gamma di attività e quindi i redditi degli agricoltori e svolge<br />

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