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Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

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<strong>delle</strong> misure di sostegno agli agricoltori e che alla riduzione <strong>delle</strong> spese di bilancio<br />

si è preferito dare una svolta alla politica agricola tradizionale, infatti la spesa<br />

necessaria non solo non è diminuita, ma è addirittura cresciuta.<br />

Quel che conta, però, non è tanto l’ammontare, quanto di trovarsi di fronte<br />

a spese sicure, quindi prevedibili e controllabili, obiettivo che non è stato<br />

pienamente raggiunto in nessuno dei due casi. In particolare nell’UE, dove le<br />

spese per l’agricoltura costituiscono la voce predominante in bilancio, si propende<br />

per un ammontare di spese sicuro, anche se maggiore, piuttosto che possibili,<br />

ma insicuri risparmi.<br />

Dall’altro lato entrambe le politiche non modificano i criteri di distribuzione<br />

dei sostegni, che continuano a privilegiare le grandi imprese, nonostante<br />

l’attuazione di alcune misure di disaccoppiamento.<br />

Infine bisogna riconoscere che entrambe le politiche rivolgono una più<br />

spiccata attenzione, anche in termini monetari, ai problemi ambientali e,<br />

soprattutto nel caso dell’UE, allo sviluppo rurale.<br />

Tuttavia tra il modello di agricoltura europeo e quello statunitense sono più<br />

le differenze che le similitudini: innanzitutto il secondo è tutto sommato<br />

conservatore, perché incentrato sul tentativo di riuscire a combinare il sostegno<br />

dei redditi con il controllo dell’offerta di mercato; da ciò deriva il suo forte<br />

orientamento al mercato, che rimane sempre a fare da sfondo a qualsiasi<br />

tentativo di riforma della politica agricola. Ciò finisce per far passare in secondo<br />

piano la necessità di tutelare i redditi degli agricoltori in termini di stabilità,<br />

misura che, invece, andrebbe attuata attraverso un’organizzazione dei mercati e<br />

con gli aiuti diretti.<br />

Il nuovo modello di agricoltura europeo, introdotto con la riforma Mac<br />

Sharry, e continuato con Agenda 2000, si distingue principalmente per il suo<br />

carattere multifunzionale, cioè per un tipo di agricoltura polivalente, per il ruolo<br />

che svolge nell’ambito dell’economia, del territorio e della società. Per questo<br />

motivo il Consiglio Europeo di Lussemburgo del 1997, ha affermato la necessità<br />

di preservarlo e svilupparlo in tutta Europa, oltre che nelle regioni in difficoltà.<br />

2.12.4. Esperienze di “agricoltura alternativa” negli USA<br />

Non mancano, anche negli Stati Uniti, tentativi, pur se recenti, di imboccare<br />

la strada dell’”alternative agriculture”. Sono nate, infatti numerose organizzazioni<br />

ed associazioni dirette a promuovere un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e la<br />

cura della salute umana, cercando di stimolare la popolazione a riscoprire il<br />

valore di un’alimentazione sana e naturale e ad avvicinarsi al mondo rurale; ciò<br />

soprattutto in conseguenza del fatto che negli USA, molto più che in Europa, la<br />

popolazione è fortemente concentrata nelle metropoli, quindi molto più lontana<br />

dalle campagne e non conosce affatto tale realtà.<br />

L’agricoltura ha i suoi vasti e sterminati spazi, totalmente al di fuori e<br />

profondamente distante dalla realtà cittadina e non è certo praticata in un’ottica<br />

multifunzionale, ma piuttosto ai fini di ottenere una produzione di “commodities”<br />

da smerciare su tutti i mercati mondiali. Ciò ha creato, come del resto anche in<br />

Europa, il problema dell’abuso <strong>delle</strong> sostanze chimiche, motivo per il quale sono<br />

state fondate anche organizzazioni atte a far apprezzare un’agricoltura che riduce<br />

il consumo di tali prodotti, ai fini della protezione dell’ambiente e della salute<br />

umana. Gli esempi più conosciuti a tale proposito sono diversi.<br />

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