Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

naturali, di produzione agroalimentare diversificata e di qualità, di riscoperta e
mantenimento di modi d’uso del suolo e di mestieri, ecc.
I territori protetti risultano più sensibili all’evolversi delle economie e dei
modi di produzione, innanzitutto per ragioni di tutela della biodiversità,
dell’ecocompatibilità e così via, ma anche perché in essi è ancora più sentito
l’obiettivo del mantenimento di un prefissato livello di qualità, allo scopo di
invertire la tendenza all’omogeneizzazione dei modelli di produzione e di
utilizzazione del territorio.
In effetti i parchi sono aree particolarmente fragili, anche perché l’azione
incontrollata dell’uomo e le tecniche agricole applicate in passato ne hanno
fortemente perturbato l’equilibrio, banalizzando il paesaggio, appiattendo le
diversità e cancellandone l’identità, date dal patrimonio naturale, sociale,
culturale, ecc., devitalizzando in tal modo il mondo rurale.
Tutte le zone protette, pur se diverse come collocazione, caratteristiche
fisiche, geografiche, geo-morfologiche, culturali, ecc., hanno in comune il fatto
che in ciascuna di esse si instaura uno stretto rapporto fra attività umana e
territorio. Ciò ha comportato una maggiore attenzione verso la preservazione
delle risorse naturali, la biodiversità, la diversificazione culturale e paesaggistica,
la produzione di qualità, grazie all’attuazione di sistemi economici originali e
diversificati.
All’origine del raggiungimento di questi obiettivi c’è la necessità di compiere
tutta una serie di azioni innovative, dirette a promuovere l’equilibrio tra
agricoltura ed ambiente, la qualità e la diversità di produzioni e mestieri, le
politiche di preservazione dell’ambiente, a valorizzare le risorse turistiche locali e
le caratteristiche storiche e culturali e, ultimo, ma non meno importante, la
multifunzionalità dell’agricoltura, nel senso di gestione dell’ambiente e dei territori
rurali, della produzione, dell’accoglienza del pubblico e così via.
In questo modo i parchi possono diventare dei centri di monitoraggio e di
diagnosi del territorio, permettendo di evidenziare le mancanze, i difetti, in
maniera che gli interventi possano essere il più possibile tempestivi.
Essi inoltre costituiscono territorio privilegiato per l’animazione, per
l’attuazione di progetti territoriali, per sviluppare forme di collaborazione e
partenariato con le organizzazioni agricole, il che è fondamentale per la “informazione”
degli agricoltori, in materia di diffusione di metodi di produzione
rispettosi dell’ambiente e di diversificazione delle loro attività. Questi luoghi si
rivelano fondamentali anche per l’attività didattica, rivolta a tutta la popolazione,
a cominciare dalle scuole, al fine di formare una generazione più attenta alle
questioni ambientali e alla salute umana; nonché per la promozione di forme di
turismo particolarmente rispettose della natura, come i cosiddetti “turismo rurale”
e “turismo verde”.
I parchi sono dunque un luogo interattivo, in cui, fra le altre attività, si
svolgono anche tutte quelle proprie dell’agricoltura multifunzionale, seguendo
però regole particolari, finalizzate alla conservazione dell’ambiente: essi
forniscono dunque prodotti e servizi che, per tale motivo, sono anche di
particolare pregio.
I parchi sono, in ultima analisi, un luogo in cui la multifunzionalità può
essere considerata ed applicata in tutte le sue versioni e sfaccettature. Su questi
territori la natura segue il suo ciclo vitale naturale, in quanto gli interventi
dell’uomo non interferiscono nel suo processo di rigenerazione, anzi, al contrario,
ogni attività è svolta nell’ottica del mantenimento dell’equilibrio ambientale e
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