Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...
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CAPITOLO 2 VERSO UNA NUOVA AGRICOLTURA 2.1. Ridefinizione di un mestiere La realizzazione di prodotti agricoli tradizionali non garantisce più, oggi, un reddito soddisfacente alle piccole imprese agricole; dunque esse hanno due possibilità: ampliare le dimensioni aziendali, così da raggiungere le condizioni minime di efficienza tecnico – economica, che le rende potenzialmente competitive sul mercato, oppure trovare occasioni di reddito alternative ed integrative, producendo anche servizi spesso connessi con le caratteristiche del territorio su cui operano 16 . L’agricoltore di oggi, diverso da quello tradizionale, è chiamato, quindi, ad esercitare altre funzioni ed altri servizi, tanto che non si può più parlare solo di agricoltore, ma è più corretto definirlo imprenditore agricolo, o agricoltore professionale, o agricoltore multifunzionale. La multifunzionalità si riconduce al fatto che oggi in agricoltura non basta più soltanto la produzione di “commodities”, ma si pretende la sua versatilità. Con ciò s’intendono la realizzazione e l’offerta di prodotti e servizi, che siano legati alla produzione di beni alimentari, e quindi una serie di attività da svolgersi all’interno dell’impresa agricola e che contribuiscono allo sviluppo della stessa. Quella dell’agricoltore moderno diventa insomma una vera e propria attività professionale, un mestiere complesso che comprende molteplici aspetti, al fine di soddisfare i bisogni e le richieste dei consumatori, che si traducono sempre di più nella ricerca della qualità dei prodotti, nella sicurezza alimentare in senso qualitativo, nella richiesta di servizi al mondo rurale, che vanno dalla riproposizione di tradizioni e valori antichi, allo svago e relax, al reinserimento nella società di persone socialmente emarginate e persone con handicap fisici e/o mentali. C’è bisogno quindi di ridefinire il mestiere di agricoltore: l’attività che egli è oggi chiamato a svolgere è complessa ed articolata, perché si sviluppa in molteplici direzioni, che si affiancano alla produzione di “commodities”: l’imprenditore agricolo multifunzionale è chiamato innanzitutto a rinnovare ed ammodernare le sue funzioni tradizionali, come la stessa produzione alimentare, attraverso la realizzazione di prodotti di qualità; la trasformazione agroalimentare e la commercializzazione, tramite la ricerca e la messa a punto di nuove forme di vendita, anche alla luce delle odierne necessità di associazione, cooperazione ed integrazione dell’agricoltura; inoltre ha l’opportunità di svolgere funzioni nuove, come la realizzazione di prodotti dell’artigianato tipico; può offrire anche servizi legati al turismo, svago, intrattenimento, ristorazione, sport e tempo libero in genere: tutte le nuove esigenze, cioè, che la società richiede. 16 È forse opportuno chiarire che nessun agricoltore è costretto a cambiare direzione, o modo di produzione, o altro, ma, vista la continua tendenza degli aiuti a diminuire, chi continuerà ad esercitare un’attività agricola tradizionale, avrà minori possibilità di essere sovvenzionato. 23
Ma egli può ricoprire anche ulteriori ruoli: tutelare e valorizzare l’ambiente, essere manutentore del paesaggio e del territorio; servizi che egli svolgeva tradizionalmente e di cui oggi è stata rivalutata l’importanza. Infine gli sono richiesti servizi educativi e culturali, oltre che di riabilitazione, cura del disagio, dell’handicap, della devianza e di altri fenomeni come la tossicodipendenza e la delinquenza minorile e quindi servizi sanitari; nessuno di questi servizi è, però, remunerato dal mercato. Non è raro vedere, relativamente ai servizi educativi e culturali, ad esempio negli agriturismi, o nei borghi rurali delle nostre campagne, la rappresentazione di scene di vita contadina e rurale del luogo, attraverso canti, balli e musiche, proposti nel dialetto della zona, che sono in grado di ricreare un clima ed un’atmosfera familiari e di riportare alla luce una cultura e determinati valori. Educazione e cultura, però, significano anche far conoscere, ad un numero di persone più vasto possibile, la realtà e la cultura rurali, trasmettendo e cercando di far percepire loro questi valori così importanti, creando dei punti di contatto con le persone che solitamente vivono al di fuori della realtà rurale. Esempi, in questo senso, sono le visite alle aziende rurali e le esperienze di lavoro e vita contadina proposte dalle stesse aziende agricole ai ragazzi delle scuole e anche agli abitanti delle zone urbane che vanno, nel tempo libero, a rifocillarsi in campagna. L’importanza dei servizi riabilitativi e terapeutici sta negli effetti benefici che l’agricoltura produce sulle condizioni di salute di persone con problemi a livello sia fisico, sia mentale, cioè nei vantaggi comportati dalla vita all’aria aperta, da un ambiente sano, lontano dal caos e dall’inquinamento, dal contatto con la natura e con gli animali, dalla tranquillità, dalla possibilità di nutrirsi con cibi sani e freschi, ecc. L’agricoltura offre anche la possibilità di curare queste persone e poi di reinserirle nella società, attraverso il lavoro nelle campagne, che dà loro l’opportunità di entrare in contatto e con persone, fatti, eventi e problemi e, quindi, di cimentarsi con questa realtà. Si profila, dunque, un modo diverso di svolgere il mestiere di agricoltore, esso diventa, infatti, un mestiere di sintesi , per cui l’agricoltore di domani non sarà più solo un imprenditore, o solo un coltivatore, o solo un tecnico, o solo un animatore, ma probabilmente tutto questo insieme. Nel seguito del capitolo l’intento è quello di illustrare il concetto della multifunzionalità attraverso un’esposizione analitica di tutte le sue sfaccettature: si considera quindi tale concetto come un elemento complesso, costituito cioè da più elementi semplici, che ne determinano, però, al contempo anche la sua esistenza. Tali elementi sono dunque, in questo contesto, sia le cause determinanti, sia i fattori costitutivi della multifunzionalità, o, se si vuole, costituiscono punti di vista differenti della stessa. 2.2. La multisettorialità L’apertura del mondo rurale agli altri settori dell’economia, l’interagire del settore agricolo con le realtà industriale e dei servizi, ne definiscono il suo nuovo ruolo nella società e gli attribuiscono funzioni diverse dal passato: ruolo e funzioni che non sono più quelli dell’isolamento e dell’emarginazione, della 24
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Ma egli può ricoprire anche ulteriori ruoli: tutelare e valorizzare l’ambiente,<br />
essere manutentore del paesaggio e del territorio; servizi che egli svolgeva<br />
tradizionalmente e di cui oggi è stata rivalutata l’importanza.<br />
Infine gli sono richiesti servizi educativi e culturali, oltre che di<br />
riabilitazione, cura del disagio, dell’handicap, della devianza e di altri fenomeni<br />
come la tossicodipendenza e la delinquenza minorile e quindi servizi sanitari;<br />
nessuno di questi servizi è, però, remunerato dal mercato.<br />
Non è raro vedere, relativamente ai servizi educativi e culturali, ad esempio<br />
negli agriturismi, o nei borghi rurali <strong>delle</strong> nostre campagne, la rappresentazione<br />
di scene di vita contadina e rurale del luogo, attraverso canti, balli e musiche,<br />
proposti nel dialetto della zona, che sono in grado di ricreare un clima ed<br />
un’atmosfera familiari e di riportare alla luce una cultura e determinati valori.<br />
Educazione e cultura, però, significano anche far conoscere, ad un numero<br />
di persone più vasto possibile, la realtà e la cultura rurali, trasmettendo e<br />
cercando di far percepire loro questi valori così importanti, creando dei punti di<br />
contatto con le persone che solitamente vivono al di fuori della realtà rurale.<br />
Esempi, in questo senso, sono le visite alle aziende rurali e le esperienze di<br />
lavoro e vita contadina proposte dalle stesse aziende agricole ai ragazzi <strong>delle</strong><br />
scuole e anche agli abitanti <strong>delle</strong> zone urbane che vanno, nel tempo libero, a<br />
rifocillarsi in campagna.<br />
L’importanza dei servizi riabilitativi e terapeutici sta negli effetti benefici che<br />
l’agricoltura produce sulle condizioni di salute di persone con problemi a livello sia<br />
fisico, sia mentale, cioè nei vantaggi comportati dalla vita all’aria aperta, da un<br />
ambiente sano, lontano dal caos e dall’inquinamento, dal contatto con la natura e<br />
con gli animali, dalla tranquillità, dalla possibilità di nutrirsi con cibi sani e freschi,<br />
ecc.<br />
L’agricoltura offre anche la possibilità di curare queste persone e poi di<br />
reinserirle nella società, attraverso il lavoro nelle campagne, che dà loro<br />
l’opportunità di entrare in contatto e con persone, fatti, eventi e problemi e,<br />
quindi, di cimentarsi con questa realtà.<br />
Si profila, dunque, un modo diverso di svolgere il mestiere di agricoltore,<br />
esso diventa, infatti, un mestiere di sintesi , per cui l’agricoltore di domani non<br />
sarà più solo un imprenditore, o solo un coltivatore, o solo un tecnico, o solo un<br />
animatore, ma probabilmente tutto questo insieme.<br />
Nel seguito del capitolo l’intento è quello di illustrare il concetto della<br />
multifunzionalità attraverso un’esposizione analitica di tutte le sue sfaccettature:<br />
si considera quindi tale concetto come un elemento complesso, costituito cioè da<br />
più elementi semplici, che ne determinano, però, al contempo anche la sua<br />
esistenza. Tali elementi sono dunque, in questo contesto, sia le cause<br />
determinanti, sia i fattori costitutivi della multifunzionalità, o, se si vuole,<br />
costituiscono punti di vista differenti della stessa.<br />
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L’apertura del mondo rurale agli altri settori dell’economia, l’interagire del<br />
settore agricolo con le realtà industriale e dei servizi, ne definiscono il suo nuovo<br />
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