Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

anche per la riduzione del grado di isolamento delle aziende agricole, i cui
conduttori sono più aperti verso l’esterno, più ricettivi verso le informazioni e più
disposti alla collaborazione.
Un elemento di novità che va rilevato è, infatti, proprio il forte spirito di
cooperazione tra le aziende innovative e delle stesse con gli altri settori,
soprattutto quello dei servizi; inoltre, il fatto che l’agricoltura dia ascolto al
mercato, semplifica e facilita la coordinazione di domanda ed offerta, cosicché le
esigenze e le richieste dei consumatori possono essere soddisfatte al meglio.
La collaborazione tra agricoltori attribuisce, inoltre, un maggiore grado di
flessibilità alle aziende e all’intero settore, innanzitutto per il fatto che le
esperienze sono portate alla conoscenza di tutti: il confronto offre maggiori
opportunità di ripetibilità delle stesse, nonché di miglioramento e consolidamento
delle aziende già funzionanti.
I casi analizzati, così come tutte le aziende innovative in agricoltura,
dunque, sono di rilevante interesse soprattutto se si considera il fatto che il
percorso verso l’introduzione di innovazioni non è privo di difficoltà: iniziare
un’attività nuova e diversa, farsi conoscere, vincere l’iniziale diffidenza del
mercato, acquisire credibilità e fiducia all’esterno sui prodotti e/o servizi offerti,
nonché sui metodi di produzione, di trasformazione utilizzati e, non ultimo,
trovare aiuti, anche finanziari, all’esterno, che consentano un avvio deciso
dell’attività non sono operazioni facili e, oltretutto, richiedono consistenti
investimenti in tempo, risorse umane e risorse finanziarie.
Multifunzionalità dell’agricoltura, però, non significa solo introdurre
un’innovazione, sia essa di prodotto, di processo, di filiera, ecc.: il concetto è più
ampio e si può affermare che l’introduzione di innovazioni costituisce un tassello
del mosaico della multifunzionalità o, sotto altri punti di vista, una sua
conseguenza. Ciò per dire che un’agricoltura multifunzionale è caratterizzata
anche da altri fattori, primo tra tutti la diversificazione, ossia la realizzazione,
accanto alla produzione principale d’impresa, di altri prodotti e/o servizi, che non
sempre sono altri beni alimentari, ma anche non alimentari, beni immateriali, o
beni e servizi non commerciali, cioè non remunerati dal mercato.
Ciò comporta una diversificazione dei redditi aziendali ed anche una
maggiore regolarità delle entrate, data dal fatto che i periodi di crisi di un’attività
possono essere coperti dal favore di cui gode l’altra.
L’azienda agricola che, in seguito alla diversificazione, non riuscendo a far
fronte a tutte le operazioni, si rivolge al settore terziario e, quindi, permette
un’integrazione tra settori economici, attraverso il contoterzismo, è anch’essa
multifunzionale e lo è anche l’azienda il cui conduttore, o la cui famiglia, integra e
quindi diversifica, il proprio reddito agricolo con altri redditi provenienti dallo
svolgimento di attività negli altri settori dell’economia.
Multifunzionalità vuol dire anche pratica di un’agricoltura che rispetta le
norme ambientali, che si adopera per la cura del paesaggio e del territorio, che
ne rispetta i tempi di rigenerazione delle risorse: un’agricoltura, cioè, sostenibile,
nella quale, tra l’altro, quattro forme di capitale, umano, naturale, sociale ed
artificiale, che ne denotano la struttura, siano perfettamente bilanciati per un
equilibrio del sistema stesso.
L’agricoltore multifunzionale è, in definitiva, colui che si spinge oltre lo
svolgimento di un’attività agricola tradizionale di esclusiva produzione di beni
alimentari e svolge un’attività complessa ed articolata.
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