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Diversifarm Idee imprenditoriali innovative nell'agricoltura delle ...

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Territorio significa anche ambiente e quindi conservazione, utilizzo di<br />

metodi produttivi compatibili, oltre che turismo e tutta la serie di attività che<br />

contribuiscono a sviluppare le potenzialità della campagna.<br />

1.2.3. L’economia<br />

Riguarda la redditività e quindi il contributo del mondo rurale al PIL;<br />

l’occupazione, o il livello di disoccupazione nel mondo rurale, l’andamento nel<br />

tempo del livello di occupazione, la possibilità di lavorare part-time nel settore<br />

agricolo; la dimensione fondiaria, da cui dipende il valore aggiunto che il settore<br />

è in grado di dare all’economia.<br />

1.2.4. Sviluppo agricolo e sviluppo rurale<br />

E’ facile adesso intuire, in quanto discorso consequenziale, che con sviluppo<br />

agricolo si fa riferimento al potenziamento, all’incremento, all’espansione del<br />

settore primario dell’economia, nel senso della mera produzione alimentare;<br />

sviluppo rurale è invece lo sviluppo integrato del territorio non urbano,<br />

nell’intento di creare una continuità che elimini il divario storico tra città e<br />

campagna, ma innanzitutto di migliorare la qualità della vita di tutti in generale e<br />

di offrire alla popolazione una serie di beni e servizi che vanno oltre la sola<br />

produzione di derrate.<br />

Più precisamente lo sviluppo rurale, al pari di area rurale, si compone di tre<br />

aspetti: uno economico, che riguarda la distribuzione dei redditi tra la<br />

popolazione; uno sociale, che attiene alle condizioni di vita della popolazione ed<br />

uno territoriale, che ha a che fare con il miglioramento della qualità dell’ambiente<br />

e con le diverse possibilità di utilizzo <strong>delle</strong> aree rurali.<br />

E’ quindi ovvio che una politica di sviluppo rurale comprenderà non solo la<br />

politica agricola, ma anche quella ambientale, del territorio, sociale e così via.<br />

In passato nel nostro Paese il concetto di rurale coincideva con quello di<br />

agricolo, infatti negli anni ’50 si parlava solo di politiche agricole, e fino ai primi<br />

anni ’90 rurale era fondamentalmente inteso come il settore primario<br />

dell’economia.<br />

Fuori dai confini italiani invece il concetto di rurale è tradizionalmente molto<br />

più ampio, infatti è inteso come uno spazio non confinato al solo primo settore, o<br />

come un territorio in cui non sono presenti forti agglomerazioni urbane.<br />

Nei Paesi in via di sviluppo inoltre, “rurale” e “sviluppo rurale”, sono<br />

sinonimi di “agricolo” e di “sviluppo agricolo”; mentre nei Paesi sviluppati<br />

l’agricoltura è ormai solo un’attività produttiva e “rurale” assume il significato più<br />

ampio di cui si è appena parlato.<br />

1.3. Agenda 2000: l’occasione per una nuova riforma<br />

L’esigenza di una nuova riforma alla politica agricola fu confermata<br />

nell’ambito della Conferenza Europea sullo sviluppo rurale tenutasi a Cork nel<br />

novembre 1996, in occasione della quale si concluse che era necessario spronare<br />

l’UE ad assumere un ruolo attivo per dare un nuovo avvio alle politiche di<br />

sviluppo rurale.<br />

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