PAMELA DE LORENZI PAMELA DE LORENZI

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vestiti da sera quasi non si distinguono da quelli da giorno se non per il tessuto con cui sono confezionati. Lo sport e la discoteca sono le grandi manie del tempo libero e della sera e riescono anche a influenzare la moda che in queste occasioni presenta colori sgargianti e capi attillati; compaiono tute e body elasticizzati, calzamaglie e felpe con maniche a raglan, trionfano lamè, lustrini e a volte anche tacchi a spillo (vedi foto a sinistra). Le donne, oltre ai jeans, continuano a portare anche le gonne che, dopo i livelli cortissimi raggiunti all’inizio del decennio, ricominciano ad allungarsi raggiungendo la lunghezza “midi” e addirittura “maxi”. La gonna poteva essere svasata, a ruota o arricciata, in fantasia floreale o patchwork, con spacchi, balze, rifiniture e applicazioni in pizzo (vedi foto a destra). Il tailleur-pantalone diviene un capo ampiamente usato anche dalle donne, ma i pantaloni più di moda sono quelli aderenti ai fianchi con gamba molto svasata, spesso con risvolto, che conferivano un aspetto snello e giovanile. Fanno furore tra le ragazze anche gli “hot pants”, cioè shorts corti aderentissimi che lasciano scoperte le gambe avvolte in alti stivali. La tendenza della moda giovanile è quella di vestire una mescolanza di stili in totale libertà, ispirandosi a civiltà, culture e mestieri diversi. L’abbinare capi differenti tra loro è detto “stile cipolla”. Molto in uso negli anni ’70 sono i tessuti “double” in lana o cotone e, rivalutata in questo periodo, è anche la pelle. Il trucco sottolinea gli occhi ed i capelli ritornano femminili. Le calzature sostituiscono i tacchi robusti e la punta bombata con suole più alte che si trasformeranno poi nei famosi “zatteroni”. Negli anni ’70 i look sono talmente vari ed eccentrici che sembra arrivato il momento di abbandonarsi ad ogni tipo di esagerazione, per non pensare più all’incertezza che dilaga in una società in cui i valori morali, sociali, intellettuali e di costume non sono più fissi e forti, ma vacillano.
BARBIE E L’ARTE Barbie è stata protagonista di più di una “interpretazione artistica”. I suoi abiti, infatti, sono stati ispirati, ad esempio, a opere di artisti del calibro di Renoir o Van Gogh; di quest’ ultimo, indossa una sontuosa creazione che richiama i famosi girasoli. “Barbie Sunflower” e “Barbie Water Lily” Tuttavia, sontuosità e ricercatezza non sono gli unici aggettivi che si possono riferire agli abiti di Barbie; un’altra qualità potrebbe essere l’essenzialità.
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