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specimen - Palumbo Editore

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52<br />

– Non capisco cosa ci trovi in quei tipi – brontolò Rex, un po’ seccato. – Sono dei nanerottoli.<br />

Masticano tutto il giorno. Hanno una testa minuscola. E hanno la carne dura e piena<br />

di spine.<br />

– Sono bravi ragazzi – disse Tyra – mica vorrai farmi una scenata di gelosia…<br />

Cominciarono a scalare la parete del cratere. Non era molto ripida, ma il loro peso faceva<br />

franare il terreno. Rex spinse Tyra da dietro col muso. Lei finse di arrabbiarsi. Infine arrivarono<br />

in cima. Dall’interno del cratere salivano colonne di fumo e un odore acre. L’aria era grigia<br />

e rovente.<br />

– Mi piace venire qui, ma ho anche paura – disse Tyra. – Mio nonno mi raccontava sempre<br />

che quando la Grande Pietra Volante aprì questo buco, molti di noi morirono.<br />

– Anche mio nonno me lo raccontava – disse Rex avvicinandosi – e poi mi diede un consiglio<br />

prezioso.<br />

– E quale? – chiese Tyra, appoggiandosi a lui.<br />

– Disse: vedi piccolo Rex, un giorno una Pietra più grande delle altre cadrà dal cielo su<br />

questa valle, e farà un cratere enorme dalle montagne fino ai laghi. Il cielo diventerà ardente<br />

come il giorno della Grande Pietra. E allora, sai che consiglio mi diede il nonno?<br />

– Sono proprio curiosa – cinguettò Tyra.<br />

– Mi disse: Rex, se un giorno ti trovi solo con una bella piccola, e ti vien voglia di baciarla,<br />

non esitare perché da un momento all’altro può cadere la Grande Pietra.<br />

– E se lei non vuole? – rise Tyra.<br />

– Dille: pensa che sfortuna, piccola, se la Grande Pietra cadesse proprio adesso non<br />

sapresti mai cos’è un bacio.<br />

– Chi ti dice che non lo sappia?<br />

Una luce gialla illuminò il cielo. Rex la indicò con un sorriso.<br />

– Vedi, è un segnale. Vuoi perdere questa occasione?<br />

– Credo di no – disse lei. Ci volle un po’ di tempo, perché un bacio tra due tirannosauri<br />

non è cosa da poco. Ma quando ebbero sistemato le zanne, e le bocche si unirono, sembrò<br />

loro che la terra tremasse, e un vento caldo li sollevasse da terra.<br />

– Accidenti che bacio – pensò lui, guardando la sabbia che mulinava e le crepe che si<br />

aprivano nel terreno.<br />

– Oh Rex – sospirò lei, continuando a baciarlo. Anche se avessero voluto smettere non<br />

avrebbero potuto, perché si erano incastrati proprio per bene. Così, bocca nella bocca, gli<br />

occhi chiusi, non videro il grande globo giallo che si ingrandiva lassù in cielo. Sentirono il<br />

rumore di mille zampe che correvano, e di rocce che si spaccavano, ma non gli importava<br />

molto di cosa stava succedendo.<br />

Quando si è giovani, si ha tutta la vita davanti.<br />

(da Stefano Benni, L’ultima lacrima, Feltrinelli, Milano 1994)<br />

1 tirannosauro: un animale preistorico<br />

vissuto circa 70 milioni di<br />

anni fa nell’America settentrionale.<br />

I tirannosauri erano dinosauri bipedi<br />

carnivori. Gli animali più grandi<br />

potevano raggiungere 13 metri di<br />

lunghezza.<br />

2 tops: vedi nota 3.<br />

3 triceratops: un dinosauro quadrupede,<br />

erbivoro, vissuto nel Nord<br />

dell’America. Il suo aspetto da rinoceronte<br />

preistorico lo ha reso<br />

molto popolare. È spesso raffigurato<br />

nei libri per ragazzi, quasi sempre<br />

in lotta con il tirannosauro, suo<br />

mortale nemico. Questi due dinosauri<br />

sono stati tra gli ultimi ad apparire<br />

sulla terra.<br />

4 bradosauri: sta per bradisauro:<br />

rettile fossile, lungo circa 3 metri,<br />

con corpo tozzo e zampe grosse.<br />

5 bronto: abbreviazione per brontosauro.<br />

Era un dinosauro quadrupede,<br />

erbivoro. Era gigantesco: fino<br />

a 24 metri di lunghezza.<br />

6 pterodattilo: era un rettile volante<br />

e il suo nome significa ‘dito<br />

alato’ poichè il quarto dito delle<br />

zampe anteriore era lunghissimo e<br />

serviva a reggere tutta l’ala.<br />

7 stegosauri: lo stegosauro è uno<br />

dei dinosauri più conosciuti: erbivoro,<br />

lungo 8-9 metri, aveva la<br />

schiena munita di una lunga serie<br />

di piastre. Viveva, come gli altri,<br />

nell’America settentrionale.

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