specimen - Palumbo Editore

milioni di uomini: lo abbiamo visto nelle unità precedenti. Ma è anche il secolo in cui la poesia
cambia. Il mutamento non avviene in modo repentino, ma sembra irreversibile.
La poesia è ormai priva dell’alone di sacralità da cui era stata illuminata per secoli, assediata
com’è da altre realtà più concrete: il mondo delle merci, delle banche, dei consumi. La veloce
e progressiva trasformazione della società nel corso del secolo porta con sé inevitabilmente
anche uno spostamento di valori, e la poesia sembra ridotta ad una sempre maggiore marginalità.
Chiave di lettura della modernità diviene la “metamorfosi” di luoghi e oggetti, come
le «cose di pessimo gusto» di Guido Gozzano, le generiche «cose» di Jorge Luis Borges, La
Specchiera del romano Mario Marè.
Se la poesia riesce a cantare i luoghi del nostro tempo, lo fa in modo sommesso, senza partecipazione
d’affetto, perché sono luoghi privi di fascino, dove l’uomo, confuso in una massa
anonima, è sempre più solo, come a un capolinea di un tram, in una poesia di Giorgio Caproni.
Dal margine dei luoghi anonimi e degli oggetti minimi, la poesia continua a esprimere la sua
forza: è la forza di ciò che non è assoggettato alle leggi dell’economia e della produttività che
travolgono ogni cosa.
Teatro
I tre moduli sul teatro, uno d’apertura, uno sulla tragedia nel tempo e uno sulla commedia
nel tempo, sono strutturati in maniera che il teatro emerga nella sua complessità: testo
scritto e rappresentazione scenica.
Modulo 6
Nel mondo del teatro
Il Modulo 6 del teatro si apre con un test d’ingresso sulle competenze in narrativa. La prima
parte del volume, pur nel frequente ritorno del filo del racconto, è dedicata alla poesia. Il
teatro è invece da ricollegare piuttosto al genere narrativo, in quanto i legami tra narrativa e
teatro sono decisamente più forti rispetto a quelli tra poesia e teatro. Nello stesso tempo il
racconto proposto come Test d’ingresso dà l’occasione di far cogliere con immediatezza la
peculiarità del teatro rispetto alla narrativa. L’autore del racconto scelto come test è Achille
Campanile: lo stesso autore introduce per primo l’allievo nell’affascinante mondo del teatro.
Il modulo ha come principale obiettivo l’acquisizione di competenze che permettono agli
studenti di divenire lettori e spettatori motivati e consapevoli di teatro.
Mentre il Modulo 7 è dedicato specificamente al genere tragedia nel tempo e il Modulo 8 al
genere commedia, il primo modulo li presenta entrambi attraverso le opere di grandi maestri:
Luigi Pirandello che sottotitola il suo Enrico IV “tragedia in tre atti”, perché, come le grandi
tragedie dell’antichità rispetta le unità di tempo, di luogo e di azione, e Carlo Goldoni che con
la sua “riforma” è stato capace di riportare il teatro italiano al livello del grande teatro europeo.
Come nel volume di Narrativa, anche i moduli sul teatro contengono ciascuno la scheda di
un film, tutti incentrati sull’intreccio tra cinema e teatro.
A conclusione dei moduli sul teatro, i consigli per leggere, nella convinzione che il vero teatro
sia quello che si realizza sul palcoscenico, non prevedono testi teatrali, ma testi narrativi di
piacevole lettura su cui si danno consigli per una trasposizione teatrale, con l’obiettivo di favorire
fantasia, creatività e sviluppo di competenze. In questo modulo, collegato al romanzo
di Gianni Rodari, C’era due volte il barone Lamberto, forse il maestro più grande di fantasia
e creatività, viene, nell’on line 42 riportato la rielaborazione operata all’interno di un laboratorio
di scrittura scolastico. Il copione realizzato potrebbe essere utilizzato per una messa in scena
da un laboratorio teatrale scolastico, come di fatto è già stato sperimentato con successo.
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