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34<br />

di oggi divengono materia del canto poetico. La terza unità chiude i moduli sulla poesia con<br />

una serie di liriche che testimoniano il modo con cui i poeti italiani rappresentano, paradossalmente,<br />

l’assenza della poesia nei luoghi anonimi del nostro tempo.<br />

Il primo obiettivo del modulo è l’incontro con le forme e i contenuti della poesia moderna<br />

e contemporanea, specialmente in relazione alla storia e ai temi del Novecento.<br />

Altro obiettivo specifico del modulo è riconoscere come siano mutate le forme della poesia<br />

da quando essa è costretta alla marginalità in un mondo che esclude il paesaggio, mentre<br />

privilegia i valori – o i disvalori – della velocità e del mercato: il mondo rappresentato nell’Ottocento<br />

dalle locomotive sbuffanti e adesso dalle stazioni della metropolitana.<br />

Unità di apprendimento 1<br />

La città e il paesaggio nella modernità<br />

L’Ottocento è stato un secolo di cambiamenti enormi: nell’arco di pochi decenni i progressi<br />

della tecnica e il moltiplicarsi delle industrie cambiarono il volto dell’Europa, sia in campo sociale<br />

sia urbanistico. Furono soprattutto le grandi città a trasformarsi: le strette e contorte<br />

stradine dei centri medievali non potevano reggere alla pressione della modernità che si materializzava<br />

nei treni, nelle stazioni, nelle officine sempre più invadenti, e dovettero far posto<br />

ai nuovi viali ampi e diritti, dove le carrozze dei borghesi viaggiavano in ogni direzione, a stretto<br />

contatto con una folla che diveniva sempre più numerosa ed anonima.<br />

L’unità si apre con due poesie: una di Baudelaire che si intitola Paesaggio, dove tetti e ciminiere<br />

di Parigi si accampano come fossero alberi o prati, e una di Pascoli, La via ferrata, dove al<br />

contrario, i segni della modernità sono assorbiti dalla campagna. È ancora la campagna, ma<br />

quella di oggi, a far da sfondo a I bu di Tonino Guerra, una disincantata poesia di un notissimo<br />

poeta dialettale romagnolo.<br />

Nell’on line 32 si può inoltre seguire un percorso sul tema della città e della strada come<br />

metafora della vita, dall’ampiezza sconfinata dell’America del grande poeta Walt Whitman,<br />

alle città e strade filtrate dallo sguardo di autori italiani: i poeti Camillo Sbarbaro e Virgilio<br />

Giotti, grande ed appartato poeta triestino, Romano Bilenchi, narratore nel Filo del racconto.<br />

In questi testi si vedono rappresentati diversi luoghi e diverse età della vita.<br />

Tra le Pagine degli strumenti, si segnala la scheda sulla lingua che chiarisce il significato delle<br />

parole del nostro tempo: modernità, modernizzazione, moderno, Postmoderno.<br />

Unità di apprendimento 2<br />

La poesia civile e la storia del Novecento<br />

Fin dall’antichità la poesia ha avuto il compito di sollecitare i cittadini a svolgere un ruolo<br />

attivo nella società e a operare per la collettività. È soprattutto nei momenti di grande fermento<br />

sociale e politico che è richiesto alla poesia questo impegno, quando, cioè, la storia offre<br />

scenari tragici e richiede una testimonianza viva ed esemplare che il poeta non può negare<br />

chiudendosi nel mondo dell’io lirico. In queste circostanze la poesia da personale diventa<br />

espressione del sentire collettivo, intervenendo sui fatti e denunciando, o esaltando se è necessario,<br />

le idee e i valori di un popolo. Parte in cartaceo e parte on line (on line 33-35) sono<br />

raccolte poesie di autori italiani. Sono tali i versi scritti in trincea del poeta soldato Giuseppe<br />

Ungaretti, gli orrori espressi con sobrietà da Salvatore Quasimodo, o la speranza dignitosa<br />

di Umberto Saba. Le poesie di Nelo Risi e di Franco Fortini, invece, si esprimono sul presente<br />

o su un passato non troppo lontano: inducono a riflettere e a reagire alla abitudinaria indifferenza<br />

di fronte alle immagini di violenza che la tv porta quotidianamente in tutte le case.<br />

La lettura di queste poesie, corredate dalle schede sulle situazioni, offre ai giovani anche<br />

l’occasione di conoscere episodi della storia recente.<br />

Unità di apprendimento 3<br />

Luoghi e oggetti del nostro tempo (con line 36)<br />

L’intera unità è on line. Il Novecento è il secolo della trasformazione della società dal modello<br />

agricolo al modello industriale, ed è il secolo delle guerre e delle tragedie che hanno coinvolto

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