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32<br />

Unità di apprendimento 1<br />

La natura<br />

L’unità parte dagli archetipi del genere: i frammenti del poeta greco Alceo e la famosissima<br />

ode Carpe diem (L’attimo fuggente) di Orazio, dove la natura è momento di riflessione sulla<br />

vita e il tempo. Seguono le poesie dei grandi lirici dell’Ottocento, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi<br />

(cui segue l’omaggio del poeta contemporaneo Elio Andriuoli), e John Keats. L’unità si<br />

conclude con una lirica del secondo Novecento, Colloquio di Andrea Zanzotto, sul valore simbolico<br />

delle stagioni.<br />

Nell’on line 21 si può leggere una bella poesia di Vincenzo Cardarelli, Autunno.<br />

Unità di apprendimento 2<br />

Paesaggi reali e paesaggi dell’anima<br />

La poesia moderna nasce a metà dell’Ottocento quando l’artista incomincia a confrontarsi<br />

con un mondo che lo emargina e lo ignora: il mondo delle industrie nascenti e del mercato.<br />

Il poeta, per reazione, teorizza il valore assoluto dell’arte, la superiorità dell’intuizione poetica<br />

sulla scienza ed esprime la voglia di trasgredire al perbenismo piccolo borghese con lo scandalo.<br />

La poesia Corrispondenze di Charles Baudelaire segna l’atto di nascita del Simbolismo,<br />

che svela l’esistenza di misteriose analogie e corrispondenze tra i sensi dell’uomo e la natura.<br />

La Pagina degli strumenti chiarisce con semplicità ai giovani il senso degli -ismi in letteratura:<br />

Classicismo, Romanticismo, Simbolismo, Decadentismo.<br />

A Baudelaire, vera chiave di volta della poesia contemporanea, seguono i poeti della nostra<br />

tradizione: Giosue Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele d’Annunzio.<br />

Un quadro di Vasilij Kandinskij mostra visivamente la trasformazione dei canoni estetici e<br />

formali tra Ottocento e Novecento. L’esaltazione del colore, la negazione del realistico in<br />

pittura verso forme sempre più astratte, corrispondono in poesia all’abbandono della rima e<br />

dei ritmi tradizionali della versificazione.<br />

La natura nella poesia del Novecento muta: si fa scabra e arida, come la rappresentano<br />

alcune poesie di Eugenio Montale, autore al quale viene dedicato uno spazio particolare,<br />

adeguato alla grandezza di questo grande testimone del Novecento.<br />

A Montale sono pure dedicate le Tecniche della poesia su Spesso il male di vivere ho incontrato<br />

di Montale viene spiegato ai ragazzi come si fa l’analisi di un testo poetico.<br />

La poesia dialettale è rappresentata da Biagio Marin, grande ed appartato poeta di Grado.<br />

L’unità si chiude con alcune immagini della natura nella poesia cinese e nella poesia araba.<br />

Unità di apprendimento 3<br />

La luna tra le arti<br />

Si tratta di un vero e proprio percorso tematico pluridisciplinare, parte in cartaceo e parte<br />

on line (on line 26), che si svolge ad ampio raggio nel tempo e nello spazio, e che intende<br />

dimostrare come la sinergia tra le diverse forme dell’arte possa essere strumento didattico<br />

per meglio cogliere la complessità del reale. Il percorso offre una particolare ricchezza iconografica,<br />

con immagini suggestive di pittura, cui si aggiungono la musica e il fumetto. In particolare,<br />

comprende la forma del Notturno in musica, con riferimento a Chopin, e la celebre<br />

sonata di Beethoven Al chiaro di luna, accostata ad un esecutore speciale, lo Schroeder dei<br />

fumetti dei Peanuts.<br />

I testi poetici, tutti brevi, sono di Saffo, Giacomo Leopardi, Joseph von Eichendorff, Vladimir<br />

Majakovskij, cui si aggiungono le poesie on line di autori vari, tra cui ancora Leopardi e i<br />

poeti contemporanei Andrea Zanzotto, Vivian Lamarque, Pierluigi Cappello. Il filo del racconto<br />

consiste in Ciàula scopre la luna di Luigi Pirandello e nel testo di Paolo Volponi da Le mosche<br />

del capitale e il cinema è rappresentato da La voce della luna di Federico Fellini.

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