specimen - Palumbo Editore

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ai pittori che rappresentano dei modelli nella storia dell’arte degli stessi due secoli.
Nel modulo l’immaginario pittorico ha una rilevanza particolare e dialoga con quello letterario.
È proprio la pittura a fare da apripista in un percorso che presenta entrambi i tipi di esperienza
artistica.
Unità di apprendimento 1
L’Ottocento: la grande stagione del racconto realistico
La pittura dimostra quanto sia labile il confine tra realismo e fantastico. Due quadri, uno di
Van Gogh e uno di Magritte, con cui il modulo si apre, rappresentano entrambi un paio di
scarpe, ma con intenti ed effetti ben diversi: il primo ha lo scopo di rappresentare con immediatezza
la realtà, il secondo crea un’illusione visiva paradossale e fantastica, che rimanda
non alla realtà che cade sotto gli occhi, ma a una sur-realtà.
Nella narrativa, realtà e fantasia possono convivere. Nel racconto Un cuore semplice, Gustave
Flaubert segue passo passo l’esistenza umile di una domestica, concludendola con una
visione fantastica.
L’Ottocento è il secolo del Realismo. Sulla scia del progresso della scienza e della tecnica
che trasforma il volto delle città e della società, anche in letteratura si avverte il bisogno di
aderire all’esperienza concreta. Maupassant in Francia, Verga in Italia, Čechov in Russia colgono
questa esigenza e rinnovano le tecniche narrative. Anche i pittori escono dal chiuso dei
loro studi per cogliere le impressioni visive a contatto con la natura: nasce così l’esperienza
degli impressionisti.
Unità di apprendimento 2
Raccontare la realtà nel primo Novecento
Esiste anche una realtà che non si vede. Molti scrittori del Novecento cercano nuove vie narrative
per penetrare nella coscienza e nei pensieri dei loro personaggi: una ragazza al primo
ballo (nel racconto di Katherine Mansfield), o la tenera Eveline incapace di buttarsi nell’avventura
di una vita diversa (la protagonista del racconto di James Joyce).
Unità di apprendimento 3
Fantasie e incubi nel racconto del secondo Novecento
I racconti fantastici sono quelli che possono rappresentare meglio le inquietudini della modernità:
il senso di costrizione che fa della vita un labirinto, e il difficile rapporto con la diversità,
nel racconto La casa di Asterione di Jorge Luis Borges; le paure che non hanno nome, nella
Goccia di Dino Buzzati; la dipendenza dell’uomo dalla macchina, in Embargo di José Saramago.
A chiusura del modulo, la scheda Al cinema presenta un esempio di film di animazione: Ratatouille
riesce a combinare perfettamente reale e fantastico, in un film per ragazzi e adulti,
colto e leggero, che segue la tradizione delle favole con protagonisti animali e allo stesso
tempo la rinnova.
Modulo 4
Il romanzo fantastico e il fantasy
L’obiettivo principale del modulo consiste nell’apprendimento dello sviluppo del “fantastico”
nella letteratura, un genere che ha particolare presa sull’immaginario giovanile e non solo.
La fantasia è stata la prima molla di ogni letteratura. Nella tradizione letteraria i poemi cavallereschi
rappresentano il luogo in cui i personaggi possono compiere imprese fantastiche
e meravigliose, sempre inseguendo qualcuno o qualcosa: sono gli archetipi del genere fantastico
e anche del genere fantasy.
Le Tecniche della narrazione mirano alle competenze per individuare la funzione del narratore