specimen - Palumbo Editore
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Maria Rosa Tabellini<br />
Paola Fertitta<br />
Federica Tozzi<br />
Le opere e il tempo<br />
Risorse per l’insegnante<br />
<strong>specimen</strong>
© 2010 by G.B. <strong>Palumbo</strong> & C. <strong>Editore</strong> S.P.A.<br />
coordinamento editoriale<br />
Giancarlo Biscardi<br />
progetto grafico, coordinamento tecnico, copertina<br />
Federica Giovannini<br />
redazione<br />
Valentina Conti<br />
impaginazione<br />
Fotocomp - Palermo<br />
controllo qualità<br />
Daniela Mariani<br />
selezioni immagini<br />
Fotocomp - Palermo<br />
fotolito<br />
La Nuova Lito - Firenze<br />
stampa<br />
STIAV s.r.l. - Firenze<br />
L’<strong>Editore</strong> è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e comunque non volute omissioni o<br />
imprecisioni nell’indicazione delle fonti bibliografiche o fotografiche.
Maria Rosa Tabellini<br />
Paola Fertitta<br />
Federica Tozzi<br />
Le opere e il tempo<br />
Risorse per l’insegnante<br />
Conoscenze e metodi<br />
secondo l’Asse dei linguaggi<br />
RISORSE PER L’INSEGNANTE<br />
<strong>specimen</strong><br />
G. B. A L U M B O E D I T O R E
Indice<br />
PARTE PRIMA<br />
L’antologia Le opere e il tempo<br />
e l’insegnamento dell’italiano nel primo biennio superiore<br />
Una premessa<br />
In sintesi<br />
A chi si rivolge l’antologia Le opere e il tempo?<br />
Come si pone questa antologia nei confronti della definizione dei<br />
percorsi formativi?<br />
Quali sono gli elementi forti sia culturali sia didattici nel progetto<br />
sostenuto nell’antologia?<br />
Presentazione e caratteristiche dell’antologia<br />
Le finalità<br />
La struttura<br />
Il progetto didattico<br />
I contenuti<br />
I testi<br />
Gli apparati ai testi<br />
Gli approfondimenti<br />
La permanenza<br />
I percorsi didattici<br />
Le tecniche della scrittura letteraria<br />
Le tecniche della produzione scritta<br />
Gli strumenti per la verifica e l’autoverifica<br />
Per leggere<br />
L’apprendimento dell’italiano sui testi<br />
I linguaggi e i mezzi<br />
La letteratura e l’arte<br />
La voce della scienza<br />
Il cinema<br />
Le immagini iconografiche<br />
La musica e il fumetto<br />
Il teatro e i laboratori teatrali scolastici<br />
L’on line<br />
La multimedialità<br />
PARTE SECONDA<br />
Contenuti dei moduli e delle unità<br />
PARTE TERZA<br />
Strumenti didattici<br />
La programmazione<br />
La didattica modulare<br />
5
6<br />
Indice<br />
Insegnare, valutare, verificare<br />
Le griglie di valutazione di prove orali e scritte<br />
Proposte di percorsi tematici pluridisciplinari e di percorsi per genere<br />
mirati ad obiettivi specifici di apprendimento<br />
Suggerimenti didattici<br />
Piccolo glossario didattico<br />
PARTE QUARTA<br />
I questionari e gli esercizi del libro<br />
Griglie per la valutazione dei test d’ingresso presenti nel libro<br />
Narrativa<br />
Poesia<br />
Teatro<br />
Soluzioni degli esercizi<br />
Volume 1<br />
Volume 2<br />
Volume 3<br />
PARTE QUINTA<br />
Laboratorio sulla lingua<br />
PARTE SESTA<br />
Esempi di verifiche su testi letterari e non letterari<br />
Prove di verifica di competenze e abilità su testi continui<br />
Esempi di verifica per obiettivi di apprendimento diversificati<br />
Verifiche in itinere e sommative riferite ai singoli moduli dei tre volumi<br />
dell’antologia<br />
Programmazione e verifiche per il recupero del debito
PARTE PRIMA<br />
L’antologia Le opere e il tempo e l’insegnamento<br />
dell’italiano nel primo biennio superiore
8<br />
Una premessa<br />
La scuola di oggi è mutata rispetto a quella in cui gli insegnanti – anche quelli più giovani –<br />
si sono formati (tempi per le lezioni e i laboratori oggettivamente ridotti, allievi diversificati<br />
non di rado anche sul piano linguistico e culturale, precarietà di ogni tipo incombenti sull’attività<br />
didattica…). Tuttavia, pur costretta a fare i conti con la progressiva difficoltà di gestire un ventaglio<br />
sempre più ampio di problemi, da quelli economici a quelli sociali, la scuola non può<br />
abdicare al ruolo di mediazione dei saperi e di formazione di cittadini.<br />
Ecco quindi che ad una marginalità sempre più accentuata viene a corrispondere una concentrazione<br />
di significato e di responsabilità sempre maggiori per i docenti, cui si aggiunge<br />
la necessità di non perdere di vista la funzione formativa: al di là dei ruoli, della fatica usurante<br />
della quotidianità, chi lavora nella scuola e per la scuola sa, infatti, che in gioco c’è sempre<br />
un individuo.<br />
Sono soprattutto le materie umanistiche al centro di tali contraddizioni: problematiche, certo,<br />
ma anche stimolanti. La scommessa dell’insegnamento dell’italiano oggi è di mantenere lo<br />
spessore culturale specifico della disciplina facendola attraversare da una forte interdisciplinarità,<br />
che sola può garantire orizzonti ampi e variegati, tali da accogliere e motivare gli studenti<br />
che alla scuola accedono.<br />
Gran parte della formazione si gioca nel primo biennio della scuola superiore, quando gli<br />
alunni sono particolarmente ricettivi, hanno maggiori attese, ma sono anche più esposti a<br />
delusioni e più drastici nelle critiche. Inoltre, è spesso in questo periodo dell’adolescenza<br />
che si diventa lettori consapevoli, o si abbandona la lettura per sempre.<br />
Questo libro nasce da tali premesse ed è motivato dalla convinzione che la lettura sia un’esperienza<br />
di vita, che la lingua sia una ricchezza, e che valga la pena impegnarsi per conquistare<br />
– e per trasmettere – il gusto della letteratura.
In sintesi<br />
A chi si rivolge l’antologia Le opere e il tempo?<br />
Per la varietà e l’ampiezza dei percorsi disciplinari e pluridisciplinari, sia in cartaceo sia on<br />
line, per il linguaggio comunicativo, per il rigore degli apparati e la sinergia tra lingua e letteratura,<br />
l’antologia Le opere e il tempo si propone come strumento valido per l’insegnamento<br />
dell’italiano nel primo biennio della scuola superiore, dai licei agli istituti tecnici di ogni indirizzo.<br />
Come si pone questa antologia di fronte alle proposte per le ridefinizione dei percorsi formativi?<br />
L’antologia risponde completamente alle indicazioni per la ridefinizione del percorso formativo<br />
e alle recenti proposte degli Assi culturali nella scuola secondaria: e questo non per un’adesione<br />
pedissequa e di facciata, ma perché le indicazioni rientrano in un’ottica ampia e condivisa<br />
anche a livello europeo sulla funzione della scuola superiore, entro la quale le autrici si sono<br />
mosse sia a livello teorico, sia nella pratica scolastica.<br />
L’antologia si propone quindi di interpretare nel vivo dei testi e nella concretezza del metodo<br />
quanto le indicazioni ministeriali si limitano a “richiedere” o a proporre in modo vago e inevitabilmente<br />
teorico.<br />
Quali sono gli elementi forti sia culturali sia didattici del progetto sostenuto nell’antologia?<br />
Presupposto del libro è fornire allo studente il metodo per l’apprendimento di conoscenze,<br />
di competenze e di capacità di rielaborazione personale dei contenuti. Al docente il libro si<br />
offre come strumento per raggiungere gli obiettivi didattici che vorrà proporsi autonomamente,<br />
all’interno del largo perimetro delineato dagli Assi dei linguaggi.<br />
Detto ciò, i punti di forza sono:<br />
A) La proposta di paradigmi solidi sotto il profilo culturale e rigorosamente fondati, ma anche<br />
snelli e dotati di senso. L’antologia è strutturata per moduli relativamente brevi, ed ogni<br />
modulo contiene in sé tutti gli strumenti per essere affrontato con successo, a partire dai<br />
presupposti culturali fino alle verifiche.<br />
B) La sinergia tra educazione linguistica ed educazione letteraria. Si può insegnare la lingua<br />
attraverso tutte le tipologie testuali, ma in particolare il testo letterario fa cogliere la complessità<br />
del lessico e della struttura del discorso. La riflessione sui contenuti, le descrizioni di eventi,<br />
personaggi, ambienti, emozioni, il lavoro di analisi e di sintesi sui testi sono didatticamente<br />
utili nell’acquisizione di proprietà e sicurezza nell’uso della lingua. Si fondano su tale presupposto<br />
le schede intitolate Impariamo l’italiano sui testi – un’innovazione nel panorama delle<br />
antologie – allegate a ciascun modulo del volume di Narrativa.<br />
C) L’attenzione costante alla permanenza di temi e generi nel corso della storia e alla loro<br />
trasformazione in funzione di contesti storici e culturali diversi. Il sapere viene quindi costantemente<br />
passato al vaglio del vissuto e dell’attualizzazione.<br />
D) L’ampiezza dell’orizzonte geografico e culturale. L’asse portante dell’antologia è costituito<br />
da opere in lingua italiana, sulle quali è specifico il discorso linguistico, ma i testi sono attinti<br />
anche dal panorama della letteratura occidentale e mondiale, nell’ottica del multiculturalismo<br />
che caratterizza molte scuole di oggi, oltre che la nostra società.<br />
9
10<br />
Presentazione e caratteristiche dell’antologia<br />
Le finalità<br />
Le scelte antologiche e le Guide alla lettura dei testi mirano alla conoscenza, all’intelligenza,<br />
all’acquisizione di competenze e allo sviluppo di abilità. L’allievo, stimolato a formulare il<br />
proprio pensiero e a intervenire in un dibattito aperto con la classe, viene accompagnato gradualmente<br />
ad acquisire il metodo per padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi<br />
al fine di gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.<br />
Il tu lettore cui si rivolge il discorso è l’alunno, per cui la comunicazione è particolarmente diretta,<br />
semplice e piacevole; ma il docente, per parte sua, vi troverà materiale didattico rigoroso,<br />
equilibrato e rispettoso della gradualità del processo d’apprendimento degli allievi, e un’ampia<br />
scelta di testi e temi su cui costruire la propria programmazione, che potrà essere fedele alle<br />
proposte del testo o seguire percorsi alternativi, grazie ai continui rimandi tra i moduli. Alcuni<br />
di tali percorsi sono suggeriti nella parte terza delle Risorse.<br />
Ai docenti che volessero iniziare sin dal biennio lo studio della Storia della Letteratura, il<br />
libro propone on line i testi indispensabili ad integrazione di quelli già presenti in cartaceo.<br />
La struttura<br />
La tripartizione canonica delle antologie è mantenuta come impianto di base, ma la struttura<br />
dell’opera presenta continue intersezioni dei vari generi.<br />
All’interno di ciascun volume Il filo del racconto e La voce della Poesia si intersecano affinché<br />
il genere non diventi un vincolo obbligando a una didattica per schemi fissi, ma sia punto di<br />
riferimento e di confronto cui sia possibile accostare per via tematica aspetti diversi e molteplici<br />
dell’attività e della creatività umana.<br />
Ognuno dei tre volumi, pertanto, pur mantenendo la propria specificità, è capace di offrire conoscenze<br />
e fornire competenze non esclusivamente settoriali, aprendosi anche alla molteplicità<br />
dei linguaggi non letterari.<br />
Il progetto didattico<br />
Il progetto dell’antologia è basato sulla didattica modulare. I moduli sono numerosi e snelli,<br />
per essere più facilmente adattati alla molteplicità delle situazioni scolastiche reali. All’interno<br />
di un modulo, la suddivisione in unità di apprendimento rappresenta il modo con cui il modulo<br />
viene calibrato.<br />
I moduli, tra loro autonomi, si succedono con coerenza didattica e sono divisi in due o tre<br />
unità, anch’esse tra loro autonome e coerenti.<br />
Nella Narrativa e nella Poesia ai moduli per genere si succedono moduli per temi. Il volume<br />
di Epica è invece impostato su moduli prevalentemente cronologici, che vanno dalle origini<br />
alle forme dell’epica contemporanea.<br />
L’insegnamento nei bienni, infatti, è curvato verso la dimensione della comprensione. I percorsi<br />
per genere sono i più adatti all’apprendimento delle tecniche e alla definizione dei generi. I<br />
percorsi tematici sono invece più riferibili al vissuto, e permettono di far valere i testi anche<br />
sul piano delle emozioni. Per questo motivo, anche nell’epica si è dato spazio a nuclei tematici<br />
che mostrano la permanenza di miti, temi e tópoi nel tempo.<br />
Nella Narrativa sono stati individuati i grandi temi antropologici (la famiglia, la relazione con<br />
l’altro, i luoghi, la modernità, la natura, ecc.); nella poesia, i moduli sono impostati intorno ai<br />
grandi temi dell’immaginario poetico (l’amore, il paesaggio, la giovinezza, la memoria, ecc.):<br />
tutti offrono spunti in cui gli allievi possono riconoscersi, confrontarsi con i compagni, trovare<br />
stimoli di apprendimento e di crescita.
I contenuti<br />
I testi<br />
Pur privilegiando la letterarietà per la sua valenza formativa, culturale e linguistica, i testi<br />
antologizzati non sono esclusivamente letterari ma appartengono a tipologie diverse: oltre<br />
ai testi letterari sono presentati articoli di giornale, pagine di informazioni scientifica, reportage,<br />
saggistica, testi sulla Costituzione. La varietà dei testi è mirata ad un chiaro progetto formativo:<br />
saper leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo è fondamentale per la<br />
vita di un cittadino, non solo nell’ambito scolastico o del lavoro.<br />
Ai testi canonici della tradizione letteraria si affiancano testi di scrittori meno frequentati<br />
nella prassi scolastica ma significativi per contenuto e forma, e capaci di suscitare interesse<br />
ed emozione nei giovani lettori.<br />
Nella scelta, sono stati privilegiati i racconti, più adatti alla misura della lezione scolastica.<br />
Ma anche i brani dei romanzi antologizzati sono stati calibrati accuratamente perché possano<br />
essere letti e discussi in classe.<br />
Costante è l’apertura alle letterature straniere, europee ed extraeuropee, inserite in modo<br />
articolato all’interno di ciascun modulo. Nelle varie sezioni del manuale viene sempre riservata<br />
attenzione alla specificità delle traduzioni. Molte poesie e alcune prose che appartengono<br />
alle lingue più studiate a scuola, francese, inglese, spagnolo, tedesco, hanno il testo originale<br />
a fronte oppure reperibile on line.<br />
Gli apparati ai testi<br />
Ogni brano è corredato da:<br />
– un’introduzione all’opera che fa da cappello e accompagna lo studente all’approccio con<br />
il testo<br />
– notizie biografiche sull’autore, brevi ma significative, concentrate sugli aspetti che meglio<br />
ne chiariscono la personalità e le scelte letterarie, di vita, di studio, ecc.<br />
– una scheda La situazione, che ha particolare rilievo iconografico e che mette in luce situazioni<br />
capaci di suscitare interesse e/o curiosità che riguardano ora l’autore, ora il testo,<br />
ora il contesto, ecc.<br />
– una Guida alla lettura, suddivisa in i temi e le forme, che indirizza alla riflessione e al lavoro<br />
sul testo<br />
– un corredo di esercizi sotto il titolo Lavorare sul testo, in sequenza graduale: dalla comprensione,<br />
all’interpretazione, alla elaborazione, alla riflessione linguistica, alla discussione<br />
aperta (“Forum”) col gruppo classe.<br />
Gli strumenti e gli approfondimenti<br />
In ogni modulo si trovano le Pagine degli strumenti, che costituiscono occasione di approfondimento<br />
su argomenti ricorrenti: i generi, i temi, le forme, la storia, i luoghi, la musica,<br />
la lingua. Il docente può quindi scegliere di affrontare qualsiasi modulo dell’antologia, sicuro<br />
di trovarvi all’interno tutti gli strumenti necessari a percorrerlo.<br />
La permanenza<br />
Nei tre volumi è costante il riferimento alla permanenza di temi e generi nel corso della storia<br />
e alla loro trasformazione in funzione di contesti storici e sociali diversi, al fine di avviare gli<br />
studenti alla comprensione del valore metodologico e culturale della storicità e al riconoscimento<br />
degli archetipi e dei modelli tuttora leggibili nel mondo contemporaneo, anche e<br />
soprattutto giovanile.<br />
11
12<br />
I percorsi didattici<br />
I moduli costituiscono dei percorsi strutturati in funzione di specifici obiettivi segnalati nella<br />
pagina introduttiva dei singoli moduli. In aggiunta, nei tre volumi sono proposte tra cartaceo<br />
e on line ulteriori tracce per percorsi tematici multidisciplinari in cui vengono accostati testi<br />
di genere diverso: teatro, poesia, narrativa, arte, fotografia, musica, cinema. La sinergia e<br />
l’integrazione tra i diversi linguaggi e le varie forme dell’arte costituiscono infatti una strategia<br />
indispensabile per leggere e interpretare la realtà nella sua complessità.<br />
Le tecniche della scrittura letteraria<br />
I tre volumi presentano un ricco apparato di “tecniche”. Le schede sulle tecniche della narrazione,<br />
della poesia, del teatro si basano sempre sui brani antologizzati.<br />
Nei moduli d’apertura di ciascun volume si trovano le schede che descrivono globalmente<br />
tutte le tecniche fondamentali del genere affrontato, ma ogni modulo presenta ulteriori<br />
schede dove vengono via via approfonditi e messi a fuoco particolari elementi (ad esempio:<br />
la focalizzazione, i personaggi, il rapporto spazio/tempo, ecc.).<br />
Le tecniche della produzione scritta<br />
I tre volumi presentano ricorrenti Tecniche della scrittura, che spiegano con esempi pratici<br />
tratti dai testi presenti nei singoli moduli le tecniche delle diverse forme di produzione scritta:<br />
come si fa un riassunto, un’analisi del testo narrativo e poetico, una lettera, un tema, un<br />
articolo, un saggio breve, un’intervista, una relazione, una recensione, una parafrasi. Vengono<br />
date indicazioni anche per la scrittura creativa di un racconto o di una scrittura per la scena.<br />
Gli strumenti per la verifica e l’autoverifica<br />
In ciascuno dei tre volumi, alla conclusione del percorso di ciascun modulo l’allievo trova:<br />
– una o più mappe sintetiche per rintracciare il percorso fatto<br />
– una serie verifiche conclusive su quanto ha appreso a livello di conoscenze, di competenze,<br />
di capacità<br />
Per leggere: il piacere della lettura<br />
Al termine di ogni modulo, la rubrica Per leggere offre suggerimenti per letture autonome. In<br />
particolare, per la narrativa vengono indicati romanzi o racconti accessibili e interessanti per<br />
l’immaginario giovanile; per la poesia sono raccolte alcune poesie di facile comprensione,<br />
prive di apparati didattici, offerte allo studente per il piacere puro della lettura; per il teatro<br />
vengono indicati romanzi o racconti che si prestano a una trasposizione teatrale; per l’epica<br />
infine si danno suggerimenti di lettura utili alla riflessione tra passato e presente.<br />
La rubrica nasce dalla volontà di suscitare l’interesse e la curiosità per letture autonome,<br />
affini o legate all’argomento del modulo. Il processo di apprendimento non si esaurisce quindi<br />
nelle pagine del manuale ma si trasforma in spinta e guida per affrontare itinerari autonomi.<br />
Il processo di apprendimento dello studente potrà così continuare nel tempo.<br />
L’apprendimento dell’italiano sui testi<br />
Ogni modulo del primo volume è corredato da una sezione dal titolo Impariamo l’italiano sui<br />
testi. Qui, in riferimento ad uno dei brani antologizzati, vengono messi a fuoco gli elementi<br />
morfologici, lessicali e sintattici fondamentali della lingua italiana, per favorire il recupero<br />
e il potenziamento delle competenze linguistiche: un esercizio didattico di grande utilità per<br />
i ragazzi stranieri ma prezioso anche per i ragazzi di madre lingua italiana. Nelle Risorse per<br />
gli insegnanti il docente trova ulteriore materiale per il laboratorio sulla lingua, collegato ai<br />
singoli argomenti trattati nelle sezioni linguistiche di ciascun modulo.
I linguaggi e i mezzi<br />
La letteratura e l’arte<br />
Le numerose riproduzioni di opere d’arte a corredo dei testi scritti non hanno pura funzione<br />
decorativa, ma sono state inserite per stimolare il dialogo e il confronto tra scrittura e immagine,<br />
tra letteratura e arte.<br />
La rubrica Leggere le immagini fornisce le indicazioni essenziali per imparare a leggere<br />
un’opera d’arte e per conoscere le principali forme di espressione artistica, secondo gli<br />
assi culturali dei linguaggi diversificati.<br />
La voce della Scienza<br />
Tra i testi non letterari, quelli di carattere più specificamente scientifico o tecnico sono segnalati<br />
nella sezione ricorrente La voce della Scienza, che unisce alla curiosità per argomenti di particolare<br />
rilevanza contemporanea la consapevolezza del valore formativo dell’integrazione tra<br />
i linguaggi della scienza e i linguaggi umanistici.<br />
Il cinema<br />
Tra i linguaggi non letterari, il cinema ha particolare rilevanza. All’interno dei moduli i tre volumi<br />
presentano schede di film affini per tema all’argomento del modulo; l’insieme delle schede<br />
sui film offre materiale didattico per progettare cineforum, pomeridiani o curricolari. Il confronto<br />
privilegiato fra letteratura e cinema non è mai generico, ma incentrato sugli elementi che<br />
hanno particolare rilevanza didattica.<br />
Una caratteristica di tutte le schede sul cinema è costituita dall’attenzione prestata, volta<br />
per volta, ad un aspetto tecnico specifico della produzione filmica.<br />
Le immagini iconografiche<br />
La scheda Come leggere un’opera d’arte rimanda al sito on line in cui è reperibile tutto l’apparato<br />
iconografico artistico illustrato sul cartaceo. L’immagine informatica può consentire<br />
infatti una fruizione più ampia e analitica e offrire l’opportunità di operare tutta una serie di<br />
attività, dalla descrizione all’interpretazione, per cui l’arte diviene strumento per esercitare<br />
le capacità intellettive e linguistiche e quest’ultime strumento per la comprensione dell’arte.<br />
In tal modo l’allievo viene guidato a utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione<br />
consapevole del patrimonio artistico e letterario e ad acquisire la coscienza del valore<br />
dell’arte e della sua tutela e l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo.<br />
La musica e il fumetto<br />
Il linguaggio musicale non può essere ovviamente integrato a quello letterario in un’antologia<br />
scolastica. Ciò nonostante, nel libro si possono trovare riferimenti alla musica e alle canzoni.<br />
Dei fumetti, si è evidenziata la dimensione espressiva del disegno in quanto linguaggio non<br />
verbale capace di raccontare storie o emozioni.<br />
Il teatro<br />
Il linguaggio teatrale entra nel libro sia in quanto espressione letteraria sia in quanto rappresentazione<br />
scenica. La funzione del teatro è importante nel processo di comunicazione e di<br />
espressione dell’individuo: nella scuola di oggi può essere un prezioso strumento di relazione<br />
tra studenti che provengono da culture diversificate. I docenti possono trovare nei moduli sul<br />
teatro spunti e metodologie utili in varie direzioni.<br />
L’on line<br />
La sezione on line dell’antologia arricchisce i contenuti del manuale e ne è parte integrante.<br />
Offre testi, col medesimo apparato didattico del cartaceo, e video: fornisce pertanto strumenti<br />
13
14<br />
e testi che arricchiscono il manuale di una scelta più varia e ricca di materiali, e nel contempo<br />
serve ad abituare gli studenti a usare i mezzi e i linguaggi informatici con precisi obiettivi, in<br />
modo critico e non generico o casuale.<br />
I materiali on line sono recuperabili nel sito specifico del libro (Webook).<br />
La multimedialità<br />
Viene proposta l’elaborazione di prodotti multimediali (ipertesti) che prevedono l’inserimento<br />
di testi, immagini, suoni con tecnologie digitali.<br />
Nell’on line una spiegazione animata renderà facile un lavoro complesso, particolarmente<br />
utile per lo sviluppo di autonomia di apprendimento, creatività, competenze.<br />
Oltre alle indicazioni su come costruire un ipertesto, l’on line propone un menabò per costruire<br />
il giornalino della scuola.
PARTE SECONDA<br />
Contenuti dei moduli e delle unità
16<br />
Volume I<br />
Narrativa<br />
Modulo d’ingresso<br />
Per cominciare: “C’era una volta… un pezzo di legno”<br />
Obiettivo principale del modulo è fornire un testo iniziale significativo per qualità letteraria<br />
e comunicativa, da cui partire per l’approccio con la classe.<br />
La fiaba di Pinocchio è nota ai ragazzi, ma è anche un classico che, letto o riletto, può costituire<br />
una scoperta. Questa fiaba, che solo superficialmente è riservata ai bambini, fornisce il primo<br />
approccio all’immaginario letterario e alle tecniche della narrazione.<br />
Il Modulo d’ingresso fornisce l’esempio della struttura del libro, che al genere dominante<br />
della narrativa interseca regolarmente la voce della Poesia. In questo caso si tratta di una<br />
traduzione di Pinocchio in versi del toscano Franco Belli.<br />
Dopo il test d’ingresso viene suggerita la visione di film ispirati alle vicende del celebre burattino;<br />
il docente può scegliere uno dei tre film proposti, o il classico d’animazione di Walt<br />
Disney, o l’impareggiabile versione di Luigi Comencini, o l’estrosa versione di Roberto Benigni.<br />
Il libro fornisce le informazioni e gli strumenti adeguati a fare confronti, discutere sulle tematiche<br />
fondamentali e conoscere alcune tecniche della cinematografia. Dopo la visione dei film,<br />
come per tutte le altre schede film, vengono dati alcuni suggerimenti per orientare la discussione.<br />
Una sezione on line è riservata alle classi e agli studenti interessati a riflettere sui segreti<br />
nascosti tra le righe del libro di Pinocchio: si possono rileggere, infatti, gli stessi brani riportati<br />
in cartaceo rivisitati da Giorgio Manganelli, una delle penne più acute del Novecento, nel suo<br />
Pinocchio, un libro parallelo.<br />
Modulo 1<br />
I segreti della narrazione<br />
Obiettivo principale del modulo è l’apprendimento delle tecniche narrative fondamentali.<br />
I segreti della narrazione vengono colti a partire dal genere più vicino all’immaginario degli<br />
adolescenti, che hanno ancora ben vive nella memoria le storie legate all’infanzia.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Alle origini della narrazione. La fiaba. Le tecniche narrative<br />
Le fiabe di Perrault le conoscono tutti, anche se forse non tutti sanno che a metterle per<br />
iscritto è stata la penna raffinata di un anziano funzionario alla corte del Re Sole. Attraverso<br />
i testi proposti, gli studenti possono distinguere le fiabe che sono patrimonio popolare e le<br />
fiabe d’autore, e apprendere che anche i più grandi scrittori di oggi rendono al genere fiaba<br />
il dovuto omaggio. Lo si vede in Gabriel García Márquez, il cui racconto L’aereo della bella<br />
addormentata prende spunto dalla celebre fiaba di Perrault.<br />
Il racconto di Márquez, facile e piacevole, è stato scelto come primo testo del manuale sul<br />
quale cominciare ad individuare le tecniche che stanno dietro a ogni forma di narrazione.<br />
Il manuale, non casualmente, si chiude con un altro testo di Márquez: un brano tratto dal romanzo<br />
Cent’anni di solitudine sigilla infatti il volume di Epica, come esempio di un grande romanzo<br />
epico del Novecento.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
I mille volti delle fiabe<br />
Due “Cenerentole” che vengono da lontano, dalla Cina e dalla Russia, dimostrano che le
fiabe sono un patrimonio comune dell’umanità, senza confini di spazio e di tempo, e offrono<br />
spunti inediti di riflessione culturale e multiculturale.<br />
A questa unità è collegata una sezione on line interamente dedicata alla fiaba musicale di<br />
Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev, che introduce gli alunni ad un primo approccio con la<br />
voce e il linguaggio degli strumenti musicali.<br />
Modulo 2<br />
Le origini del romanzo e della novella<br />
In letteratura non si inventa quasi nulla, eppure è sempre tutto nuovo. Il modulo ha come<br />
obiettivo principale la conoscenza dei testi del passato che stanno alla base della narrativa<br />
del nostro tempo.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Dalla favola al romanzo medievale<br />
Gli studenti possono risalire alle origini del genere favola e comprendere la specificità del genere<br />
della novella attraverso il confronto tra la storia della vedova narrata da Fedro e quella<br />
narrata da Petronio.<br />
Dalla lettura di alcuni passi di un romanzo del ciclo di Re Artù, possono conoscere le forme<br />
e i temi del romanzo medievale, per poi scoprire la permanenza dei grandi temi dell’amore,<br />
dell’avventura, della religione, attraverso i tempi e le culture fino ad oggi, con documenti singolari<br />
anche sul piano della geografia e della storia.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Le origini della novella<br />
Le Mille e una notte e il Decameron forniscono i modelli della novellistica. I due testi sono<br />
giocati su due tipi antitetici di figure femminili, e su due storie d’amore di segno opposto: comica<br />
quella delle Mille e una notte, tragica quella del Boccaccio.<br />
La lettura della novella di Lisabetta di Boccaccio e la sua traduzione in italiano corrente di<br />
Bianca Pitzorno danno modo di riflettere sulla lingua e riconoscere come questa sia un organismo<br />
vivo in perpetua evoluzione.<br />
La novella di Lisabetta è rivisitata nella scheda Al cinema, attraverso la lettura di Pasolini,<br />
che molto insiste sulla funzione del linguaggio nei dialoghi.<br />
Le Tecniche della scrittura insegnano come si fa un riassunto, un’operazione non facile, che<br />
però, se appresa, insegna anche le regole del gioco narrativo. Viene inoltre mostrata l’utilità<br />
della parafrasi, che serve ad avvicinare alla comprensione di oggi un testo in italiano antico<br />
o fortemente letterario.<br />
Questa unità presenta spunti di approfondimento e di riflessione sui mutamenti culturali e<br />
storici che hanno trasformato i luoghi fiabeschi della Mille e una notte in territori senza più<br />
fiabe, ma devastati dalle guerre contemporanee.<br />
Modulo 3<br />
Il racconto realistico e il racconto fantastico<br />
Il modulo è il più ampio del volume: è quello principale che ha come obiettivo la formazione<br />
di un lettore competente, capace di riconoscere e confrontare temi e generi nella varietà<br />
dei testi.<br />
Il modulo comprende, infatti, alcuni tra i più significativi racconti dell’Ottocento e del Novecento,<br />
inquadrati nel loro specifico contesto: da solo, permette quindi di avere una conoscenza<br />
di base delle correnti e degli autori che costituiscono la narrativa europea.<br />
Vi si trovano riuniti i maestri indiscussi del racconto dell’Ottocento e del Novecento, insieme<br />
17
18<br />
ai pittori che rappresentano dei modelli nella storia dell’arte degli stessi due secoli.<br />
Nel modulo l’immaginario pittorico ha una rilevanza particolare e dialoga con quello letterario.<br />
È proprio la pittura a fare da apripista in un percorso che presenta entrambi i tipi di esperienza<br />
artistica.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
L’Ottocento: la grande stagione del racconto realistico<br />
La pittura dimostra quanto sia labile il confine tra realismo e fantastico. Due quadri, uno di<br />
Van Gogh e uno di Magritte, con cui il modulo si apre, rappresentano entrambi un paio di<br />
scarpe, ma con intenti ed effetti ben diversi: il primo ha lo scopo di rappresentare con immediatezza<br />
la realtà, il secondo crea un’illusione visiva paradossale e fantastica, che rimanda<br />
non alla realtà che cade sotto gli occhi, ma a una sur-realtà.<br />
Nella narrativa, realtà e fantasia possono convivere. Nel racconto Un cuore semplice, Gustave<br />
Flaubert segue passo passo l’esistenza umile di una domestica, concludendola con una<br />
visione fantastica.<br />
L’Ottocento è il secolo del Realismo. Sulla scia del progresso della scienza e della tecnica<br />
che trasforma il volto delle città e della società, anche in letteratura si avverte il bisogno di<br />
aderire all’esperienza concreta. Maupassant in Francia, Verga in Italia, Čechov in Russia colgono<br />
questa esigenza e rinnovano le tecniche narrative. Anche i pittori escono dal chiuso dei<br />
loro studi per cogliere le impressioni visive a contatto con la natura: nasce così l’esperienza<br />
degli impressionisti.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Raccontare la realtà nel primo Novecento<br />
Esiste anche una realtà che non si vede. Molti scrittori del Novecento cercano nuove vie narrative<br />
per penetrare nella coscienza e nei pensieri dei loro personaggi: una ragazza al primo<br />
ballo (nel racconto di Katherine Mansfield), o la tenera Eveline incapace di buttarsi nell’avventura<br />
di una vita diversa (la protagonista del racconto di James Joyce).<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Fantasie e incubi nel racconto del secondo Novecento<br />
I racconti fantastici sono quelli che possono rappresentare meglio le inquietudini della modernità:<br />
il senso di costrizione che fa della vita un labirinto, e il difficile rapporto con la diversità,<br />
nel racconto La casa di Asterione di Jorge Luis Borges; le paure che non hanno nome, nella<br />
Goccia di Dino Buzzati; la dipendenza dell’uomo dalla macchina, in Embargo di José Saramago.<br />
A chiusura del modulo, la scheda Al cinema presenta un esempio di film di animazione: Ratatouille<br />
riesce a combinare perfettamente reale e fantastico, in un film per ragazzi e adulti,<br />
colto e leggero, che segue la tradizione delle favole con protagonisti animali e allo stesso<br />
tempo la rinnova.<br />
Modulo 4<br />
Il romanzo fantastico e il fantasy<br />
L’obiettivo principale del modulo consiste nell’apprendimento dello sviluppo del “fantastico”<br />
nella letteratura, un genere che ha particolare presa sull’immaginario giovanile e non solo.<br />
La fantasia è stata la prima molla di ogni letteratura. Nella tradizione letteraria i poemi cavallereschi<br />
rappresentano il luogo in cui i personaggi possono compiere imprese fantastiche<br />
e meravigliose, sempre inseguendo qualcuno o qualcosa: sono gli archetipi del genere fantastico<br />
e anche del genere fantasy.<br />
Le Tecniche della narrazione mirano alle competenze per individuare la funzione del narratore
e il punto di vista narrativo. Un vero scrittore sa coinvolgere il lettore non solo grazie ai contenuti<br />
della storia che racconta, ma anche e soprattutto per come la racconta: nel gioco narrativo<br />
creato dall’autore è essenziale la scelta del tipo di narratore.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
I modelli della letteratura fantastica<br />
Il romanzo fantastico nasce nell’alveo del Rromanticismo tedesco: la Storia meravigliosa di<br />
Peter Schlemihl di Adalbert von Chamisso narra le avventure di un ingenuo personaggio che<br />
vende la propria ombra al diavolo, costituendo il modello destinato ad avere una lunga permanenza<br />
nel tempo.<br />
L’archetipo del genere risale però al Cinquecento: l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto presenta<br />
un estroso paladino di nome Astolfo che si fa trasportare sulla Luna da un carro alato<br />
per riprendere il senno perduto dal paladino Orlando. La permanenza di generi e temi è individuata<br />
in Italo Calvino, che ha scelto Ariosto come una sorta di alter ego letterario: anche<br />
Calvino racconta il fantastico per rappresentare i temi del suo presente. Troviamo questo<br />
spirito in particolare nel romanzo Il cavaliere inesistente: una storia fantastica ambientata<br />
nel Medioevo, che è anche una metafora della condizione dell’uomo moderno.<br />
Nella scheda delle Tecniche di scrittura il brano del romanzo di Calvino viene proposto per<br />
spiegare e mostrare agli studenti come si fa l’analisi di un testo narrativo. Infatti, la lettura<br />
è un piacere ma imparare a leggere un testo con competenza, permette anche di dare un giudizio<br />
critico su ciò che si legge.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Il fantasy<br />
Dopo il romanzo fantastico si dà spazio a un genere che i ragazzi conoscono bene per merito<br />
del cinema e del successo del genere stesso nella narrativa per ragazzi. A John Ronald Tolkien,<br />
lo scrittore del Signore degli Anelli, si deve l’origine di quello che oggi intendiamo per fantasy:<br />
un fenomeno letterario e di costume che, partito dai libri, ha trovato nel cinema una naturale<br />
continuazione. Anche La storia infinita di Michael Ende è un fantasy che non si ferma al semplice<br />
intrattenimento, ma propone una riflessione sui libri, la lettura, la fantasia e la formazione.<br />
La saga delle avventure di Harry Potter della scrittrice J. K. Rawling costituisce un caso letterario<br />
che ha riscosso un immenso successo commerciale; brani antologizzati dal primo libro<br />
Harry Potter e la pietra filosofale sono recuperabili nell’on line 19.<br />
Isabel Allende, scrittrice già assai nota, ha intrapreso il genere fantasy per compiacere i suoi<br />
nipoti: ne sono uscite storie affascinanti che introducono il lettore ai rituali magici dell’America<br />
Latina. La scrittrice ci conduce in un fantastico viaggio nella foresta amazzonica in Città delle<br />
bestie, dove incontriamo un mondo popolato di animali misteriosi.<br />
Modulo 5<br />
La fantascienza<br />
Obiettivo specifico del modulo è conoscere le opere più significative che coniugano la letteratura<br />
con la scienza e riconoscere le tecniche narrative e gli elementi caratteristici del<br />
genere fantascienza.<br />
Il fascino della fantascienza consiste nel fatto che da una parte ci permette di guardare<br />
indietro e capire quelle che erano le conoscenze e le fiducie riposte nella scienza dagli uomini<br />
del passato, e nel contempo ci spinge a guardare dentro di noi, per visualizzare la nostra nozione<br />
di straordinario e le nostre attese o, spesso, le nostre paure del futuro.<br />
Nelle Tecniche di scrittura vengono dati consigli e regole sulla scrittura di un racconto.<br />
19
20<br />
Unità di apprendimento 1<br />
I modelli della fantascienza nel romanzo<br />
Il romanzo di Jules Verne Dalla Terra alla Luna, per il misto di tecnica, di immaginazione e<br />
anche di entusiasmo, può ben essere considerato un prototipo del genere fantascientifico:<br />
è stato scritto infatti alla fine dell’Ottocento, quando la tecnologia incominciava a fare enormi<br />
progressi, e anticipa il progetto di allunaggio che diventerà realtà un secolo dopo.<br />
Quando la televisione trasmise le immagini del primo uomo che posava il suo piede sulla<br />
Luna, il mondo fu percorso da una forte emozione. Attraverso le cronache di allora, si comprende<br />
come fantasia e realtà a volte si sovrappongano.<br />
La Luna e il firmamento cosparso di stelle rappresentano uno dei temi più suggestivi della<br />
letteratura, fin dalle sue origini. Ma quando alla Luna sono stati aggiunti prima uno, poi molti<br />
satelliti artificiali, anche la prospettiva dei poeti è mutata, come esprime il poeta Salvatore<br />
Quasimodo nella poesia intitolata Alla nuova luna.<br />
Il romanzo di Verne, la cronaca dell’allunaggio e la poesia di Quasimodo possono essere<br />
ripresi anche come riferimento nel volume di Poesia dell’antologia. Il Modulo 3 della Poesia<br />
contiene infatti il percorso La luna tra le arti (Unità 3 e on line 26) che può arricchirsi e acquistare<br />
maggior senso con l’inserimento di questo materiale tra immaginario e realtà e del<br />
racconto di Calvino La luna come un fungo che si trova nell’unità successiva.<br />
Isaac Asimov, in Io, robot, ha prospettato un futuro popolato di creature meccaniche capaci<br />
di aiutare gli uomini, anticipando quello che ora sembra essere possibile grazie alla tecnologia<br />
informatica, come si legge in un articolo di Bill Gates che potrà essere reperito nell’on line<br />
22.<br />
Nella sezione Al cinema, viene proposta la visione del film omonimo per permettere un utile<br />
confronto tra il linguaggio della letteratura e quello del cinema.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Racconti di fantascienza<br />
Il racconto Ora zero del maestro della fantascienza Ray Bradbury ipotizza una invasione dallo<br />
spazio rispecchiando il senso di insicurezza sopravvenuta nell’umanità all’indomani della seconda<br />
guerra mondiale. Questo racconto, che avvince il lettore con una progressiva atmosfera<br />
di inquietudine, è preso a modello per un’analisi particolareggiata delle Tecniche della narrazione.<br />
In Italia, Italo Calvino nelle sue Cosmicomiche è risalito ad un passato pre-terrestre, per affrontare<br />
in modo apparentemente scherzoso temi importanti come l’origine dell’universo.<br />
On line si può reperire un’espansione sulla figura e l’opera di Italo Calvino: un documentario<br />
sulla vita e un video d’approfondimento su Le cosmicomiche.<br />
Per la visione dei video si consiglia l’uso di un’aula multimediale.<br />
On line si possono inoltre reperire altri due racconti di fantascienza: Le conchiglie e il tempo<br />
di Calvino e Prigioniero dell’abisso di corallo di James Ballard. Sono racconti in cui immaginario<br />
e scienza si mescolano non per guardare avanti nel futuro ma per guardare indietro nel tempo<br />
originario.<br />
Modulo 6<br />
Le vie del giallo<br />
Obiettivo del modulo è quello di far conoscere l’evoluzione del genere dal poliziesco al<br />
thriller, attraverso racconti di grande qualità letteraria e forte presa sull’immaginario giovanile.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Il giallo deduttivo<br />
La nascita del genere viene contestualizzata nella storia: il poliziesco è infatti un genere che<br />
nasce dalla fiducia nella ragione, quando, nella seconda metà dell’Ottocento, grandi erano
le aspettative riposte nel progresso. Dall’Ottocento ai nostri giorni, il genere si è sviluppato<br />
in varie direzioni. La fiducia nella ragione non è più così salda, e lascia campo al dubbio, riconoscendo<br />
i propri limiti.<br />
Il successo di un giallo dipende dalla tecnica dello scrittore, che deve suscitare attesa e coinvolgimento<br />
nel lettore attraverso la suspense. Poiché il giallo ha alcune norme precise, è un<br />
genere che si addice ad essere praticato anche come esercizio di scrittura.<br />
Dapprima vengono presentati ai ragazzi i classici del genere: scrittori che hanno inventato<br />
personaggi di investigatori che sono divenuti dei modelli imitati, ammirati, e a volte confusi<br />
con i loro stessi autori. Auguste Dupin di Poe, Sherlock Holmes di Conan Doyle, il commissario<br />
Maigret di Simenon rappresentano il tipo dell’investigatore che riesce a venire a capo anche<br />
dei crimini più oscuri e complessi. Il giallo tradizionale, infatti, non può deludere il lettore, e<br />
l’inchiesta deve concludersi in modo rassicurante e definitivo.<br />
Di Edgar Allan Poe si trova nell’on line 16 il racconto Cuore rivelatore, che lega il genere giallo<br />
al genere fantastico.<br />
La voce della Poesia si trova nell’espansione on line 25, con la proposta di lettura e analisi<br />
dell’enigmatica poesia A una passante di Charles Baudelaire, poeta che, pur nella distanza<br />
oceanica, fu legato da profonda affinità con Poe.<br />
Il giallo è un genere che annovera molte esponenti femminili: le scrittrici sono spesso dotate<br />
di quel pizzico di ironia che rende i loro personaggi e la loro scrittura particolarmente godibile,<br />
come succede nei libri dell’inglese Agatha Christie, l’inventrice di Poirot, o dell’italiana Danila<br />
Comastri, o dell’americana Patricia Highsmith, la regina del thriller; è proprio la Highsmith<br />
a dare indicazioni su come si scrive un giallo, nella scheda delle Tecniche di scrittura.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Il giallo contemporaneo e il dubbio della ragione<br />
Nella letteratura italiana, il giallo ha assunto spesso la forma di una metafora per rappresentare<br />
il lato oscuro della realtà. Ha incominciato negli anni Sessanta il siciliano Leonardo Sciascia<br />
indagando nelle pieghe dei crimini legati agli ambienti mafiosi siciliani. La Sicilia è anche le<br />
patria di Andrea Camilleri e del suo commissario Montalbano, nelle cui indagini si ritrova uno<br />
spaccato dell’Italia contemporanea. Gli scrittori delle nuove generazioni, come Carlo Lucarelli,<br />
amano tuttavia far emergere quel tanto di misterioso che si annida anche dietro alle spiegazioni<br />
apparentemente più logiche, costruendo dei thriller in cui l’angoscia non viene risolta del tutto.<br />
Il film del modulo è uno dei capolavori del maestro del genere, Alfred Hitchcock. Il confronto<br />
col racconto di Cornell Woolrich, La finestra sul cortile, che ha dato origine all’idea del film,<br />
permette di capire la diversità dei due linguaggi.<br />
Modulo 7<br />
Il romanzo di formazione<br />
Il romanzo di formazione è un genere letterario di grande fortuna. Si tratta di romanzi che si<br />
prestano particolarmente alla lettura degli adolescenti. Obiettivo specifico del modulo è<br />
fornire agli studenti i mezzi per interrogare i testi e trarne motivo di esperienza e riflessione<br />
sul proprio mondo personale.<br />
In questo modulo si trova una scheda di Tecniche di scrittura su come si fa un tema.<br />
Infatti, poiché i brani ruotano su tematiche giovanili vicine all’esperienza e al vissuto dei<br />
ragazzi, si è individuato in questo modulo l’occasione più adatta per spiegare loro le tecniche<br />
e i tempi per lo svolgimento di un tema in classe o come compito a casa.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Lasciare l’infanzia<br />
Il romanzo di formazione è attinto alle origini del genere, in Germania sul finire del Settecento:<br />
apre infatti l’unità Wolfgang Goethe col suo romanzo Wilhelm Meister, in cui il protagonista<br />
21
22<br />
affronta il difficile cammino della maturazione e dell’adattamento alla società.<br />
Il processo di contestualizzazione spiega la fortuna del genere nella prima metà dell’Ottocento,<br />
quando, con l’affermarsi della borghesia, gli scrittori iniziavano a interrogarsi sulle contraddizioni<br />
tra i sogni e le aspirazioni dell’adolescenza e le nuove esigenze e i nuovi stimoli di una società<br />
in trasformazione. Modello del genere ottocentesco è David Copperfield dello scrittore inglese<br />
Charles Dickens. On line, gli studenti possono completare il filone tra Otto e Novecento con<br />
la lettura di un brano dal Törless di Robert Musil.<br />
Nel Novecento cominciano a farsi strada le donne scrittrici e l’antologia presenta due testi<br />
molto diversi tra loro: Cosima della scrittrice sarda Grazia Deledda, che racconta il proprio<br />
romanzo di formazione alla scrittura, e L’isola di Arturo di Elsa Morante in cui un narratore<br />
uomo ripensa in prima persona al suo percorso di crescita.<br />
Nel corso del Novecento, il romanzo di formazione diventa sempre più un’occasione per analizzare<br />
i caratteri degli adolescenti e i conflitti tra il mondo dei giovani e quello degli adulti.<br />
Il giovane Holden di J.D. Salinger è libro di culto non solo per gli adolescenti di oggi, ma anche<br />
per i genitori, che sono stati adolescenti di ieri.<br />
Viene proposto un approfondimento sul periodo di cambiamenti che ha portato alla costruzione<br />
di una nuova visione della giovinezza e del mondo: la musica e il rock, le canzoni di Elvis Presley,<br />
la Beat generation, i fumetti dei Peanuts.<br />
La voce della Poesia è rappresentata da Fantasia di Rimbaud, il poeta “adolescente” per antonomasia.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Storie di crescita nel nostro tempo<br />
Il romanzo di formazione è un genere che continua ad attraversare la letteratura, anche nel<br />
nostro tempo. Per lo scrittore israeliano David Grossmann la corsa di un ragazzo attraverso<br />
la città di Gerusalemme è metafora del difficile passaggio alla conoscenza di sé, come racconta<br />
in Qualcuno con cui correre. Il romanzo Una barca nel bosco di Paola Mastrocola racconta<br />
con acuta ironia l’impatto di un ragazzo venuto da un’isola del Sud con un ambiente scolastico<br />
del Nord, mediocre e deludente.<br />
I testi on line sono altrettanto validi e significativi di quelli sul cartaceo: lo dimostrano i brani<br />
tratti da Montedidio di Erri De Luca, un breve e intenso romanzo in cui un tredicenne diventa<br />
presto adulto attraverso l’amore e il dolore.<br />
Modulo 8<br />
La storia raccontata<br />
Se gli storici ricostruiscono i fatti attraverso i documenti e le testimonianze, la letteratura<br />
colma i vuoti che i documenti non registrano. Obiettivo specifico del modulo è quello di far<br />
conoscere attraverso l’immaginario della narrativa, della poesia e della cinematografia gli<br />
avvenimenti che hanno segnato il Novecento e gli anni più recenti della nostra storia.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La memoria e la storia<br />
I testi e i film presentati nella prima unità possono anche costituire oggetto specifico di riflessione<br />
per il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio per non dimenticare gli<br />
orrori della storia. Nell’unità sono raccolti brani dal Diario di Anna Frank (on line 33); un racconto<br />
e una poesia di Primo Levi, Vagoni maledetti da Campo del sangue di Eraldo Affinati,<br />
i film La vita è bella di Roberto Benigni e Train de vie di Radu Mihaileanu.<br />
Il secondo conflitto mondiale si colloca nel secolo come uno spartiacque. In Italia la tragedia<br />
della guerra si è accompagnata all’esperienza della Resistenza, che ha portato alla liberazione<br />
dal regime fascista e all’inizio della democrazia. Le narrazioni più intense di questo periodo
fanno i conti con la paura della morte e con la necessità di addomesticare il dolore inventando<br />
un linguaggio nuovo, non solo nella narrativa, ma anche nel cinema, che per primo sperimentò<br />
il Neorealismo (on line 36).<br />
Giovanni Comisso mostra la vita della gente comune che continua, con naturale ciclicità, pur<br />
sotto la minaccia dei bombardamenti.<br />
Beppe Fenoglio, che visse in prima persona l’esperienza della Resistenza, ricostruisce la<br />
sconvolgente vicenda di un giovane partigiano.<br />
Il racconto di Fenoglio viene analizzato per cogliere il rapporto tra il tempo e lo spazio all’interno<br />
delle Tecniche della narrazione.<br />
A testimoniare l’esperienza della guerra contribuiscono i poeti, che colgono aspetti più intimi<br />
e concentrati, ma ugualmente dolorosi. Una sezione on line raccoglie la La voce della Poesia<br />
incarnata da Giuseppe Ungaretti, Alfonso Gatto, cui si aggiunge il poeta arabo Sa‘ad Yūsuf<br />
(on line 35).<br />
Particolarmente utile da punto di vista didattico per la formazione civile degli studenti è la<br />
lettura della Costituzione spiegata a mia figlia del magistrato Giangiulio Ambrosini.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Storie dal mondo e nel mondo<br />
Un obiettivo specifico del modulo è quello di portare i giovani a confrontare culture e storie.<br />
Incontrare attraverso la lettura situazioni e tradizioni diverse fornisce gli strumenti per dialogare<br />
con chi proviene da culture e lingue differenti, anche tra compagni di classe, nella nostra<br />
scuola che diventa sempre più spesso un crocevia tra culture di origine lontana. A testimonianza<br />
di culture e storie lontane, ma solo nella geografia, ci sono brani dal romanzo Balzac<br />
e la piccola sarta cinese di Dai Sijie, da Un angelo probabilmente (on line 37) di Mino Milani<br />
e da Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini.<br />
Il modulo si chiude con un brano tratto da un libro che segna la nascita di un modo diverso<br />
di fare letteratura, attraverso la cronaca e la denuncia: Gomorra di Roberto Saviano.<br />
Una corposa sezione on line presenta pagine e immagini che documentano l’evento che ha<br />
segnato tragicamente l’inizio del millennio: l’11 settembre del 2001 lo si può ripercorrere<br />
attraverso le cronache del giorno stesso, il ricordo dello scrittore Nathan Englander dopo<br />
qualche anno, e una splendida, semplice poesia di Wislawa Szymborska, ispirata alle fotografie<br />
di quei giorni drammatici pubblicate sui giornali di tutto il mondo.<br />
Modulo 9<br />
Storie di famiglie<br />
Obiettivo specifico del modulo è comprendere, attraverso gli autori più validi della narrativa<br />
moderna e contemporanea come un tema fondamentale come quello della famiglia venga<br />
diversamente rappresentato in epoche diverse; ciò permette di fornire agli studenti argomento<br />
per la riflessione e la discussione sul proprio mondo personale.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La famiglia ieri e oggi. Modelli e linguaggi<br />
Nel passaggio dall’Ottocento al Novecento, il modello della famiglia si trasforma di pari passo<br />
con la trasformazione della società. La famiglia patriarcale che leggiamo nei Malavoglia di<br />
Giovanni Verga è legata a schemi arcaici, già minacciati, tuttavia, dal progresso e dalla modernità<br />
che avanza.<br />
All’inizio del Novecento, Marcel Proust nella Ricerca del tempo perduto rappresenta una<br />
famiglia francese, raffinata e cittadina, ma compressa entro i riti del perbenismo borghese.<br />
Nel corso del Novecento, i rapporti gerarchici all’interno della famiglia vengono messi sempre<br />
più in crisi. Così in Lessico famigliare di Natalia Ginzburg l’autorità della figura paterna passa<br />
23
24<br />
al vaglio dello sguardo affettuoso e ironico della scrittrice; mentre negli anni Novanta Enrico<br />
Brizzi, all’inizio del suo fortunato romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, ritrae una<br />
famiglia contemporanea ormai fossilizzata nella ritualità dei nuovi miti della società dei<br />
consumi, concentrati simbolicamente nel televisore troneggiante in salotto.<br />
Chiudono l’unità le divertenti strisce del fumetto Zits, che ha per protagonista un tipico adolescente<br />
americano alle prese con i suoi genitori.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Genitori e figli<br />
Il rapporto tra genitori e figli è quello più delicato e conflittuale. Sulla scia degli studi della<br />
psicanalisi, all’inizio del Novecento il rapporto padre-figlio diventa un tema dominante. È allora,<br />
infatti, che un’intera generazione incomincia a non riconoscersi più nella tradizione e nei<br />
propri “padri”. Danno voce a questo conflitto doloroso Kafka nella letteratura tedesca e Tozzi<br />
in quella italiana.<br />
Le lettere di Sylvia Plath (on line 39), invece, testimoniano l’ansia delle ragazze che intorno<br />
alla metà del Novecento aspiravano ad emanciparsi, per emergere nel campo della cultura e<br />
ottenere riconoscimenti economici del proprio talento, anche a costo di grande sofferenza.<br />
Sempre on line (40), viene dato un esempio della grandezza della poesia della Plath nella<br />
lirica La luna e il cipresso, proposta nella traduzione del poeta Giovanni Giudici, corredata del<br />
testo in lingua originale.<br />
Il rapporto genitori e figli è ricorrente anche nella poesia. È frequente che un poeta ripercorra<br />
attraverso la memoria la figura materna. Ne è un esempio la poesia La madre di Ungaretti,<br />
cui si aggiunge (on line 45) la straziante Supplica a mia madre di Pasolini.<br />
Il genere epistolare costituisce l’argomento degli on line 41, 42 e 43.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Quando i genitori sono assenti<br />
L’on line 46 consta di un’intera unità che mostra occasioni diverse in cui la famiglia è assente,<br />
attraverso i brani di due autori contemporanei ma assai distanti per geografia: dalle storie<br />
del Wyoming di Annie Proulx al racconto dell’israeliano Abraham Yehoshua. Entrambi trattano<br />
il tema dell’assenza della famiglia con ironia, ma senza nasconderne il dramma.<br />
Modulo 10<br />
Incontrare gli altri<br />
Il tema dell’Altro è nodale nella società di oggi e ha quindi un peso particolare nell’antologia.<br />
Obiettivo principale del modulo è comprendere la complessità del tema dell’incontro con<br />
l’Altro.<br />
Il modulo è articolato in molte direzioni, alcune delle quali sono affrontate o approfondite on<br />
line (47-51). Il tema è complesso perché l’Altro è tale a seconda di chi parla, guarda, giudica.<br />
I testi scelti per questo modulo, anche se sono di piacevole lettura, non vanno nella direzione<br />
di banalizzare l’argomento, proponendo visioni edulcorate: tutti i brani e le immagini sono<br />
scelti con la finalità di portare la classe a documentarsi sul problema, a riflettere sulla relatività<br />
del punto di vista, e a dotarsi di un linguaggio adeguato.<br />
“Alterità”, “globalizzazione”, “razza”, “identità” sono parole entrate nel linguaggio giornalistico.<br />
A volte i ragazzi le sentono o anche le adoperano senza saper bene che cosa significhino. I<br />
testi e gli approfondimenti del modulo servono a chiarirle: usare le parole giuste è già un<br />
primo fondamentale passo per comunicare, e la voce della Scienza sgombra il campo dai pregiudizi.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Noi e gli altri<br />
Nella figura di Polifemo troviamo l’archetipo dell’Altro, che verrà ripreso e declinato variamente
nel corso del tempo in letteratura e in arte.<br />
Alberto Moravia rovescia la prospettiva della storia di Ulisse e del Ciclope: ne viene fuori<br />
tutta un’altra “verità”, in un contesto storico che richiama quello del regime fascista.<br />
Il racconto fornisce anche lo spunto per le Tecniche di scrittura, che insegnano Come si fa<br />
una relazione.<br />
Una pagina del reporter Ryszard Kapus´ciński, che per tutta la vita ha incontrato uomini e culture<br />
straniere, aiuta a focalizzare con estrema chiarezza il problema della definizione dell’Altro.<br />
Il romanzo giallo intitolato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio mette a fuoco<br />
il discusso scontro di civiltà che assilla il nostro presente e infiamma il dibattito sociale e religioso<br />
dei nostri giorni: lo ha scritto in lingua italiana lo scrittore algerino Amara Lakous, ambientandolo<br />
nella piazza più multietnica di Roma. I passi riportati riferiscono le voci diverse<br />
della piazza. Su questo modello è costruita la scheda delle Tecniche della narrazione, che<br />
tratta della pluralità delle voci e dei punti di vista.<br />
La poesia, grazie alla sua essenzialità, può dire più della prosa. Una poesia di Vivian Lamarque<br />
si rivolge alla massa variegata e senza nome che chiamiamo “vù cumprà”.<br />
Un poesia di Franco Fortini (on line 50) va al nocciolo della “globalizzazione”: nessuno di noi<br />
vive in un mondo isolato; realtà diverse nello spazio e nel tempo esercitano la loro influenza<br />
sul nostro vivere quotidiano.<br />
Persepolis, fumetto e film di grande successo dell’autrice iraniana Marjane Satrapi, narra attraverso<br />
le immagini la storia di formazione di una ragazzina improvvisamente diventata “altra”<br />
a se stessa, nel mezzo dello sconvolgente e drammatico cambiamento storico dell’Iran che<br />
impose con la forza il ritorno ad usanze arcaiche.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Storie di alterità nel microcosmo della scuola<br />
La scuola è il luogo dell’aggregazione, ma c’è anche il disagio di chi si sente diverso dai compagni.<br />
Lo raccontano due storie che presentano la scuola italiana com’era ieri – nel ricordo di Mario<br />
Luzi – e com’è oggi – nel racconto di Vanessa Ambrosecchio.<br />
Nell’on line 52, lo studente potrà trovare un curioso racconto che è anche un apologo che ha<br />
per protagonisti i numeri: Il problema del quattro di Ermanno Bencivegna.<br />
Modulo 11<br />
I luoghi raccontati<br />
Il modulo è particolarmente ricco e vario: il tema dei luoghi si lega al tema del viaggio e dell’avventura,<br />
ma i luoghi oltre ad aver valenza simbolica rappresentano il mondo in cui viviamo,<br />
la natura che è necessario rispettare per la nostra stessa sopravvivenza. La cultura e la storia,<br />
infatti, sono interdipendenti con la geografia.<br />
Obiettivi specifici del modulo sono conoscere luoghi vicini o lontani che sono stati descritti<br />
nella letteratura e conoscere alcuni dei problemi che minacciano la Terra, che è il “nostro”<br />
luogo per eccellenza. Il modulo può pertanto fornire validi spunti didattici per affrontare lo<br />
studio comparato di italiano e geografia.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Il viaggio, il mare, l’avventura<br />
I moderni libri di viaggio hanno un archetipo celebre nel Milione di Marco Polo che oggi ci appare<br />
come l’archetipo del viaggiatore moderno, curioso e senza pregiudizi. La permanenza<br />
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di Marco Polo nella letteratura contemporanea è testimoniata dalle Città invisibili di Italo<br />
Calvino, dove il mercante veneziano riappare come narratore di luoghi fantastici sui quali si<br />
proietta la realtà metropolitana di oggi. Un video su questo testo di Calvino è reperibile on<br />
line (video 5). Si può invitare i ragazzi a visionarlo collegandosi autonomamente col sito del<br />
manuale o in classe ove è possibile usare la multimedialità come strumento didattico.<br />
Il mare è il luogo deputato al racconto di viaggio. Nel mare l’uomo si avventura come luogo<br />
dove misurare le proprie forze e i propri limiti, ma al quale si sente anche oscuramente legato.<br />
L’archetipo moderno del confronto tra l’uomo e il mare è rappresentato dalla lotta epica tra<br />
il capitano Achab e la balena bianca, raccontato nel Moby Dick di Herman Melville. A questo<br />
romanzo si rifanno tutti gli altri racconti di mare: dal Vecchio e il mare di Ernest Hemingway<br />
ai racconti di Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
L’uomo e l’ambiente<br />
Parlare dei luoghi significa anche interessarsi al loro destino, che è anche il nostro. In questo<br />
modulo si incontrano testi che trattano del rapporto tra l’uomo e l’ambiente.<br />
Solo il rispetto degli equilibri naturali potrà permettere la sopravvivenza della vita sulla terra.<br />
Ci sono luoghi in cui gli sconvolgimenti provocati dagli uomini sono più evidenti e dolorosi:<br />
sono le foreste, le montagne, il mare. Il tema dell’ambiente si presta ad essere trattato in<br />
vari generi di scrittura.<br />
Una lettera dell’antico Capo Seattle al Presidente americano appare ora come un preveggente<br />
documento ambientalista.<br />
Lo scrittore Mario Rigoni Stern in un suo racconto ambientato nelle sue montagne invita a<br />
riflettere sul rapporto tra civiltà degli uomini e ambiente degli animali.<br />
Luis Sepúlveda in un suo provocatorio reportage mette a fuoco il dissennato mito del turismo<br />
sul mare.<br />
Il giornalista Paolo Rumiz descrive in un articolo un’escursione in montagna che gli ha rivelato<br />
quanto i cambiamenti del clima incidano sulla natura.<br />
La voce della Scienza interviene a pieno titolo sull’argomento. Alain Weisman, nel suo Una<br />
terra senza umani, ipotizza infatti la scomparsa dell’uomo dalla Terra, svelando lo scenario<br />
lugubre di luoghi abbandonati alle forze della natura non più controllati dalla mano dell’uomo<br />
(on line 58).<br />
La varietà degli argomenti e delle tipologie testuali contenute nel modulo dà l’occasione didattica<br />
di fornire ai ragazzi tecniche e norme per diverse tipologie di produzione scritta: come<br />
si fa un articolo; come si fa un saggio breve; come si fa un’intervista; come si fa un ipertesto.<br />
Modulo on line 59<br />
Il comico e il tragico nel nostro tempo<br />
Il tema della modernità è affrontato attraverso una trattazione pluridisciplinare che permette<br />
di coglierne la complessità e suggerisce spunti per la riflessione.<br />
Obiettivo specifico è l’apprendimento e il riconoscimento delle categorie del comico, del<br />
tragico e del grottesco. A questo si collega la possibilità di comprendere alcune delle caratteristiche<br />
della nostra epoca e saperle situare nella corretta dimensione temporale.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Il comico e il suo rovescio<br />
Ai nostri giorni, la distinzione di comico e tragico non è netta, tanto che la cifra della modernità<br />
è piuttosto il grottesco.<br />
L’analisi di alcuni racconti spiega le modalità degli stili del tragico e del comico e come essi
possano mescolarsi.<br />
Nell’età delle macchine e del progresso, i personaggi della letteratura perdono i connotati<br />
eroici, e i grandi duelli in cui i guerrieri epici mostravano il loro valore si abbassano a battaglie<br />
quotidiane, combattute nell’insignificanza delle esistenze ordinarie.<br />
Nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, la battaglia che il protagonista combatte è quella<br />
contro il vizio del fumo. E, per di più, lui non ha nemmeno la volontà per vincerla, ma in compenso<br />
è dotato di autoironia.<br />
Il Novecento è il secolo che vede il trionfo dell’automobile, nuovo “personaggio” della letteratura:<br />
è un’automobile che travolge il povero Giufà, figura arcaica dello scemo del paese,<br />
nel racconto di Gesualdo Bufalino.<br />
A volte, nel dilagare della mediocrità umana, l’identità eroica si trasferisce sugli oggetti: così,<br />
il Vecchio pianoforte descritto da Savinio appare ben più nobile dei suoi proprietari, ridotti a<br />
comiche macchiette.<br />
Due scrittori, Stefano Benni e Daniel Pennac, rappresentano l’ordinaria follia del nostro tempo<br />
con due racconti esilaranti che, mentre divertono, inducono a riflettere sul senso e il non<br />
senso che accompagna la nostra esistenza: sempre ansiosa, tra merci e persone di ogni tipo,<br />
dentro un autogrill come in un pronto soccorso d’ospedale.<br />
Anche la poesia, nella nostra epoca, si abbassa a filastrocca per parlare di temi seri: lo mostra<br />
un testo poetico, ancora di Benni.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Il tragico nel quotidiano<br />
Sui temi del tragico nel quotidiano in due racconti, pubblicati alla distanza di quarant’anni, si<br />
legge la trasformazione dell’Italia nella modernità. Nel primo racconto, Anna Maria Ortese<br />
traccia l’immagine dell’Italia del dopoguerra, quando, nel profilarsi del boom economico, molti<br />
emigravano dal Sud nelle città industrializzate del Nord, e lo sradicamento poteva rappresentare<br />
un dramma. Nel secondo, invece, Sebastiano Vassalli ci presenta l’Italia del benessere conquistato,<br />
con la storia di una normale famigliola che d’agosto si mette in macchina per le vacanze,<br />
come fanno tutti. L’autostrada diventa il luogo simbolo di una rappresentazione tragica<br />
che si tinge di grottesco.<br />
Il film, Tempi moderni di Chaplin ha la funzione di una presa di coscienza: vedere un film che<br />
denunciava l’epoca percorsa nel modulo, quand’essa era ancora agli inizi, fa riflettere sul<br />
prima e sul dopo, ovvero sul nostro presente di oggi.<br />
Primo piano su un autore:<br />
Luigi Pirandello. Dalla narrativa al teatro<br />
Attraverso un primo piano su Luigi Pirandello, si entra nel laboratorio del narratore e del drammaturgo.<br />
L’obiettivo principale del modulo è cominciare a riflettere sui legami e le differenze<br />
tra narrativa e teatro, da cui trarre anche indicazioni per divenire drammaturghi in erba.<br />
Il confronto diretto tra testo narrativo e testo teatrale fornisce la possibilità cogliere le differenze<br />
tra i generi, utili anche nel momento di una eventuale elaborazione creativa.<br />
Percorrendo il modulo, gli studenti conoscono i primi fondamentali elementi e le peculiarità<br />
del genere teatro grazie alla riflessione di un grande maestro come Pirandello.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Il testo narrativo e il testo teatrale. Personaggi e autore<br />
La patente è una novella ed anche un atto unico. Il confronto tra i due generi permette di<br />
cogliere le profonde differenze tra testo narrativo e testo teatrale.<br />
La novella Personaggi presenta i personaggi creati dalla fantasia dell’autore che affollano il<br />
suo studio chiedendogli vita e voce. Solo quando l’arte li fisserà per sempre sulla pagina<br />
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28<br />
scritta, essi potranno godere di vita immortale. Alla novella è collegato il dramma Sei personaggi<br />
in cerca d’autore, in cui Pirandello riflette sul dramma di personaggi che, rimasti senza<br />
autore che li ha solo immaginati, senza trasferirli in un testo, hanno bisogno per vivere che<br />
la loro vicenda venga almeno messa in scena da attori che li interpretino (on line 60).<br />
Anche chi vuole fare teatro ha bisogno di un testo scritto. È vero che il regista è libero di dare<br />
un’impronta personale allo spettacolo, ma il testo scritto dall’autore esige di essere rispettato.<br />
L’unità presenta una novella, Leonora, addio, e alcuni brani tratti dal dramma Questa sera si<br />
recita a soggetto, in cui un regista estroso decide di utilizzare la trama del racconto semplicemente<br />
come canovaccio (on line 61).<br />
La novella Leonora, addio! offre inoltre lo spunto per un approfondimento sul genere del melodramma.<br />
L’unità si conclude con la scheda del film Kaos dei fratelli Taviani. Si propone la visione della<br />
seconda parte del lungo film costituita dagli episodi ripresi dalla novella La giara e Requiem<br />
che vengono analizzate negli on line 64 e 65.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Proviamo a fare teatro<br />
Alcune novelle di Pirandello, mai rielaborate per il teatro, offrono l’occasione per stimolare<br />
gli allievi a una scrittura creativa teatrale. L’unità diviene infatti un invito a fare teatro, a partire<br />
dalla scrittura.<br />
Nelle Tecniche del teatro e nelle Tecniche di scrittura creativa si impara Come tradurre il<br />
testo narrativo in testo teatrale. La novella di riferimento è quella dal titolo Nell’albergo è<br />
morto un tale, che si presta a un lavoro di riscrittura e trasposizione teatrale, ma si presta<br />
anche all’individuazione di temi diversi (i luoghi, il viaggio, l’immigrazione). Altre novelle (La<br />
casa del Granella e I nostri ricordi) sono reperibili negli on line 64 e 65. Di quest’ultima novella<br />
si propone una trasposizione teatrale originale, elaborata in un laboratorio di scrittura scolastico,<br />
che potrebbe essere utilizzata come copione per un laboratorio teatrale scolastico.<br />
Spesso si realizzano nelle scuole laboratori di teatro. Fare teatro è un’attività coinvolgente,<br />
attraverso la quale il ragazzo impara a gestire voce, corpo e memoria e sperimenta la responsabilità:<br />
del lavoro di gruppo. Ma affinché fare teatro a scuola diventi una vera esperienza di<br />
creazione artistica, è necessario dare le nozioni di base della struttura di un testo teatrale e<br />
delle esigenze della scena.<br />
Primo piano<br />
Invito alla lettura integrale di romanzi<br />
È un modulo che ha una struttura diversa da tutti gli altri. Antologizza esclusivamente l’incipit<br />
e brevi segmenti di testo dai romanzi selezionati: la finalità del modulo è invitare gli studenti<br />
alla lettura integrale dei romanzi. Sono stati scelti undici romanzi, su tre dei quali – Il Gattopardo,<br />
Il nome della rosa e Io non ho paura – viene data la possibilità di confrontare la lettura<br />
del romanzo con la visione del film, attraverso le schede di Letteratura e cinema (on line 74<br />
e 76). Gli esercizi sono suddivisi in due fasi: i primi sono mirati a preparare gli studenti alla<br />
lettura attraverso la raccolta di informazioni geografiche o storiche; i secondi prevedono invece<br />
la lettura integrale del romanzo. Il docente potrà scegliere uno o più romanzi per la propria<br />
attività didattica. Potrà assegnarne la lettura individuale, o a gruppi, o all’intera classe, e<br />
variare le scelte di anno in anno. Potranno anche essere organizzate gare di lettura: l’aspetto<br />
agonistico, di origine assai antica, è in genere un espediente favorevole per stimolare la lettura.<br />
Degli undici romanzi selezionati, da fine Ottocento ai nostri anni, quattro sono in cartaceo e<br />
sette on line.
Volume II<br />
Poesia e teatro<br />
La poesia<br />
Nel biennio è previsto che lo studente apprenda e sappia riconoscere le basi della retorica<br />
e della metrica come strumenti per procedere nella lettura delle poesie ed apprezzarne il<br />
nodo inscindibile tra ispirazione e tecnica, tra contenuto e ritmo. Le antologie di solito assolvono<br />
a questo compito attraverso numerose pagine iniziali sulle tecniche esemplificate variamente,<br />
con riferimenti a poeti spesso sconosciuti agli alunni. Questa antologia propone anch’essa<br />
le informazioni di base in apertura del volume, ma, in modo assolutamente innovativo, lo fa<br />
attraverso l’incontro con il poeta Umberto Saba: in tal modo le tecniche della tradizione<br />
poetica italiana non rimangono avulse dall’esperienza della lettura. Nel proseguimento dei<br />
moduli, la riflessione sullo stile delle poesie è sempre correlata a quella sul contenuto, o viceversa.<br />
I moduli sulla poesia sono cinque: il primo è concentrato essenzialmente sul genere, il<br />
secondo racconta le origini della tradizione poetica italiana che si sviluppano nella doppia<br />
dimensione dell’amore verso Dio e il creato e dell’amore verso la donna, e mostra la permanenza<br />
di temi e generi nel tempo e la loro trasformazione in contesti storici diversi.<br />
I moduli 3, 4 e 5 sono moduli tematici e riguardano i grandi temi della poesia, a partire dagli<br />
archetipi sino ai nostri giorni.<br />
In tutti i moduli viene dato spazio alla poesia dialettale; le poesie in lingua straniera sono<br />
tradotte, e spesso accompagnate dal testo originale a fronte, che permette di riflettere sulle<br />
particolarità della traduzione.<br />
Di tutti i testi poetici in italiano – salvo il caso di testi semplicissimi – viene sempre fornita<br />
la parafrasi completa (Il significato letterale del testo). La spiegazione letterale e le note ai<br />
testi sono costantemente accurate e chiare.<br />
Nella trattazione della poesia permane Il filo del racconto, che si snoda attraverso i moduli.<br />
In coerenza col progetto costitutivo dell’antologia, ogni modulo contiene al suo interno gli<br />
strumenti indispensabili per affrontare gli argomenti trattati. Sono inoltre presentate in ciascun<br />
modulo schede con le indicazioni metodologiche e gli esempi di analisi, commento, interpretazione<br />
e confronto di testi poetici.<br />
Modulo 1<br />
Che cos’è la poesia?<br />
Come quando ci si accinge ad un viaggio è necessario preparare un bagaglio, così questo<br />
modulo fornisce il bagaglio indispensabile per iniziare il viaggio alla scoperta dell’universo<br />
della poesia. Ha come obiettivi il riconoscimento della differenza tra prosa e poesia e l’apprendimento<br />
delle tecniche retoriche e metriche fondamentali per comprendere il nesso inscindibile<br />
tra contenuto e forma poetica.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
I poeti e la poesia<br />
I lettori di poesia sono senz’altro assai più rari che non i lettori di narrativa. Ma la poesia può<br />
essere una grande passione: non solo per chi la scrive, ma anche per chi la legge. E, come<br />
tutte le passioni, ha bisogno che ci sia l’occasione per incontrarla: anche un’antologia scolastica<br />
può rappresentare una buona occasione d’incontro.<br />
L’obiettivo dell’unità è fornire un primo incontro con la poesia, a partire dalle definizioni che<br />
della poesia danno gli stessi poeti, attraverso brevi liriche reperibili sia in cartaceo sia on line<br />
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(1, 2, 3). La serie è aperta da L’Albatro di Charles Baudelaire, ed è composta da poeti noti<br />
– come Fernando Pessoa e Wislawa Szymborska – e meno noti. Anche un video permette<br />
un approfondimento sulla particolarità e il fascino del genere.<br />
Al termine della prima unità trova posto un test di ingresso, su un brano in prosa di Jorge<br />
Luis Borges, che fornisce la possibilità di valutazione e co-valutazione degli interessi e delle<br />
esperienze culturali degli alunni prima di iniziare il percorso didattico vero e proprio.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Nel laboratorio di un poeta: Umberto Saba<br />
La poesia come genere letterario è quella elaborata attraverso la scrittura, che fa i conti con<br />
una lunga tradizione codificata nei secoli. Il linguaggio della poesia è diverso da quello della<br />
prosa: non è continuo e lineare, ma segmentato, ritmato e spesso rimato. In poesia, infatti,<br />
è importante non solo quello che si dice, ma come lo si dice. Attraverso un breviario di poesie<br />
di Umberto Saba, ovvero entrando nel laboratorio del poeta, viene tracciato un dizionario<br />
della metrica e delle figure retoriche, strumento indispensabile per il proseguimento di qualsiasi<br />
percorso di lettura poetica. Serve quindi per imparare ad analizzare i testi poetici con<br />
competenza, cogliendone la bellezza, i rapporti con la tradizione, l’originalità.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Le funzioni della poesia<br />
Questa unità è interamente on line (on line 4), e propone un percorso articolato tra le varie<br />
espressioni poetiche, ed è pertanto ricco di autori, dai lirici classici ai cantautori moderni.<br />
La poesia ha varie funzioni: può narrare una storia o esprimere il mondo interiore del poeta;<br />
vi sono versi scritti per insegnare qualcosa e versi scritti per essere recitati sulla scena o per<br />
essere musicati e cantati come nel melodramma e nella canzone.<br />
Infine, come capita per tutte le forme d’arte, c’è anche un tipo di poesia che si prende gioco<br />
di sé.<br />
Modulo 2<br />
La poesia ieri e oggi<br />
Il modulo ha come obiettivo la conoscenza delle origini della nostra tradizione poetica e il<br />
riconoscimento della permanenza nel tempo di temi, forme e generi.<br />
Attraverso le espansioni on line (5-18), il modulo fornisce un’ampia scelta di testi e il materiale<br />
utile per i docenti per iniziare dal secondo anno del primo biennio lo studio della storia della<br />
letteratura italiana.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Il sentimento religioso<br />
L’unità è aperta dal Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi, ricco di echi biblici.<br />
Nell’on line 5 è possibile leggere Donna de Paradiso di Jacopone da Todi. La permanenza del<br />
tema è espressa dalla poesia Preghiera di Giuseppe Ungaretti, e da un canto sulla vita di<br />
Nazim Hikmet, espressione di una religiosità che possiamo definire “laica”.<br />
Al Cantico fanno eco Tre poesie per Francesco d’Assisi della poetessa Alda Merini e una poesia<br />
di Franco Loi, espressione della poesia dialettale lombarda.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
L’amore e la figura femminile<br />
Lo studio della letteratura italiana delle origini prosegue con la poesia della Scuola poetica<br />
siciliana alla corte di Federico II e con la cosiddetta poesia siculo-toscana. Temi fondamentali<br />
sono l’amore e la rappresentazione della figura femminile che permangono, accresciuti di
senso, nel Dolce stil novo. Dalla ballata di Guido Cavalcanti a quella novecentesca di Giorgio<br />
Caproni si segue il filo della tradizione non soltanto a livello tematico, ma anche nella forma<br />
della ballata.<br />
Il sonetto «Tanto gentile» di Dante Alighieri fornisce il modello della lode stilnovista, mentre<br />
due sonetti di Francesco Petrarca ne rappresentano la continuazione e il superamento.<br />
Nella Pagina degli strumenti vengono approfondite le caratteristiche del Dolce stil novo, dove<br />
l’amor sacro e l’amor profano scoprono un obiettivo comune nella nobilitazione dell’amante.<br />
Il tema dell’amore e della figura femminile viene attualizzato attraverso la poesia «Quando tu<br />
sarai vecchia» di William Butler Yeats e «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di<br />
scale» di Eugenio Montale.<br />
Nell’on line 9 è proposta un’espansione sul motivo della lode all’amata nella poesia del Duecento<br />
e del Trecento. Il tema viene ripreso in testi del Novecento di poeti italiani (Saba) e<br />
stranieri (Machado), nella famosa canzone brasiliana Ragazza di Ipanema di Vinicius de<br />
Moraes e nelle pagine del romanzo Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, in cui la descrizione<br />
del personaggio di Angelica è un vero e proprio omaggio narrativo alla bellezza muliebre.<br />
Sempre on line sarà possibile recuperare altre liriche di Dante e del Canzoniere di Francesco<br />
Petrarca a integrazione di quelle già presenti in cartaceo, utili per un approrondimento sugli<br />
autori maggiori della letteratura italiana delle origini.<br />
Tutti i testi on line hanno le stesse caratteristiche di quelli in cartaceo: introduzione all’opera<br />
e al brano, apparato di note, indicazioni bibliografiche, l’autore, la situazione, la guida alla<br />
lettura e gli esercizi per lavorare sul testo.<br />
Il video on line 3 permetterà ai ragazzi un incontro diretto con un poeta, Giorgio Caproni, e<br />
un altro permetterà l’ascolto di una poesia tra quelle selezionate per il piacere della lettura<br />
autonoma dei testi poetici: La gente se l’additava di Giorgio Caproni.<br />
Unità di apprendimento 3 (on line 18)<br />
Rappresentare l’oltremondo<br />
Il tema della discesa agli Inferi e dell’incontro con i morti è un tema antichissimo, che arriva<br />
dalla tradizione classica. Dante Alighieri riprende la rappresentazione dell’oltremondo da<br />
Virgilio e ne fa un’opera nuova e universale. Nel modulo vengono proposti alcuni passi dell’Inferno.<br />
Le tecniche della poesia permettono di capire i segreti della terzina dantesca. La Pagina<br />
degli strumenti indaga sui luoghi, dagli inferi pagani all’inferno cristiano.<br />
Gli studenti sono condotti a riconoscere la permanenza del tema in un racconto di Claudio<br />
Magris, in alcune poesie dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, e in una canzone<br />
di Fabrizio De Andrè che ad essa si rifà.<br />
Modulo 3<br />
I temi della poesia: la natura e il paesaggio<br />
È il primo dei moduli tematici e affronta il tema più universale e ricorrente della poesia lirica.<br />
Ha come obiettivi la conoscenza di alcuni dei testi più significativi della poesia lirica e il<br />
riconoscimento della specificità del genere “lirica”. Dato l’argomento, è un modulo pluridisciplinare,<br />
particolarmente ricco di intersezioni con i diversi linguaggi dell’arte e della musica.<br />
Al modulo si collegano alcuni video che permettono l’ascolto di poesie: L’infinito di Leopardi<br />
(video 4), La pioggia nel pineto di d’Annunzio (video 5), Spesso il male di vivere ho incontrato<br />
(video 6) letta dallo stesso autore, Montale, che rilascia inoltre sue considerazioni in un’intervista.<br />
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Unità di apprendimento 1<br />
La natura<br />
L’unità parte dagli archetipi del genere: i frammenti del poeta greco Alceo e la famosissima<br />
ode Carpe diem (L’attimo fuggente) di Orazio, dove la natura è momento di riflessione sulla<br />
vita e il tempo. Seguono le poesie dei grandi lirici dell’Ottocento, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi<br />
(cui segue l’omaggio del poeta contemporaneo Elio Andriuoli), e John Keats. L’unità si<br />
conclude con una lirica del secondo Novecento, Colloquio di Andrea Zanzotto, sul valore simbolico<br />
delle stagioni.<br />
Nell’on line 21 si può leggere una bella poesia di Vincenzo Cardarelli, Autunno.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Paesaggi reali e paesaggi dell’anima<br />
La poesia moderna nasce a metà dell’Ottocento quando l’artista incomincia a confrontarsi<br />
con un mondo che lo emargina e lo ignora: il mondo delle industrie nascenti e del mercato.<br />
Il poeta, per reazione, teorizza il valore assoluto dell’arte, la superiorità dell’intuizione poetica<br />
sulla scienza ed esprime la voglia di trasgredire al perbenismo piccolo borghese con lo scandalo.<br />
La poesia Corrispondenze di Charles Baudelaire segna l’atto di nascita del Simbolismo,<br />
che svela l’esistenza di misteriose analogie e corrispondenze tra i sensi dell’uomo e la natura.<br />
La Pagina degli strumenti chiarisce con semplicità ai giovani il senso degli -ismi in letteratura:<br />
Classicismo, Romanticismo, Simbolismo, Decadentismo.<br />
A Baudelaire, vera chiave di volta della poesia contemporanea, seguono i poeti della nostra<br />
tradizione: Giosue Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele d’Annunzio.<br />
Un quadro di Vasilij Kandinskij mostra visivamente la trasformazione dei canoni estetici e<br />
formali tra Ottocento e Novecento. L’esaltazione del colore, la negazione del realistico in<br />
pittura verso forme sempre più astratte, corrispondono in poesia all’abbandono della rima e<br />
dei ritmi tradizionali della versificazione.<br />
La natura nella poesia del Novecento muta: si fa scabra e arida, come la rappresentano<br />
alcune poesie di Eugenio Montale, autore al quale viene dedicato uno spazio particolare,<br />
adeguato alla grandezza di questo grande testimone del Novecento.<br />
A Montale sono pure dedicate le Tecniche della poesia su Spesso il male di vivere ho incontrato<br />
di Montale viene spiegato ai ragazzi come si fa l’analisi di un testo poetico.<br />
La poesia dialettale è rappresentata da Biagio Marin, grande ed appartato poeta di Grado.<br />
L’unità si chiude con alcune immagini della natura nella poesia cinese e nella poesia araba.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
La luna tra le arti<br />
Si tratta di un vero e proprio percorso tematico pluridisciplinare, parte in cartaceo e parte<br />
on line (on line 26), che si svolge ad ampio raggio nel tempo e nello spazio, e che intende<br />
dimostrare come la sinergia tra le diverse forme dell’arte possa essere strumento didattico<br />
per meglio cogliere la complessità del reale. Il percorso offre una particolare ricchezza iconografica,<br />
con immagini suggestive di pittura, cui si aggiungono la musica e il fumetto. In particolare,<br />
comprende la forma del Notturno in musica, con riferimento a Chopin, e la celebre<br />
sonata di Beethoven Al chiaro di luna, accostata ad un esecutore speciale, lo Schroeder dei<br />
fumetti dei Peanuts.<br />
I testi poetici, tutti brevi, sono di Saffo, Giacomo Leopardi, Joseph von Eichendorff, Vladimir<br />
Majakovskij, cui si aggiungono le poesie on line di autori vari, tra cui ancora Leopardi e i<br />
poeti contemporanei Andrea Zanzotto, Vivian Lamarque, Pierluigi Cappello. Il filo del racconto<br />
consiste in Ciàula scopre la luna di Luigi Pirandello e nel testo di Paolo Volponi da Le mosche<br />
del capitale e il cinema è rappresentato da La voce della luna di Federico Fellini.
Modulo 4<br />
I temi della poesia: la memoria e la giovinezza, i sentimenti e le emozioni<br />
Il primo obiettivo del modulo è l’incontro con alcune poesie tra le più celebri della nostra<br />
letteratura e con poesie meno conosciute e ugualmente capaci di emozionare: tutte fanno<br />
della memoria e del mondo dei sentimenti il fulcro del discorso poetico.<br />
Un altro degli obiettivi caratterizzanti del modulo è la comprensione della varietà delle tecniche<br />
poetiche e il mutamento delle forme, a partire da Leopardi e poi per tutto il Novecento.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La giovinezza e la memoria<br />
L’archetipo del tema è rappresentato da un frammento del poeta greco Mimnermo. Due grandi<br />
liriche, A Silvia di Leopardi e La casa dei doganieri di Montale (quest’ultima potrà essere<br />
ascoltata dalla voce dello stesso poeta nel video on line 8), insegnano a cogliere affinità e<br />
differenze tra poesie che affrontano i temi della giovinezza e della memoria, ma che appartengono<br />
a contesti storici e culturali diversi. L’analisi e il confronto fra testi poetici sono gli<br />
argomenti della scheda di Tecniche della scrittura.<br />
Il filo del racconto è rappresentato da Antonio Tabucchi che “ricostruisce” un sogno di Leopardi.<br />
Il percorso sul tema della memoria attraversa la poesia del Novecento presentando paesaggi<br />
diversi: la Sicilia dell’infanzia di Angelo Maria Ripellino e il Friuli di Pier Paolo Pasolini, che<br />
dà inizio alla grande stagione della poesia dialettale del secondo Novecento.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Le varie facce dell’amore<br />
L’archetipo è dato dal famoso distico Odio e amo di Catullo. Anche in questa unità le poesie<br />
spaziano in un ampio arco nello spazio e nel tempo, dalla poetessa americana dell’Ottocento<br />
Emily Dickinson a Cesare Pavese, alla poetessa polacca contemporanea Wislawa Szymborska.<br />
In queste poesie si coglie il senso profondo del genere lirico, dove il tema dell’amore si<br />
intreccia con quello del destino dell’io poetico.<br />
Nell’on line 30 ritorna Catullo, che col carme 101 apre un breve percorso sul tema del compianto<br />
per il fratello morto, che riporta sul tema le liriche di Ugo Foscolo, Giorgio Caproni,<br />
Attilio Bertolucci.<br />
In relazione ai testi presenti in questa unità, Le tecniche della poesia sono focalizzate sulla<br />
metrica discorsiva del Novecento.<br />
Unità di apprendimento 3 (on line 31)<br />
Emozioni e stati d’animo<br />
L’intera unità è on line. Essa si apre con un’antica poesia araba, a testimonianza dell’universalità<br />
delle liriche che vi sono comprese. Sono liriche di poeti – Pablo Neruda, Sandro<br />
Penna, Vittorio Sereni, Salvatore Di Giacomo, che scrive in dialetto napoletano – in cui la<br />
poesia esprime solo uno stato d’animo, spesso indefinibile, che si trasmette al lettore attraverso<br />
le parole e il ritmo dei versi. Sono queste le poesie in cui meglio si misura la distanza<br />
dalla prosa: espressioni di lirica pura, dove non c’è una storia da narrare, dove tutto si raccoglie<br />
attorno ad una emozione.<br />
Modulo 5<br />
I temi della poesia nella modernità<br />
Le poesie della prima unità colgono in pochi tratti i segni della modernità che hanno modificato<br />
il paesaggio sia campestre sia urbano. La seconda unità è legata invece agli eventi della<br />
storia e della cronaca, quando la tragedia delle due guerre mondiali e le immagini delle guerre<br />
33
34<br />
di oggi divengono materia del canto poetico. La terza unità chiude i moduli sulla poesia con<br />
una serie di liriche che testimoniano il modo con cui i poeti italiani rappresentano, paradossalmente,<br />
l’assenza della poesia nei luoghi anonimi del nostro tempo.<br />
Il primo obiettivo del modulo è l’incontro con le forme e i contenuti della poesia moderna<br />
e contemporanea, specialmente in relazione alla storia e ai temi del Novecento.<br />
Altro obiettivo specifico del modulo è riconoscere come siano mutate le forme della poesia<br />
da quando essa è costretta alla marginalità in un mondo che esclude il paesaggio, mentre<br />
privilegia i valori – o i disvalori – della velocità e del mercato: il mondo rappresentato nell’Ottocento<br />
dalle locomotive sbuffanti e adesso dalle stazioni della metropolitana.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La città e il paesaggio nella modernità<br />
L’Ottocento è stato un secolo di cambiamenti enormi: nell’arco di pochi decenni i progressi<br />
della tecnica e il moltiplicarsi delle industrie cambiarono il volto dell’Europa, sia in campo sociale<br />
sia urbanistico. Furono soprattutto le grandi città a trasformarsi: le strette e contorte<br />
stradine dei centri medievali non potevano reggere alla pressione della modernità che si materializzava<br />
nei treni, nelle stazioni, nelle officine sempre più invadenti, e dovettero far posto<br />
ai nuovi viali ampi e diritti, dove le carrozze dei borghesi viaggiavano in ogni direzione, a stretto<br />
contatto con una folla che diveniva sempre più numerosa ed anonima.<br />
L’unità si apre con due poesie: una di Baudelaire che si intitola Paesaggio, dove tetti e ciminiere<br />
di Parigi si accampano come fossero alberi o prati, e una di Pascoli, La via ferrata, dove al<br />
contrario, i segni della modernità sono assorbiti dalla campagna. È ancora la campagna, ma<br />
quella di oggi, a far da sfondo a I bu di Tonino Guerra, una disincantata poesia di un notissimo<br />
poeta dialettale romagnolo.<br />
Nell’on line 32 si può inoltre seguire un percorso sul tema della città e della strada come<br />
metafora della vita, dall’ampiezza sconfinata dell’America del grande poeta Walt Whitman,<br />
alle città e strade filtrate dallo sguardo di autori italiani: i poeti Camillo Sbarbaro e Virgilio<br />
Giotti, grande ed appartato poeta triestino, Romano Bilenchi, narratore nel Filo del racconto.<br />
In questi testi si vedono rappresentati diversi luoghi e diverse età della vita.<br />
Tra le Pagine degli strumenti, si segnala la scheda sulla lingua che chiarisce il significato delle<br />
parole del nostro tempo: modernità, modernizzazione, moderno, Postmoderno.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
La poesia civile e la storia del Novecento<br />
Fin dall’antichità la poesia ha avuto il compito di sollecitare i cittadini a svolgere un ruolo<br />
attivo nella società e a operare per la collettività. È soprattutto nei momenti di grande fermento<br />
sociale e politico che è richiesto alla poesia questo impegno, quando, cioè, la storia offre<br />
scenari tragici e richiede una testimonianza viva ed esemplare che il poeta non può negare<br />
chiudendosi nel mondo dell’io lirico. In queste circostanze la poesia da personale diventa<br />
espressione del sentire collettivo, intervenendo sui fatti e denunciando, o esaltando se è necessario,<br />
le idee e i valori di un popolo. Parte in cartaceo e parte on line (on line 33-35) sono<br />
raccolte poesie di autori italiani. Sono tali i versi scritti in trincea del poeta soldato Giuseppe<br />
Ungaretti, gli orrori espressi con sobrietà da Salvatore Quasimodo, o la speranza dignitosa<br />
di Umberto Saba. Le poesie di Nelo Risi e di Franco Fortini, invece, si esprimono sul presente<br />
o su un passato non troppo lontano: inducono a riflettere e a reagire alla abitudinaria indifferenza<br />
di fronte alle immagini di violenza che la tv porta quotidianamente in tutte le case.<br />
La lettura di queste poesie, corredate dalle schede sulle situazioni, offre ai giovani anche<br />
l’occasione di conoscere episodi della storia recente.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Luoghi e oggetti del nostro tempo (con line 36)<br />
L’intera unità è on line. Il Novecento è il secolo della trasformazione della società dal modello<br />
agricolo al modello industriale, ed è il secolo delle guerre e delle tragedie che hanno coinvolto
milioni di uomini: lo abbiamo visto nelle unità precedenti. Ma è anche il secolo in cui la poesia<br />
cambia. Il mutamento non avviene in modo repentino, ma sembra irreversibile.<br />
La poesia è ormai priva dell’alone di sacralità da cui era stata illuminata per secoli, assediata<br />
com’è da altre realtà più concrete: il mondo delle merci, delle banche, dei consumi. La veloce<br />
e progressiva trasformazione della società nel corso del secolo porta con sé inevitabilmente<br />
anche uno spostamento di valori, e la poesia sembra ridotta ad una sempre maggiore marginalità.<br />
Chiave di lettura della modernità diviene la “metamorfosi” di luoghi e oggetti, come<br />
le «cose di pessimo gusto» di Guido Gozzano, le generiche «cose» di Jorge Luis Borges, La<br />
Specchiera del romano Mario Marè.<br />
Se la poesia riesce a cantare i luoghi del nostro tempo, lo fa in modo sommesso, senza partecipazione<br />
d’affetto, perché sono luoghi privi di fascino, dove l’uomo, confuso in una massa<br />
anonima, è sempre più solo, come a un capolinea di un tram, in una poesia di Giorgio Caproni.<br />
Dal margine dei luoghi anonimi e degli oggetti minimi, la poesia continua a esprimere la sua<br />
forza: è la forza di ciò che non è assoggettato alle leggi dell’economia e della produttività che<br />
travolgono ogni cosa.<br />
Teatro<br />
I tre moduli sul teatro, uno d’apertura, uno sulla tragedia nel tempo e uno sulla commedia<br />
nel tempo, sono strutturati in maniera che il teatro emerga nella sua complessità: testo<br />
scritto e rappresentazione scenica.<br />
Modulo 6<br />
Nel mondo del teatro<br />
Il Modulo 6 del teatro si apre con un test d’ingresso sulle competenze in narrativa. La prima<br />
parte del volume, pur nel frequente ritorno del filo del racconto, è dedicata alla poesia. Il<br />
teatro è invece da ricollegare piuttosto al genere narrativo, in quanto i legami tra narrativa e<br />
teatro sono decisamente più forti rispetto a quelli tra poesia e teatro. Nello stesso tempo il<br />
racconto proposto come Test d’ingresso dà l’occasione di far cogliere con immediatezza la<br />
peculiarità del teatro rispetto alla narrativa. L’autore del racconto scelto come test è Achille<br />
Campanile: lo stesso autore introduce per primo l’allievo nell’affascinante mondo del teatro.<br />
Il modulo ha come principale obiettivo l’acquisizione di competenze che permettono agli<br />
studenti di divenire lettori e spettatori motivati e consapevoli di teatro.<br />
Mentre il Modulo 7 è dedicato specificamente al genere tragedia nel tempo e il Modulo 8 al<br />
genere commedia, il primo modulo li presenta entrambi attraverso le opere di grandi maestri:<br />
Luigi Pirandello che sottotitola il suo Enrico IV “tragedia in tre atti”, perché, come le grandi<br />
tragedie dell’antichità rispetta le unità di tempo, di luogo e di azione, e Carlo Goldoni che con<br />
la sua “riforma” è stato capace di riportare il teatro italiano al livello del grande teatro europeo.<br />
Come nel volume di Narrativa, anche i moduli sul teatro contengono ciascuno la scheda di<br />
un film, tutti incentrati sull’intreccio tra cinema e teatro.<br />
A conclusione dei moduli sul teatro, i consigli per leggere, nella convinzione che il vero teatro<br />
sia quello che si realizza sul palcoscenico, non prevedono testi teatrali, ma testi narrativi di<br />
piacevole lettura su cui si danno consigli per una trasposizione teatrale, con l’obiettivo di favorire<br />
fantasia, creatività e sviluppo di competenze. In questo modulo, collegato al romanzo<br />
di Gianni Rodari, C’era due volte il barone Lamberto, forse il maestro più grande di fantasia<br />
e creatività, viene, nell’on line 42 riportato la rielaborazione operata all’interno di un laboratorio<br />
di scrittura scolastico. Il copione realizzato potrebbe essere utilizzato per una messa in scena<br />
da un laboratorio teatrale scolastico, come di fatto è già stato sperimentato con successo.<br />
35
36<br />
Unità di apprendimento 1<br />
A teatro…<br />
Centocinquanta la gallina canta di Achille Campanile è il testo scelto per spiegare le peculiarità<br />
del genere e i codici della scrittura teatrale. Nello stesso tempo l’allievo è portato a comprendere<br />
che la scrittura teatrale non ha come destinatario ultimo il lettore ma un pubblico di<br />
spettatori; tuttavia tra quel testo e quegli spettatori vi è un numeroso gruppo di intermediari,<br />
attori, regista, produttore, costumista, tecnici ecc. Il teatro, infatti, è rappresentazione sulla<br />
scena e come tale è finzione alla cui riuscita o meno lo stesso spettatore diviene complice.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
La maschera nella vita e nel teatro<br />
Se il teatro è finzione, la maschera che trasforma persone in personaggi diviene il simbolo<br />
del teatro, così come il teatro si fa metafora della vita stessa in cui ognuno è chiamato a interpretare<br />
un ruolo.<br />
La tragedia novecentesca dell’Enrico IV di Pirandello ben si presta a far cogliere il tema della<br />
maschera e della vita come grande mascherata. La storia del personaggio che si trova prima<br />
per follia poi per lucida decisione a vivere la vita da mascherato, diviene metafora dell’assurdità<br />
delle ipocrisie e degli infingimenti del sociale. Il testo si presta ad altri temi come quello della<br />
follia e quello del doppio.<br />
Il testo permette inoltre di cominciare ad analizzare alcuni elementi di base del genere: le<br />
unità di tempo, di luogo e di azione, che derivano dalle antiche tragedie classiche per esigenza<br />
di scena.<br />
La scheda Cinema e teatro è incentrata sempre sull’Enrico IV, trasferito nel cinema per la<br />
regia di Marco Bellocchio.<br />
Il tema della maschera conduce dentro la storia stessa del teatro attraverso un excursus<br />
dalle maschere del teatro greco alle maschere della Commedia dell’Arte.<br />
Di Carlo Goldoni si è preferito antologizzare la commedia I due gemelli veneziani anzi che la<br />
più canonica Mirandolina, per due ragioni: una per la compresenza nel testo dell’italiano e<br />
del dialetto a dimostrazione della pari dignità artistica dei due registri linguistici e poi per la<br />
presenza nell’opera di tipi fissi nei personaggi dei servi che meglio mostrano i legami con la<br />
Commedia dell’Arte, mentre la costruzione dei caratteri viene affidata al medesimo attore<br />
che interpreta i due ruoli fisicamente identici ma caratterialmente opposti dei personaggi gemelli.<br />
Il tema del doppio viene sviluppato nell’on line 41 e si ricollega al tema del sosia sviluppato<br />
più avanti nell’on line 54.<br />
Modulo 7<br />
Nella storia del teatro: la tragedia nella classicità e nella modernità<br />
Obiettivo specifico del modulo è conoscere le origini, lo stile e i temi del genere tragico, la<br />
permanenza e la trasformazione attraverso i secoli. L’operazione didattica è costruita sulla<br />
base di alcuni dei testi più famosi della storia del teatro europeo.<br />
Il modulo ripercorre la storia del genere tragico a partire dalle sue origini sacre nell’antica<br />
Grecia e dai tragediografi dell’età classica. Vengono affrontati i grandi temi del genere tragico<br />
e presentate figure intramontabili di personaggi eroici, uomini e donne. L’importanza degli<br />
argomenti e l’alto valore letterario dei testi, il preciso lavoro di contestualizzazione e il processo<br />
non banale di attualizzazione non rischiano comunque di rendere la lettura del modulo difficile<br />
o eccessivamente seriosa per lo studente, che scoprirà il valore nel tempo delle grandi opere,<br />
la permanenza di miti e figure, il loro adattamento al variare dei contesti e delle esigenze dei<br />
nuovi lettori.<br />
Le scene al balcone del Romeo e Giulietta di William Shakespeare e del Cyrano di Edmond<br />
Rostand, attraverso il tema delle parole dell’amore danno l’avvio a un percorso tematico sul
acio tra narrativa, poesia, arte, fotografia e musica (on line 47): un percorso inusuale in<br />
classe ma vicino al vissuto degli adolescenti e trattato con delicatezza e sentimento.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La tragedia classica<br />
La figura di Antigone nell’omonima tragedia di Sofocle è il testo d’apertura del modulo; il coraggio<br />
di una donna che si ribella alle ingiustizie del potere attraversa i secoli e nel Novecento<br />
sembra acquistare forza e senso maggiori, attraverso l’omonimo testo di Bertolt Brecht e la<br />
poesia Disse Antigone del poeta Mario Luzi.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
La tragedia moderna<br />
L’unità mette innanzitutto a fuoco il drammaturgo più importante della storia del teatro:<br />
William Shakespeare. I motivi della sua importanza sono molteplici: la quantità dei testi che<br />
scrisse e mise in scena; il fatto che i testi appartengono a entrambi i generi, tragedia e commedia;<br />
la celebrità delle opere, che sono tuttora le più rappresentate in tutto il mondo, sempre<br />
in grado di emozionare il pubblico più vario.<br />
I testi selezionati sono quelli canonici, i più conosciuti, letti e amati, quelli su cui ogni attore<br />
anche in erba si è misurato: il monologo di Amleto dalla tragedia omonima e il dialogo al<br />
balcone tra Romeo e Giulietta nella più famosa scena d’amore del teatro di tutti i tempi.<br />
Su questo e su altri testi si propone come esercizio una lettura drammatizzata.<br />
Per la scheda Cinema e teatro si è scelto il film che è considerato più valido anche dal punto<br />
di vista filologico oltre che per resa cinematografica: Hamlet di Kenneth Branagh, per la cui<br />
visione si danno indicazioni pratiche alla voce Suggerimenti per la didattica.<br />
Il balcone sulla scena sempre presente nei teatri elisabettiani ci permette un confronto con<br />
un’altra scena di teatro famosa e suggestiva quella tra Cyrano che si finge un altro e la bella<br />
Rossana nella tragedia di Edmond Rostand Cyrano de Bergerac che si legge con la leggerezza<br />
della commedia.<br />
Nell’on line 46 si potrà trovare La permanenza nella canzone di Francesco Guccini Cirano.<br />
Le scene d’amore al balcone danno l’avvio al percorso sul tema: L’amore, le parole e i baci,<br />
che va dall’iconografia nell’Ottocento patriottico e romantico (Francesco Hayez) al Liberty (Gustave<br />
Klimt); comprende la poesia (Jacques Prévert) e la fotografia (Il bacio presso l’Hôtel de<br />
Ville di Robert Doisneau), il romanzo (Baci tra la polvere… a ritmo di carillon da Il Gattopardo)<br />
e, infine, la canzone Amore che viene amore che va di Fabrizio De Andrè.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Il dramma borghese e la tragedia senza eroi<br />
L’unità contiene due testi assai diversi.<br />
Il primo è l’esempio più classico del dramma borghese di fine Ottocento Casa di bambola di<br />
Henrik Ibsen. Un testo e una rappresentazione che ai tempi fece molto discutere, e lo fa<br />
ancora anche perché si presta a diverse e opposte interpretazioni sul personaggio femminile<br />
protagonista e su quanto esso possa rappresentare la mentalità e le esigenze della donna<br />
nella società moderna.<br />
Il secondo testo on line è la tragedia popolare catalana primo novecentesca Nozze di sangue<br />
di Federico García Lorca (on line 50), un testo teatrale che a livello di linguaggio e di valore<br />
simbolico delle immagini si avvicina molto al genere della poesia.<br />
Nelle Tecniche del teatro vengono date indicazioni su come leggere in classe un testo teatrale.<br />
37
38<br />
Come approfondimento e attualizzazione, la Pagina degli strumenti affronta on line l’argomento<br />
dell’emancipazione femminile (on line 49).<br />
Il consiglio di lettura riguarda Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach su cui i ragazzi<br />
potrebbero costruire un monologo teatrale.<br />
Modulo 8<br />
Nella storia del teatro: la commedia nella classicità e nella modernità<br />
Il modulo è dedicato al genere commedia e a quello che sin dall’antichità è stato sempre il<br />
molteplice obiettivo del riso nell’arte più alta: non quello di divertire lo spettatore, nel senso<br />
etimologico del termine, cioè da distrarlo da beghe e problemi, ma quello di farlo ridere o sorridere<br />
facendolo riflettere, mostrandogli le incongruità del vivere sociali e/o le debolezze caratteriali<br />
degli individui.<br />
Obiettivo specifico del modulo è conoscere le origini, lo stile e i temi del genere comico,<br />
la permanenza e la trasformazione attraverso i secoli.<br />
Il modulo è impostato su tre unità, che riproducono la stessa struttura del modulo sulla tragedia.<br />
La prima unità ripropone le origini storiche del genere, questa volta non solo nel mondo greco<br />
ma anche in quello latino, al quale si riferisce il successivo sviluppo del genere, in età moderna<br />
e contemporanea.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
La commedia nel mondo classico<br />
Il personaggio che apre il modulo è ancora una figura femminile, che fa il paio con quella che<br />
ha aperto il modulo sulla tragedia. È Prassagora, la protagonista delle Donne al Parlamento<br />
di Aristofane, che vediamo alla testa di un gruppo di donne che, con la forza e la determinatezza<br />
del loro carattere, si mostrano pronte ad assumere in pubblico il ruolo di guida, in una<br />
società che invece vorrebbe rinchiuderle nei ginecei.<br />
Per il mondo latino è Plauto che fornisce il modello della commedia: dall’Amphitruo è tratto<br />
il dialogo tra Mercurio e Sosia, che si presta ad essere inserito nel percorso tematico sul<br />
doppio già iniziato nel Modulo 6 con I due gemelli di Goldoni, e che si sviluppa nell’on line<br />
54.<br />
Nell’on line 54 infatti si dipana il percorso tematico pluridisciplinare sul doppio e si snoda<br />
nei motivi del sosia e dell’ombra, attraverso generi e forme d’arte diversi: la scultura (Juan<br />
Muñoz), il romanzo (con brani di Dostoevskij, Pirandello, Saramago), il racconto (Andersen),<br />
la poesia (Pessoa), il cinema (La donna che visse due volte di Hitchcock e Johnny Stecchino<br />
di Benigni).<br />
Unità di apprendimento 2<br />
La commedia moderna<br />
L’uomo di teatro più completo della commedia moderna è Molière, drammaturgo, attore, regista,<br />
scenografo, vissuto e morto sulle tavole del palcoscenico: è il commediografo che ha<br />
seguito la lezione plautina rinnovandola e adattandola alle esigenze della modernità, inventore<br />
anche di un genere, la comèdie ballet, che ha contribuito allo sviluppo del genere contemporaneo<br />
del musical.<br />
La comédie-ballet riporta ancora una volta alle maschere della Commedia dell’Arte e al personaggio<br />
tutto italiano di Pulcinella. La storia del personaggio di Pulcinella viene approfondita<br />
nell’on line 56 dove si potrà leggere anche una poesia di Eduardo De Filippo, ‘O paese ‘e Pulicinella,<br />
che vede nella maschera il carattere tipico della Napoli dei suoi tempi.
Di Molière vengono presentati passi dal Malato immaginario, che fornisce anche lo spunto<br />
per una espansione on line (on line 57) con il filo del racconto, Il malato immaginario di Moravia<br />
e un approfondimento sul tema malattie e medici a partire dal giuramento di Ippocrate<br />
(on line 59).<br />
La scheda Teatro e cinema permette un confronto tra il testo teatrale e la versione cinematografica<br />
de Il malato immaginario per la regia di Tonino Cervi con Alberto Sordi (con line 58).<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Commedie del Novecento<br />
La presenza di De Filippo e di Pulcinella fa da trait d’union tra la seconda e la terza unità che<br />
si apre con Filumena Marturano di Eduardo De Filippo e si chiude con la maschera istrionesca<br />
di Dario Fo che col suo teatro molto deve alla Commedia dell’Arte.<br />
La conclusione di Filumena Marturano I figli son tutti uguali si basa su un’attenta contestualizzazione<br />
della vicenda (gli anni duri della miseria e della fame a Napoli durante la guerra e<br />
nell’immediato dopoguerra) e sulla permanenza dei temi della famiglia e del ruolo di madre<br />
e di padre.<br />
La voce della Poesia ci porta a Si t’ ’o ssapesse dicere di De Filippo che oggi è anche una<br />
canzone.<br />
La pagina degli strumenti approfondisce le innovazioni e le sperimentazioni del teatro nel Novecento<br />
e ci permette di contestualizzare il teatro dell’assurdo e meglio comprenderne i testi<br />
antologizzati: La lacuna di Eugène Ionesco, scelta per la vicinanza alle tematiche giovanili, e<br />
Finale di partita di Samuel Beckett. L’opera di Beckett si collega a una Pagina degli strumenti<br />
(on line 60) che riporta brani letterari sul tema della catastrofe, valido per il significato metaforico.<br />
I moduli del Teatro si concludono in maniera circolare. Isabella tre caravelle e un cacciaballe<br />
di Dario Fo riporta infatti al racconto di Achille Campanile La scoperta dell’Europa che aveva<br />
costituito il Test d’ingresso e le Tecniche di scrittura teatrale Come scrivere in classe un testo<br />
teatrale propongono una scrittura teatrale divertente su uno dei molteplici aspetti dello stesso<br />
tema.<br />
In chiusura del modulo, la scheda Le parole del teatro descrive il lessico e il gergo del mondo<br />
del teatro.<br />
39
40<br />
Volume III<br />
Epica<br />
L’epos dalle origini ai nostri tempi<br />
Il terzo volume dell’antologia è un libro innovativo che prende in esame i grandi libri dell’umanità.<br />
Offre, infatti, un percorso che parte dalla Bibbia e dal Corano, attraversa i poemi classici<br />
e cavallereschi e giunge fino alla trasformazione e all’abbassamento dell’epica nel romanzo<br />
moderno, il Don Chisciotte e i Promessi sposi, di cui è possibile una lettura antologizzata,<br />
per finire con Cent’anni di solitudine di García Márquez, ambientato nel cuore fantastico dell’America<br />
Latina, dove l’ampio respiro dell’epos sembra ancora possibile.<br />
Modulo 1<br />
I racconti delle origini<br />
Il modulo si pone come obiettivo la conoscenza dei racconti della origini del genere umano<br />
nel mondo classico, in quello giudaico-cristiano e in quello islamico. Poiché al tema della<br />
creazione consegue l’esigenza di trovare una spiegazione al destino dell’uomo e alle leggi<br />
che governano la sua esistenza, la seconda parte del modulo presenta i miti classici raccontano<br />
i primi passi dell’umanità sottolineando il valore della vita quotidiana e del lavoro.<br />
Nel modulo sono presenti testi di genere diverso, epico, didascalico, scientifico. La voce<br />
della Scienza è rappresentata da un testo del fisico Stephen Hawking, Il big bang e l’espansione,<br />
che spiega la teoria scientifica oggi più accreditata sull’origine del cosmo.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
I racconti della creazione<br />
Nella prima unità l’origine del mondo è collegata alla rivelazione narrata nei libri sacri delle<br />
religioni monoteistiche: la Bibbia e il Corano. La lettura a confronto dei due testi sacri mette<br />
in luce gli elementi di distanza tra le due culture, ma aiuta anche a comprendere i numerosi<br />
punti di contatto tra le tre religioni ebraica, cristiana e musulmana, rivelando nel testo sacro<br />
dell’Islam la presenza della tradizione giudaico-cristiana.<br />
Le caratteristiche dei due libri sono approfondite nella Pagina degli strumenti, dove vengono<br />
fornite informazioni sul genere, la lingua e il contenuto generale di queste due opere che, per<br />
la presenza dei miti fondanti delle età antiche, presentano caratteristiche simili all’epica.<br />
L’origine dell’universo e la creazione dell’uomo non sono solo prerogativa del genere epico,<br />
ma trovano spazio anche nelle filastrocche per ragazzi e nella poesia. Carlo Fruttero “traduce”<br />
in versi, con ironia e leggerezza, la creazione biblica nella sua Creazione, una filastrocca destinata<br />
non solo ai bambini.<br />
Nella voce della Poesia, il poeta nicaraguese Ernesto Cardenal, attraverso il suo visionario<br />
Canto cosmico, dimostra invece come il poema epico sia oggi presente e vivo nelle culture<br />
dell’America Latina.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
I primi passi dell’umanità nel mito<br />
Il mito nasce dall’esigenza, presente in ogni civiltà che ha abitato la Terra, di spiegare i diversi<br />
aspetti della realtà. In questa unità vengono forniti alcuni miti, o racconti, elaborati dalle popolazioni<br />
antiche per spiegare gli eventi naturali che sfuggivano alla loro comprensione, ma<br />
anche per raccontare le origini faticose del genere umano e la conquista delle prime conoscenze<br />
dell’umanità.<br />
Il passo tratto dalle Opere e i giorni di Esiodo racconta l’epica degli uomini, delle stagioni e<br />
del lavoro dei campi descrivendo l’eroismo quotidiano del contadino che lotta silenzioso e
tenace con la dura terra (anche nell’on line 5).<br />
Nell’on line 6 si legge una poesia di Giovanni Pascoli, Alba, ispirata al poema esiodeo. Sempre<br />
on line si può ampliare il percorso sul poema didascalico con alcuni passi tratti dal De rerum<br />
natura di Lucrezio (on line 7), dai quali emerge invece una concezione dura dell’umanità primitiva.<br />
Chiudono l’unità due passi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio: una breve storia della creazione<br />
tutta basata sul fascino e sulla suggestione dell’arte, e il celebre mito di Dedalo e Icaro, che<br />
rappresenta i primi passi della tecnologia nella storia dell’umanità, con l’avventura del volo.<br />
Modulo 2<br />
I poemi omerici<br />
I poemi di Omero appartengono a quel genere di libri che sono patrimonio di tutti, che rappresentano<br />
gli archetipi del tema della guerra e del tema del viaggio. Infatti, se, con un uso<br />
metaforico assai comune, si dice spesso che la vita è una guerra ed anche che la vita è un<br />
viaggio, l’Iliade e l’Odissea sono lì a dimostrarlo fin dagli inizi della letteratura: mito e metafora<br />
dell’esistenza umana, e come tali al di sopra di ogni tempo e moda.<br />
Obiettivo principale del modulo è la conoscenza dell’Iliade e dell’Odissea attraverso gli<br />
episodi che sono diventati patrimonio della comunicazione e dell’immaginario di tutti. Solo<br />
così si può comprendere la permanenza e il senso che hanno i miti calati nella storia e nella<br />
sensibilità di oggi.<br />
Il modulo si snoda attraverso due unità, una dedicata all’Iliade e una all’Odissea. Il percorso<br />
principale è rappresentato dagli episodi, cui si intersecano la voce della Poesia e il filo del racconto,<br />
che permettono di rilevare la permanenza dei temi nell’immaginario moderno e contemporaneo.<br />
Tutti gli episodi antologizzati sono tra loro legati attraverso passi di raccordo,<br />
tali che gli studenti, alla fine del percorso, possano avere una conoscenza globale dell’opera:<br />
e non semplicemente di conoscerne alcuni passi avulsi dal contesto e dallo spirito del poema.<br />
Gli argomenti specifici riguardanti la questione omerica, la lingua, il concetto di eroe, eccetera,<br />
sono affidati alle Pagine degli strumenti. Le schede delle “Situazioni” collegate ai testi<br />
servono ad ambientare i passi e a dare informazioni sul mondo omerico, così rendere “familiari”<br />
i poemi anche agli studenti di oggi. Alcune espansioni on line permettono l’approfondimento<br />
delle conoscenze per gli studenti più interessati. Per entrambi i poemi sono state scelte traduzioni<br />
contemporanee, rigorose ma fluide, che permettono una lettura scorrevole e non obbligano<br />
il giovane lettore a ricorrere continuamente alle note per capire la lettera del testo.<br />
Tutti i passi sono comunque corredati da note accurate, dove gli studenti possono trovare<br />
chiarimenti ed informazioni sui personaggi e sul variegato ed affascinante mondo omerico.<br />
Un passo della tradizionale traduzione dell’Iliade del Monti serve invece per spiegare Le tecniche:<br />
ovvero come si fa la parafrasi di un testo in una lingua letteraria fortemente connotata.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
L’Iliade<br />
L’unità si apre con una serie di domande/risposte che portano gli studenti ad entrare nel<br />
mondo di Omero e a conoscere la specificità dei poemi omerici: l’oralità, il pubblico, la tradizione,<br />
e così via. L’Iliade, insieme all’Odissea, costituì una sorta di libro sacro nel quale tutte<br />
le stirpi greche si riconoscevano: era il deposito delle memorie e dei miti. I passi selezionati<br />
mirano al riconoscimento di tali miti che, trasformati nel tempo, sono presenti ancora nell’immaginario<br />
universale contemporaneo.<br />
I passi dell’Iliade sono:<br />
1) Il proemio.<br />
2) La contesa tra Agamennone e Achille. L’ira di Achille e l’intervento di Atena.<br />
41
42<br />
3) Ettore e Andromaca alle Porte Scee a questo passo famoso è collegato la voce della<br />
Poesia, con la lirica A un fanciullo di Mario Luzi. Nell’incontro tra Ettore, nelle vesti umanissime<br />
di padre com’è descritto nel poema, il poeta riconosce se stesso e il proprio figlio, e infinite<br />
altre immagini di padri e di figli che nel corso dei secoli rimandano le une alle altre, in un rapporto<br />
che non si interrompe.<br />
4) Morte di Patroclo.<br />
5) Morte di Ettore.<br />
6) Priamo e Achille.<br />
Tra le varie Pagine degli strumenti, una è dedicata al tema dell’eroe nella cultura europea,<br />
dove la figura di Ettore viene messa in relazione con il personaggio di Andrej Bolkonskij del<br />
romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj.<br />
La scheda Al cinema è dedicata al film americano Troy: un film di grande successo, ma che<br />
ha suscitato giudizi opposti. La visione del film è utile non tanto per conoscere né – tanto<br />
meno – per “capire” l’Iliade, quanto per riflettere sull’operazione di “trascrivere” un grande<br />
poema in un kolossal cinematografico.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
L’Odissea<br />
Quando si incomincia a leggere l’Odissea, ci si rende conto ben presto che il panorama è<br />
cambiato rispetto all’Iliade: per questo motivo già gli antichi dubitarono che Omero fosse l’autore,<br />
oltre che dell’Iliade, anche dell’Odissea. L’Odissea è un’opera varia, che si snoda attraverso<br />
molteplici narrazioni in una vastissima e fantastica geografia. Con l’ampiezza dei temi e la<br />
novità delle tecniche narrative, ha fornito il modello per i poemi epici successivi: la navigazione,<br />
il racconto delle avventure in prima persona, il viaggio nell’oltremondo sono tutti elementi<br />
che diventeranno canonici nell’epica e non solo. Ogni narrazione, da questo momento “sarà<br />
sempre Odissea”.<br />
Come l’unità precedente, anche questa si apre con una serie di domande/risposte finalizzate<br />
a motivare nei ragazzi la lettura del poema.<br />
Prima di iniziare la lettura dei brani, la Pagina degli strumenti risponde alla domanda Che<br />
cos’è un “classico”? Perché leggere i classici? Qui lo studente trova materiale di riflessione,<br />
di scoperta e di discussione sul significato del termine e il senso che può assumere per noi<br />
oggi.<br />
I passi dell’Odissea sono:<br />
1) Il proemio.<br />
2) Ulisse nell’isola di Calipso.<br />
3) L’incontro tra Ulisse e Nausicaa.<br />
4) Nell’isola dei Feaci: il canto dell’aedo e il cavallo di Troia.<br />
5) I racconti di Ulisse. Polifemo. All’episodio di Polifemo, che segna l’inizio della vendetta<br />
di Poseidone su Ulisse, si collega Il filo del racconto, che presenta la permanenza e il rovesciamento<br />
del mito nel racconto di Kafka, che rilegge la figura di Poseidone in chiave moderna:<br />
il dio tremendo dell’Odissea qui appare nelle vesti di un grigio amministratore immerso nelle<br />
scartoffie, tutto preso dal lavoro incessante di tenere la contabilità delle acque.<br />
6) I racconti di Ulisse. La maga Circe.<br />
7) I racconti di Ulisse. L’incontro con le ombre dell’Ade.<br />
8) I racconti di Ulisse. Le sirene (l’episodio si legge nell’on line 12).<br />
9) Il ritorno di Ulisse. Il cane Argo. L’episodio di Argo è riportato nella traduzione di Maria<br />
Grazia Ciani, grecista, che lo mette in relazione con la sua drammatica esperienza infantile<br />
di esule istriana, ed è accompagnato dalla voce della Poesia di Tonino Guerra, in dialetto romagnolo.<br />
10) Il ritorno di Ulisse. La vendetta. Penelope.<br />
Al termine, la voce della Poesia è rappresentato dalla splendida lirica Itaca di Konstantinos<br />
Kavafis, dove il viaggio ad Itaca è metafora della vita stessa.<br />
La cinematografia si è spesso appropriata dei grandi temi del viaggio, del ritorno, del destino,
che traggono origine dall’Odissea. La scheda Al cinema presenta il film Fratello dove sei? dei<br />
fratelli Coen, che, narrando l’avventura spesso comica di tre evasi, cita con leggerezza ed<br />
ironia i testi più radicati nell’immaginario occidentale, con riferimenti espliciti all’Odissea, ma<br />
non pretende di “tradurre” l’Odissea.<br />
Molti hanno detto che i nostri tempi non sono adatti ad essere raccontati in forma di poema<br />
epico: ma nel 1990 è comparso sulla scena Derek Walcott, che con il suo Omeros (che gli<br />
ha valso il Nobel) ha smentito l’opinione che il poema epico debba essere irrimediabilmente<br />
relegato nel passato. Il modulo si conclude con un passo da questo grande poema contemporaneo,<br />
dove Ettore è un pescatore in lotta col mar dei Caraibi.<br />
Modulo 3<br />
Da Virgilio a Dante<br />
Tra Dante e Virgilio c’è un’affinità profonda, una specie di amicizia poetica che lega due figure<br />
storicamente assai lontane nel tempo. Questo modulo mette in relazione le due grandi opere,<br />
l’una pagana e l’altra cristiana, per mostrare il filo che le unisce.<br />
L’obiettivo principale è conoscere il valore poetico e storico dell’Eneide, e comprendere<br />
perché Virgilio sia diventato immediatamente un “classico” che ha determinato le forme<br />
con cui descrivere il mito del viaggio nell’oltremondo.<br />
Il modulo è composto di tre unità, di cui una offre un percorso tematico interamente on line<br />
(on line 26).<br />
Unità di apprendimento 1<br />
L’Eneide<br />
Circa otto secoli separano Virgilio da Omero. In forme e con un pubblico assai diverso da<br />
quello che un tempo ascoltava i rapsodi, l’Eneide trasferisce la tradizione epica dalla Grecia<br />
alla latinità, collocandosi alla stessa altezza dei due poemi omerici. Il poema di Virgilio è la<br />
sintesi dell’universo culturale che aveva per centro Roma.<br />
L’unità si apre con le domande/risposte che servono a motivare lo studente alla lettura del<br />
poema. La conoscenza dei caratteri specifici dell’Eneide viene acquisita via via attraverso la<br />
lettura degli episodi, che sono collegati da passi di raccordo, a disegnare la trama complessiva<br />
dell’opera. Anche per l’Eneide sono state scelte accuratamente le traduzioni, di autori<br />
diversi, ma che uniscono tutte la fedeltà al testo ad una prosodia che si presta al piacere<br />
della lettura. I testi sono peraltro corredati da note che permettono agli studenti di acquisire<br />
una sempre maggiore familiarità col poema.<br />
Una Pagina degli strumenti su Enea il pius e le ragioni del fato fornisce agli studenti i dati<br />
storici, linguistici, culturali indispensabili per capire il senso del poema e inserirlo nel suo<br />
tempo.<br />
I passi dell’Eneide sono:<br />
1) Il proemio. Nell’on line 14 si può trovare un brano incentrato sul confronto tra i proemi<br />
dei poemi epici e quello del poema nazionale portoghese I Lusiadi di Camões, che molto riecheggia<br />
quello dell’Eneide.<br />
2) La tempesta e l’approdo a Cartagine. On line si può leggere, a completamento dell’episodio,<br />
Il preludio ai racconti di Enea e la descrizione del banchetto (on line 15)<br />
3) I racconti di Enea. L’inganno del cavallo<br />
4) I racconti di Enea. La fuga da Troia con il padre e il figlioletto. La scomparsa di Creùsa.<br />
Alla figura di Enea esule si ispira la voce della Poesia, con una brevissima lirica di Tiziano<br />
Rossi, che individua un nuovo Enea nella figura di un immigrato di oggi.<br />
5) La tragedia di Didone. Dal canto IV, che ha per protagonista Didone, sono selezionati i<br />
passi che evidenziano la struttura teatrale del racconto e individuano nella regina cartaginese<br />
la figura di un’eroina tragica. A conclusione dell’episodio, la voce della Poesia è rappresentato<br />
da una lirica dalla Terra promessa di Giuseppe Ungaretti, che vede ancora Didone protagoni-<br />
43
44<br />
sta.<br />
6) Anchise rivela ad Enea il destino glorioso di Roma (anche nell’on line 22)<br />
7) La guerra e il sacrificio dei giovani. Eurialo e Niso.<br />
8) Turno e Pallante.<br />
9) Il duello finale e la morte di Turno.<br />
Gli episodi sono corredati da Pagine degli strumenti che focalizzano temi specifici: La donna<br />
abbandonata, Il ramo d’oro, ecc.<br />
Il percorso sull’Eneide termina con una lirica che Elio Andriuoli dedica all’amato poeta Virgilio,<br />
cogliendone il fascino e insieme la distanza.<br />
Nell’on line 25 è reperibile una Pagina degli strumenti su Le Bucoliche e le Georgiche, utile<br />
per completare le informazioni sulle opere di Virgilio.<br />
Unità di apprendimento (on line 26)<br />
Il mito di Orfeo ed Euridice<br />
L’unità, interamente on line, propone un percorso tematico pluridisciplinare che parte dal racconto<br />
di Virgilio nelle Georgiche, che sta alla base delle elaborazioni seguenti, in particolare<br />
di quella di Ovidio. Il mito del cantore Orfeo e della sua sposa Euridice è tra quelli che nel<br />
corso dei secoli hanno avuto maggior fortuna nella letteratura, nella musica, nella pittura, per<br />
i tanti temi che sottende: l’amore e la morte, il potere e i limiti dell’arte, il viaggio nell’oltremondo,<br />
il divieto e la disubbidienza. L’antologia propone un percorso sul mito dal passato<br />
al Novecento attraverso la letteratura, la musica, l’arte. Si collega a un tema di fondo del<br />
modulo, perché il mito racconta anch’esso di un eroe che riesce ad entrare vivo nell’oltremondo.<br />
Glielo concedono gli dèi, per riportare in vita la sposa che la morte gli aveva strappato,<br />
non perché commossi dal suo dolore, ma perché ammaliati dal suo canto. Il viaggio di Orfeo<br />
agli Inferi non è quindi motivato dalla conoscenza, come quello di Ulisse che va nell’Ade per<br />
sapere da Tiresia il proprio destino, né come quello di Enea, che vi scende per incontrarvi Anchise<br />
ed apprendervi il futuro grandioso di Roma. Quello di Orfeo è una sorta di avventura<br />
che si conclude tristemente.<br />
Il percorso è particolarmente ricco di immagini artistiche e di riferimenti musicali, in linea con<br />
le esigenze didattiche dei nuovi indirizzi dei licei. È presente infatti il riferimento all’Orfeo ed<br />
Euridice di Christoph Willibald Gluck (1762), su libretto di Ranieri de Calzabigi di cui è famosa<br />
l’aria “Che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene?” che viene antologizzata. Il<br />
percorso si conclude col racconto leggero e ironico di Gesualdo Bufalino, Il ritorno di Euridice.<br />
Ogni testo è accompagnato da un’immagine d’arte che ne rafforza il significato allegorico.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Il viaggio di Dante con Virgilio<br />
Se Virgilio è il poeta che nel personaggio di Enea che fugge da Troia con il padre in spalla e<br />
per mano il figlio ha saputo trattare il tema dell’esilio, Dante è il poeta che l’esilio l’ha vissuto<br />
davvero, e in esilio ha scritto la sua straordinaria Commedia. La seconda unità presenta alcuni<br />
passi del poema di Dante dove sono evidenti i riferimenti all’epica antica e al personaggio<br />
Virgilio. I passi tratti dall’Inferno sono in cartaceo, quelli tratti dal Purgatorio e dal Paradiso<br />
sono reperibili on line (con line 29 e 30).<br />
Della Divina Commedia si danno informazioni di base, utili per confrontare l’opera di Dante<br />
con quella di Virgilio.<br />
I passi tratti dall’Inferno sono:<br />
1) L’inizio del viaggio infernale. La porta dell’inferno.<br />
2) Minosse degradato.<br />
3) Il limbo e i personaggi dell’epica antica (on line 28)<br />
4) L’incontro con Ulisse.<br />
Di questo canto famosissimo, nel filo del racconto viene data la rilettura che ne fa Primo Levi
in Se questo è un uomo, dove le parole di Dante faticosamente riportate alla memoria si traducono<br />
nella rappresentazione universale del destino di «tutti gli uomini in travaglio».<br />
Dal Purgatorio si può leggere (on line 29) L’incontro con Casella (che ripropone il motivo dell’abbraccio<br />
fallito che Virgilio ha preso da Omero e consacrato come tópos dell’epica).<br />
Dal Paradiso si può leggere (on line 30) L’incontro con Cacciaguida (dai canti XV e XVII),<br />
dove Dante incontra il “suo” Anchise.<br />
L’unità comprende, sempre on line, varie altre Pagine degli strumenti, utili per approfondimenti<br />
pluridisciplinari in un ampio ventaglio di indirizzi scolastici. Si segnalano in particolare la<br />
scheda storica Antichi e moderni: nani sulle spalle dei giganti, e quella linguistica Nel segno<br />
di Avatar. Parole vecchie e nuove dall’epos.<br />
Modulo 4<br />
Il poema cavalleresco: dall’eroismo alla follia<br />
Dopo l’epica classica, in questo modulo si parla di quella medievale e dei poemi cavallereschi.<br />
Obiettivi specifici del modulo sono la conoscenza di alcune delle opere più popolari della<br />
letteratura cavalleresca e il riconoscimento della permanenza di temi e motivi dell’epica<br />
cavalleresca nel romanzo moderno.<br />
Il Medioevo, epoca in cui è forte la contrapposizione tra mondo cristiano e islamico, offre il<br />
terreno adatto all’affermazione della figura del cavaliere, l’eroe disposto a mettere il coraggio<br />
e la vita al servizio della cristianità. Ma questa figura si trasformerà nel passare da un’epoca<br />
a un altra: al valoroso Orlando della Chanson de Roland medievale si sostituisce, infatti, l’Orlando<br />
furioso rinascimentale. Infine, nel Don Chisciotte, l’eroe diviene addirittura folle: il rovesciamento<br />
dei modelli dell’epica medievale è definitivamente compiuto.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
Le Chansons de geste<br />
Nella prima unità del modulo si legge il racconto eroico della morte del paladino nella Chanson<br />
de Roland, la più antica e la più celebre delle chanson de geste. Il testo rivela due dei temi<br />
fondamentali dell’epica medievale, il valore in guerra e la fede cristiana.<br />
Sempre nell’Unità 1 si trova un’espansione sull’epica germanica, cui appartiene La canzone<br />
dei Nibelunghi, il poema in lingua tedesca che celebra gli ideali guerrieri rifacendosi alle leggende<br />
popolari nordiche. Viene proposta La morte di Sigfrido, uno tra i passi più celebri del<br />
poema che permette anche di individuare la differente concezione della morte tra l’eroe nel<br />
mondo cristiano e quella dell’eroe nel mondo pagano, rappresentato dai Nibelunghi.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
Il poema cavalleresco rinascimentale<br />
In epoca rinascimentale le gesta eroiche dei cavalieri medievali, nate per una fruizione popolare,<br />
vengono riprese per essere narrate dai poeti di corte nei poemi cavallereschi. È infatti alla<br />
corte degli Estensi di Ferrara che nel corso del Cinquecento nascono i maggiori poemi del<br />
Rinascimento: l’Orlando furioso di Ariosto e la Gerusalemme liberata di Tasso.<br />
Dell’opera di Ludovico Ariosto viene proposta in questa unità la lettura del proemio, che introduce<br />
l’argomento del poema, e una versione sintetica del primo canto commentata da<br />
Italo Calvino, nella quale si alternano le ottave originali di Ariosto e i passi in prosa dello<br />
scrittore contemporaneo, in una mescolanza di piacevolissima lettura. Infine è possibile<br />
trovare l’episodio di Cloridano e Medoro, dal quale emergono ideali cavallereschi come la<br />
cortesia e la nobiltà d’animo. L’episodio costituisce, inoltre, l’occasione didattica per fornire<br />
le regole per l’elaborazione di un riassunto attraverso le tecniche di scrittura.<br />
Anche della Gerusalemme liberata di Tasso viene riportato il proemio. Lo spazio maggiore è<br />
45
46<br />
riservato all’episodio più drammatico del poema: il duello di Tancredi e Clorinda, dal quale<br />
emerge la prospettiva cristiana dell’opera di Tasso.<br />
La voce della Scienza si può leggere nell’espansione on line 34, che presenta la nuova visione<br />
del mondo, attraverso il ritratto di Cristoforo Colombo tracciato dall’economista Ruggiero Romano.<br />
Unità di apprendimento 3<br />
Il rovesciamento dell’epica e l’inizio del romanzo moderno<br />
Solo trent’anni dopo la Gerusalemme liberata compare il Don Chisciotte di Cervantes, il libro<br />
dal quale ha avuto origine il genere stesso del romanzo, segnando la caduta del poema epico.<br />
Il protagonista del romanzo di Cervantes, anziché compiere nobili e gloriose imprese come i<br />
paladini dell’epica medievale e cavalleresca, è infatti un eroe mancato continuamente costretto<br />
a scontrarsi con la quotidianità. Si attua così la parodia dei luoghi comuni della produzione<br />
cavalleresca e il rovesciamento dell’eroe.<br />
Di quest’opera viene proposto il brano Don Chisciotte della Mancia e nell’on line 36 L’avventura<br />
nella grotta di Montesinos, attraverso i quali si può meglio comprendere come nasca il nuovo<br />
genere del romanzo borghese. Inoltre si può leggere nell’on line 35 una poesia di Jorge Luis<br />
Borges.<br />
Modulo 5<br />
Forme dell’epica moderna<br />
Come gli antichi poemi epici costituivano il sapere collettivo dei popoli ed erano i libri su cui<br />
gli scolari imparavano a leggere, così I promessi sposi sono l’opera che è diventata, dopo l’unificazione<br />
dell’Italia, l’unica lettura comune a tutti gli italiani di media cultura.<br />
L’obiettivo del modulo è innanzi tutto la conoscenza del romanzo di Manzoni attraverso una<br />
scelta di passi; quindi la comprensione del carattere problematico del romanzo moderno e<br />
contemporaneo e la sua continuità/rottura rispetto ai poemi epici.<br />
In funzione di tali obiettivi, la scelta dei passi dei Promessi sposi mira a mostrare le differenze<br />
ma anche le spie evidenti delle antiche radici epiche e cavalleresche: in particolare il movimento<br />
continuo dei personaggi, che richiama le peripezie romanzesche di Ulisse e poi dei<br />
cavalieri medievali. Emerge in particolare nel romanzo moderno il tema della strada, che nei<br />
Promessi sposi è un tema centrale: sulla strada avviene l’incontro tra i bravi e don Abbondio,<br />
che darà il via all’intera vicenda, e sulla strada si svolge il cammino reale e metaforico della<br />
formazione di Renzo.<br />
Infine chiude il modulo Cent’anni di solitudine di Gabriel García Marquez, romanzo “epico”<br />
per la dimensione collettiva della storia, per l’uso del tempo narrativo, e per i temi che affronta.<br />
Unità di apprendimento 1<br />
I promessi sposi di Alessandro Manzoni<br />
La prima unità è interamente dedicata all’opera di Manzoni, il primo romanzo moderno italiano.<br />
L’unità si configura quindi come un vero e proprio incontro con l’opera. Del romanzo sono<br />
stati selezionati alcuni tra i passi più significativi, quelli che permettono di conoscere i personaggi<br />
principali del romanzo e le vicende fondamentali. Inoltre è possibile seguire la trama<br />
di tutto il romanzo nelle linee portanti attraverso i passi che introducono i singoli testi e che<br />
hanno una funzione di raccordo.<br />
I passi sono:<br />
1) L’incontro di Don Abbondio con i bravi<br />
2) Lucia e Gertrude<br />
3) Renzo a Milano
4) Renzo arriva all’Adda<br />
5) Lucia e l’innominato<br />
6) Renzo e don Rodrigo<br />
7) Il «sugo» della storia<br />
L’unità è inoltre corredata da una biografia di Manzoni in cui si evidenziano le caratteristiche<br />
dell’uomo e dello scrittore, da alcune pagine dedicate alle Tecniche della narrazione che mettono<br />
in evidenza le principali caratteristiche del romanzo e da numerose Pagine di strumenti<br />
che costituiscono occasione di approfondimento su particolari aspetti, tra cui la lingua usata<br />
da Manzoni.<br />
Nell’on line 37 viene infine proposto un confronto tra l’opera narrativa e la versione filmica<br />
dei Promessi sposi realizzata da Mario Camerini nel 1940.<br />
Unità di apprendimento 2<br />
L’epica dei nostri tempi<br />
I nostri tempi non si prestano alla dimensione epica; la modernità ha trasformato i valori; la<br />
società di massa ha ridimensionato gli individui; i luoghi non sono più idonei, né le caotiche<br />
città europee, né il Mar Mediterraneo. Sono altri i mari sui quali si muovono i personaggi dell’epica<br />
del nostro tempo, come dimostra il poema che Derek Walcott ha ambientato nel Mar<br />
dei Caraibi, presentato nel Modulo 2. Sembra quasi che gli spazi geografici dei paesi sudamericani<br />
si prestino meglio al recupero di una narrazione epica, nella quale la vicenda dei<br />
singoli diventa storia collettiva.<br />
In un luogo indeterminato dell’America Latina, lo scrittore colombiano Gabriel García Márquez<br />
crea il villaggio di Macondo, metafora di tutti i luoghi del mondo, dove ambienta personaggi<br />
e vicende del romanzo Cent’anni di solitudine, scritto nel 1967, tradotto nelle lingue di tutto<br />
il mondo e considerato da molti il capolavoro della letteratura del Novecento.<br />
Il mare Mediterraneo solcato dalla nave di Ulisse nella sua rotta verso Itaca o dalla nave di<br />
Enea in fuga dalla sua città vede oggi altre imbarcazioni e altri viaggi: sono barconi sovraccarichi<br />
di gente disperata e viaggi ardui e precari di fuga dalla miseria. Nella Pagina degli strumenti<br />
gli studenti trovano un approfondimento su tale tematica attraverso un passo dal libro I nostri<br />
tempi dello scrittore siciliano Michele Perriera: una sorta di appunti e ricordi autobiografici,<br />
che parla delle contraddizioni dei nostri tempi e ci racconta di uno sbarco di disperati africani<br />
nell’isola di Pantelleria. È l’epica dei nostri tempi, l’epica degli eroi senza nome. Su tali argomenti,<br />
che investono il nostro tempo e il nostro paese, gli alunni hanno modo di discutere<br />
e confrontarsi, arricchiti, in fine, dell’esperienza acquisita dall’incontro con i classici.<br />
47
PARTE SESTA<br />
Esempi di verifiche su testi letterari e non letterari<br />
49
50<br />
In questa sezione si forniscono testi per verifiche e prove scritte, utilizzabili dai docenti in<br />
funzione di obiettivi specifici.<br />
LE VERIFICHE PER OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIVERSIFICATI<br />
Un libro di testo è per tutti: nel biennio di regola il docente adotta un libro quando non sa<br />
nulla della classe, e l’incertezza è tanto più diffusa nella scuola di oggi, caratterizzata spesso<br />
dalla mobilità degli insegnanti. Inoltre, specialmente nel primo anno della scuola superiore,<br />
è frequente che il docente si trovi ad affrontare situazioni di forte diversificazione tra gli alunni,<br />
per conoscenze e competenze di base. Per questo l’antologia è strutturata in moduli snelli<br />
ed autonomi: per fornire la possibilità di selezionare percorsi diversi in funzione degli interessi<br />
e delle esigenze della classe e dei singoli alunni.<br />
Allo stesso modo, anche gli esercizi che corredano i testi (Lavorare sul testo) sono graduati<br />
su due livelli fondamentali che individuano il livello minimo della sufficienza – Per comprendere<br />
– cui segue un livello superiore – Per interpretare –; a questi si aggiunge quasi sempre una<br />
serie di esercizi specificamente curvati sulla Lingua, e ulteriori esercizi Per scrivere, così da<br />
fornire all’insegnante un ventaglio graduato e graduabile di esercizi.<br />
In coerenza con la modularità che sta alla base dell’impianto didattico del libro, nel fascicolo<br />
delle Risorse il docente troverà una serie di testi di varie tipologie (racconti, immagini, fumetti,<br />
ecc.) finalizzati alle verifiche per obiettivi di apprendimento diversificati. Il docente, pertanto,<br />
potrà valersi di un ulteriore strumento per mantenere saldo il timone pur nelle situazioni variabili,<br />
e talora imprevedibili, che una classe può presentare.<br />
Qui sotto viene fornito un testo corredato dagli esercizi e dagli indicatori per la verifica diversificata,<br />
scelto come esempio dei materiali didattici che il docente troverà nel fascicolo<br />
delle Risorse. Si tratta in questo caso di un racconto, in funzione dei seguenti obiettivi specifici<br />
di apprendimento:<br />
Leggere e comprendere un racconto; produrre testi coerenti con gli scopi e i destinatari.<br />
Tempo assegnato per la prova (indicativo): 90-100 minuti.<br />
Gli obiettivi sono distinti in tre livelli: sufficiente, medio, alto.<br />
Il raggiungimento di tutti gli obiettivi del primo livello si traduce in una valutazione globale di<br />
sufficienza (voto 6). Il raggiungimento di tutti gli obiettivi del livello standard si traduce in una<br />
valutazione soddisfacente (voto 7/8). Il terzo livello si traduce in una valutazione molto buona<br />
(voto 9/10).<br />
Il mancato raggiungimento degli obiettivi del primo livello individua un livello inferiore alla sufficienza<br />
e può servire per identificare la necessità di un percorso di recupero.<br />
È importante che gli studenti conoscano in partenza i parametri sui quali verranno valutati i<br />
loro compiti.
Stefano Benni<br />
Rex e Tyra<br />
Questo è un racconto d’amore, i cui giovani protagonisti sono, però, alquanto inconsueti. L’autore<br />
è Stefano Benni, che con inesauribile fantasia crea un mondo immaginario eppure assai credibile.<br />
Benni, nato a Bologna nel 1947, è uno dei nostri scrittori più originali e seguiti.<br />
Quando si è giovani e innamorati, si ha fretta. Rex percorreva a grandi balzi la valle pietrosa<br />
in fondo alla quale c’era la casa di Tyra. Voltandosi indietro vide le sue grandi orme perdersi<br />
in lontananza. Oh sì, ne aveva fatta di strada! Perché ti sei scelto una fidanzata di montagna,<br />
gli aveva detto il padre, non ce n’erano abbastanza quaggiù? Ma Tyra aveva qualcosa che le<br />
altre non avevano. Quel modo di guardare, di socchiudere gli occhi. E poi i suoi denti, bianchi,<br />
brillanti. Sì, Tyra era la più bella piccola che avesse mai incontrato. Valeva la pena di correre<br />
tanto per incontrarla. E poi Rex era un giovane tirannosauro 1 robusto, non era certo un<br />
deserto di pietra a spaventarlo.<br />
Passò vicino a una pozza d’acqua. C’erano quattro tops 2 supercorazzati e panciuti, che<br />
facevano il bagno pigramente.<br />
– Dove vai, capoccione – ghignò uno.<br />
– Guardalo – disse l’altro – ha una testa così grossa che se si ferma casca in avanti.<br />
– Sei bello tu, cornuto – disse Rex, senza smettere di correre.<br />
– Ehi, cosa ci fai nel nostro quartiere? – strillò una giovane top col becco appuntito, non<br />
male nel suo genere. – Non sai che qua non vogliamo carnivori?<br />
Rex non rispose. Meglio non accettare provocazioni. I triceratops 3 erano lenti, ma se ti<br />
accerchiavano in sei o sette, potevano diventare pericolosi. E in effetti, quella era la loro<br />
zona. Percorse di buon passo la salita che lo portava da Tyra. Arrivò davanti a una grande<br />
caverna, nella parete a strapiombo del monte. Riprese fiato e la chiamò.<br />
– Ehi, piccola…<br />
Tyra uscì lentamente dalla caverna. Era ancora più bella di come la ricordava. Aveva fatto<br />
il bagno e la pelle scura brillava sotto il sole. Sorrise mostrando la formidabile dentatura.<br />
– Ciao Rex. Allora, andiamo lassù?<br />
– Te l’ho promesso. La cima del cratere ci aspetta.<br />
– Non perdiamo tempo. Mio padre è a caccia, ma potrebbe tornare presto e quando torna<br />
è sempre arrabbiato.<br />
Si incamminarono fianco a fianco, facendo rotolare massi giù per la discesa.<br />
– Vedi – disse Tyra – il babbo non si vuol convincere che è vecchio. Gli scappano tutti<br />
ormai, anche i bradosauri. 4 Due giorni fa ha provato ad attaccare un bronto 5 e per poco non<br />
ci lascia le penne. S’è beccato una codata in faccia, ha ancora il segno. E quando torna a casa<br />
senza preda, se la prende con la mamma.<br />
– Anche il mio vecchio si arrabbia spesso disse Rex – ma per fortuna qualche preda la<br />
cattura ancora. Purtroppo, quando si mette a raccontare le sue antiche battute di caccia, non<br />
la smette più. Allora sì che c’era selvaggina! dice. Quella del pterodattilo 6 preso al volo l’avrò<br />
sentita venti volte.<br />
– Brutta cosa invecchiare – sospirò Tyra.<br />
– Già – disse Rex e con la piccola zampa anteriore cercò di cingerle la schiena, ma Tyra<br />
ridendo scappò agilmente in avanti.<br />
Ormai erano alle pendici del cratere. La terra era più scura e calda. Incontrarono due stegosauri<br />
7 che si scambiavano colpi con le code chiodate per tenersi in allenamento.<br />
– Ciao Steve, ciao Greg – salutò Tyra.<br />
– Ehilà bella – disse Steve – vai su al cratere?<br />
– Attenta a non scottarti – disse Greg strizzando l’occhio.<br />
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– Non capisco cosa ci trovi in quei tipi – brontolò Rex, un po’ seccato. – Sono dei nanerottoli.<br />
Masticano tutto il giorno. Hanno una testa minuscola. E hanno la carne dura e piena<br />
di spine.<br />
– Sono bravi ragazzi – disse Tyra – mica vorrai farmi una scenata di gelosia…<br />
Cominciarono a scalare la parete del cratere. Non era molto ripida, ma il loro peso faceva<br />
franare il terreno. Rex spinse Tyra da dietro col muso. Lei finse di arrabbiarsi. Infine arrivarono<br />
in cima. Dall’interno del cratere salivano colonne di fumo e un odore acre. L’aria era grigia<br />
e rovente.<br />
– Mi piace venire qui, ma ho anche paura – disse Tyra. – Mio nonno mi raccontava sempre<br />
che quando la Grande Pietra Volante aprì questo buco, molti di noi morirono.<br />
– Anche mio nonno me lo raccontava – disse Rex avvicinandosi – e poi mi diede un consiglio<br />
prezioso.<br />
– E quale? – chiese Tyra, appoggiandosi a lui.<br />
– Disse: vedi piccolo Rex, un giorno una Pietra più grande delle altre cadrà dal cielo su<br />
questa valle, e farà un cratere enorme dalle montagne fino ai laghi. Il cielo diventerà ardente<br />
come il giorno della Grande Pietra. E allora, sai che consiglio mi diede il nonno?<br />
– Sono proprio curiosa – cinguettò Tyra.<br />
– Mi disse: Rex, se un giorno ti trovi solo con una bella piccola, e ti vien voglia di baciarla,<br />
non esitare perché da un momento all’altro può cadere la Grande Pietra.<br />
– E se lei non vuole? – rise Tyra.<br />
– Dille: pensa che sfortuna, piccola, se la Grande Pietra cadesse proprio adesso non<br />
sapresti mai cos’è un bacio.<br />
– Chi ti dice che non lo sappia?<br />
Una luce gialla illuminò il cielo. Rex la indicò con un sorriso.<br />
– Vedi, è un segnale. Vuoi perdere questa occasione?<br />
– Credo di no – disse lei. Ci volle un po’ di tempo, perché un bacio tra due tirannosauri<br />
non è cosa da poco. Ma quando ebbero sistemato le zanne, e le bocche si unirono, sembrò<br />
loro che la terra tremasse, e un vento caldo li sollevasse da terra.<br />
– Accidenti che bacio – pensò lui, guardando la sabbia che mulinava e le crepe che si<br />
aprivano nel terreno.<br />
– Oh Rex – sospirò lei, continuando a baciarlo. Anche se avessero voluto smettere non<br />
avrebbero potuto, perché si erano incastrati proprio per bene. Così, bocca nella bocca, gli<br />
occhi chiusi, non videro il grande globo giallo che si ingrandiva lassù in cielo. Sentirono il<br />
rumore di mille zampe che correvano, e di rocce che si spaccavano, ma non gli importava<br />
molto di cosa stava succedendo.<br />
Quando si è giovani, si ha tutta la vita davanti.<br />
(da Stefano Benni, L’ultima lacrima, Feltrinelli, Milano 1994)<br />
1 tirannosauro: un animale preistorico<br />
vissuto circa 70 milioni di<br />
anni fa nell’America settentrionale.<br />
I tirannosauri erano dinosauri bipedi<br />
carnivori. Gli animali più grandi<br />
potevano raggiungere 13 metri di<br />
lunghezza.<br />
2 tops: vedi nota 3.<br />
3 triceratops: un dinosauro quadrupede,<br />
erbivoro, vissuto nel Nord<br />
dell’America. Il suo aspetto da rinoceronte<br />
preistorico lo ha reso<br />
molto popolare. È spesso raffigurato<br />
nei libri per ragazzi, quasi sempre<br />
in lotta con il tirannosauro, suo<br />
mortale nemico. Questi due dinosauri<br />
sono stati tra gli ultimi ad apparire<br />
sulla terra.<br />
4 bradosauri: sta per bradisauro:<br />
rettile fossile, lungo circa 3 metri,<br />
con corpo tozzo e zampe grosse.<br />
5 bronto: abbreviazione per brontosauro.<br />
Era un dinosauro quadrupede,<br />
erbivoro. Era gigantesco: fino<br />
a 24 metri di lunghezza.<br />
6 pterodattilo: era un rettile volante<br />
e il suo nome significa ‘dito<br />
alato’ poichè il quarto dito delle<br />
zampe anteriore era lunghissimo e<br />
serviva a reggere tutta l’ala.<br />
7 stegosauri: lo stegosauro è uno<br />
dei dinosauri più conosciuti: erbivoro,<br />
lungo 8-9 metri, aveva la<br />
schiena munita di una lunga serie<br />
di piastre. Viveva, come gli altri,<br />
nell’America settentrionale.
La comprensione<br />
Dove è ambientato il racconto? Quali sono le caratteristiche dell’ambiente?<br />
Il narratore è esterno o interno? Da che cosa lo capisci?<br />
Il narratore esprime il suo punto di vista oppure rimane nascosto? Motiva la risposta.<br />
Secondo te, nel racconto fabula e intreccio coincidono? Motiva la risposta.<br />
Descrivi le caratteristiche fisiche dei due protagonisti:<br />
Rex è<br />
Tyra è<br />
Descrivi le caratteristiche psicologiche:<br />
Rex è<br />
Tyra è<br />
Spiega la frase seguente:<br />
Mio nonno mi raccontava sempre che quando la Grande Pietra Volante aprì questo buco, molti di noi morirono.<br />
Che cosa può essere «la Grande Pietra Volante»?<br />
A quale fenomeno allude la frase?<br />
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Come finisce la storia?<br />
Il riassunto<br />
Riassumi il racconto in circa 120 parole.<br />
La lingua<br />
Il passo seguente è costruito sul discorso diretto. Volgilo all’indiretto:<br />
– Mi piace venire qui, ma ho anche paura – disse Tyra. – Mio nonno mi raccontava sempre che quando la Grande<br />
Pietra Volante aprì questo buco, molti di noi morirono.<br />
– Anche mio nonno me lo raccontava – disse Rex avvicinandosi– e poi mi diede un consiglio prezioso.<br />
L’interpretazione<br />
Il racconto intreccia elementi fantastici con elementi realistici. Quali sono, a tuo parere, gli aspetti realistici<br />
del racconto?
Sentirono il rumore di mille zampe che correvano, e di rocce che si spaccavano, ma non gli importava molto di<br />
cosa stava succedendo.<br />
Che cosa sta succedendo?<br />
Quando si è giovani, si ha tutta la vita davanti.<br />
L’ultima frase del racconto è un commento del narratore. Quale ne è il messaggio, secondo te?<br />
In questo racconto l’alterità tra uomo ed animale è azzerata. Gli animali parlano e provano sentimenti come<br />
gli uomini. Attribuire agli animali caratteristiche, qualità o difetti umani è tipico di un genere letterario particolare.<br />
Quale?<br />
A la fiaba<br />
B la novella<br />
C<br />
la favola<br />
La scrittura personale<br />
Il finale del racconto è intuibile, ma rimane aperto. Concludi tu il racconto col finale che preferisci.<br />
VALUTAZIONE<br />
INDICATORI PER LIVELLI DI APPRENDIMENTO DIVERSI<br />
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