Miriam Odoardi - Comune di Parma

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La sua idea dell’autosufficienza produttiva fu pienamente recepita dal governo fascista, nel momento del lancio della “battaglia del grano”. E’ per questo che il regime attribuì allo scienziato maceratese il titolo di Senatore
I successi Il primo risultato di rilievo di Strampelli, nel 1905, fu il grano "Carlotta", dedicato alla moglie. Era un incrocio fra il "Rieti" e la varietà francese "Massy", con elevata elasticità dei fusti e una produttività superiore di 5-7 q per ettaro alla media dell'epoca. Il suo principale difetto – la scarsa resistenza alla "stretta"– lo spinse verso il vincente triplice incrocio ("Rieti"x"Wilhelmina") x"Akakomugi", iniziando così, nel 1913, la prima vera "Rivoluzione verde". Ottenne così il grano "Ardito", incrociando il "Rieti" (resistente alla ruggine) con l'olandese "Wilhelmina Tarwe" (ad alta resa) e quindi col grano rosso giapponese Akakomugi, resistente all'allettamento e a maturazione precoce.
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