Paolo Cesaretti - Antichità e Tradizione Classica
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UN LEITMOTIV NARRATIVO 119<br />
Pagina Soggetto Artista Contesto<br />
8 Basilissa Simeone 20 Paesaggio<br />
29 Teodora d’Alessandria Mena Paesaggio con architettura<br />
63 Xantippe e Polissena Michele Blachernita Paesaggio con architettura<br />
64 Tecla Michele mikros Paesaggio<br />
96 Pelagia di Tarso Michele Blachernita Paesaggio<br />
249 Teofano imperatrice Simeone Paesaggio con architettura<br />
268 Teodote Pantoleone 21 Paesaggio<br />
285 Melania “giuniore” Pantoleone Struttura architettonica<br />
297 Sincletice Giorgio 22 Paesaggio con architettura<br />
331 Teodule e commartiri Nestore Paesaggio<br />
408 Mariamne Nestore Frame decorativo<br />
429 Marana e Cirra Michele mikros Frame decorativo<br />
430 Domnina Michele mikros Frame decorativo<br />
Si impongono subito alcune considerazioni.Teofano non è solo il personaggio<br />
femminile più recente a comparire nel testo e nelle immagini<br />
del Menologio. È anche, con Teodora, l’unica imperatrice presente nel<br />
totale dell’opera. Proprio il confronto con l’immagine di Teodora dimostra<br />
che la rappresentazione di Teofano – o comunque di una imperatrice –<br />
quale Orante non era automatica. A considerare poi il sottogruppo delle<br />
Oranti osserviamo che neppure l’ambientazione in un paesaggio con<br />
architettura va data per scontata: riguarda non più di un terzo delle presenze<br />
e chiama in causa quattro artisti diversi. Escludendo Teofano, le altre<br />
oranti sono rappresentate su uno sfondo architettonico continuo (un singolo<br />
edificio), laddove nel caso di Teofano, e in esso solo, osserviamo un<br />
mutamento di soggetto tra parte destra e sinistra dell’immagine, come<br />
alluso e anzi sottolineato dalla postura delle mani. Il proprium della rappresentazione<br />
risulta ulteriormente rafforzato dal confronto con l’altra orante<br />
di Simeone, che in effetti non ha ambientazione architettonica.<br />
La postura delle mani dichiara e «denota» dunque l’attitudine di Teofano,<br />
la sua appartenenza al sottogruppo delle Oranti. Nel contempo, tale<br />
postura sembra marcare e «connotare» la visibile differenza rappresentata<br />
nel paesaggio intorno a lei. E dunque l’immagine mostra qualcosa in più<br />
– qualcosa di più concreto – rispetto a una mera «ascetizzazione della<br />
raffigurazione» 23 .<br />
20 O forse Simeone il Blachernita? Cf. ZAKHAROVA, Gli otto artisti cit., p. 401.<br />
21 Ibid., p.388; l’attribuzione tradizionale è per Giorgio.<br />
22 Per l’ipotesi Pantoleone cf. ibid., p. 387 e n. 24.<br />
23 ANGIOLINI MARTINELLI, La mano di Simeone cit., p. 33. – Claudia Barsanti suggerisce<br />
uno studio mirato sulla «impaginazione» visiva delle miniature opera di<br />
Simeone; studio che certamente merita di essere sviluppato da parte di storici dell’arte.