Paolo Cesaretti - Antichità e Tradizione Classica
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UN LEITMOTIV NARRATIVO 125<br />
chiede la costruzione di visuality (ancora nei termini di Rydén). In poche<br />
parole, nell’attesa della πίστις che scaturisce dal miracolo prevale l’πιστία.<br />
Su questo terreno l’evidenza descrittiva matura e si impone. Al tempo stesso,<br />
germina la ricerca di eccellenza letteraria. Evidentemente non tutti i vizi<br />
(in prospettiva agiografica l’πιστία è certamente tale) vengono per nuocere.<br />
5. Fra gli elementi di cui l’autore di VTh si avvale per dare visuality<br />
plastica al suo racconto, scandendo opportunamente il tempo (ancora<br />
Rydén) dell’intreccio, soprattutto uno si impone facilmente al lettore che<br />
si ponga in attento ascolto delle parole del testo. È lo stesso elemento<br />
che viene visivamente esposto nell’immagine alla p. 249 del Menologio<br />
di Basilio II. In quel fastoso manoscritto come nella breve VTh, si tratta<br />
delle mani. In VTh esse compaiono così spesso che, lungi dal ridursi a<br />
cliché, esse assurgono a ruolo che potrebbe accostarsi a quello di vero e<br />
proprio Leitmotiv 52 letterario, che conferisce una speciale connotazione<br />
alla narrazione, caratterizzandola sempre più come un tale, un racconto.<br />
Speciale era stata in effetti l’infanzia di Teofano; miracolosa la sua nascita,<br />
inusuale la sua alimentazione, prodigioso il suo svezzamento; segni<br />
celesti la accompagnavano anche quando usciva dalla dimora paterna per<br />
recarsi alle terme o alla chiesa, ma la svolta che orienta la sua vita è tutta<br />
nel bride-show 53 promosso per dare moglie a Leone σς να (VTh 5,5) 54 .<br />
52 Cf. SEGRE, Avviamento all’analisi cit., pp. 339-346 (particolarmente p. 342).<br />
53 Anche per il bride-show – informazione di base in The Oxford Dictionary of<br />
Byzantium cit., I, pp. 323-324 s.v. (J. HERRIN) – un’interpretazione eminentemente<br />
letteraria è proposta da L. RYDÉN a partire dal suo The Bride-Shows at the Byzantine<br />
Court – History or Fiction?, in Eranos 83 (1985), pp. 175-191; ricapitolazione dei temi<br />
nell’omonimo ID., The Bride Shows at the Byzantine Court – History or Fiction?, in<br />
Byzantium. Identity, Image, Influence. XIX International Congress of Byzantine Studies, University<br />
of Copenhagen, 18-24 August, 1996. Major Papers, ed. by K. FLEDELIUS and P.<br />
SCHREINER, Copenhagen 1996, pp.506-507. Una sintetica e ultima messa a punto<br />
della questione si trova in RYDÉN, The Life of St Philaretos cit., pp. 38-39. Contra, la<br />
linea «concreta» di W.T. TREADGOLD, The Bride-shows of the Byzantine Emperors, in<br />
Byzantion 49 (1979), pp. 395-413 (su Teofano le pp. 406-408), e più recentemente di P.<br />
SCHREINER, Réflexions sur la famille impériale à Byzance (VIII e -X e siècles), in Byzantion 61<br />
(1991), pp. 181-193. Molto recisa la sua p. 191: «une réalité, et non un topos». Da<br />
ricordare anche L.-M. HANS, Der Kaiser als Märchenprinz. Brautschau und Heiratspolitik<br />
in Konstantinopel 395-882, in Jahrbuch der österreichischen Byzantinistik 38 (1988), pp. 33-<br />
52: 46-52. – Al momento di consegnare il mio scritto appare W. TREADGOLD, The<br />
Historicity of Imperial Bride-shows, in Jahrbuch der österreichischen Byzantinistik 54 (2004),<br />
pp. 39-52 (per Teofano soprattutto p. 48), che rimane fedele alla sua impostazione.<br />
54 Per il significato della designazione rimando a TOUGHER, The Reign of Leo VI<br />
cit., pp. 110-113, con riferimenti alla bibliografia precedente. VTh è menzionata ibid.,<br />
p. 111 n. 10.