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Cum mystica obscuritate - FedOA - Università degli Studi di Napoli ...

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La materia della poetica <strong>di</strong> Hildegard è pure, come è nello spirito del<br />

tempo, allegorica: ma tale materia viene plasmata e <strong>di</strong>sposta in forme<br />

assolutamente sui generis, attraverso modalità sconosciute agli autori <strong>di</strong> poesia<br />

liturgica a lei antecedenti e contemporanei.<br />

Il primo, fondamentale <strong>di</strong>scrimine risiede nel fatto che le immagini <strong>di</strong> cui<br />

si sostanziano i carmi della Symphonia traggono origine non solo, come accade<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente, dalle Scritture, dalla tra<strong>di</strong>zione esegetica e dottrinale, o da<br />

quella letteraria: i componimenti <strong>di</strong> Hildegard – e ciò vale in particolar modo per<br />

le antifone e i responsori dello Scivias 20 – costituiscono infatti il densissimo<br />

<strong>di</strong>stillato in forma poetica dei profon<strong>di</strong> concetti dottrinali, teologici e filosofici che<br />

nelle opere della trilogia visionaria sono invece espressi attraverso la descrizione<br />

<strong>di</strong> complesse immagini visionarie, il cui significato è esplicato nel dettaglio a<br />

margine <strong>di</strong> ciascuna visione; al contrario, le immagini della Symphonia –<br />

altrettanto complesse ma descritte in forma assai più densa, spesso nello spazio <strong>di</strong><br />

pochi versi – data la <strong>di</strong>versa natura letteraria dell‟opera, non beneficiano <strong>di</strong> alcuna<br />

esplicazione, così che si rende necessaria, ai fini della comprensione, una loro<br />

interpretazione alla luce <strong>di</strong> quanto espresso più <strong>di</strong>ffusamente nelle opere<br />

teologiche della mistica.<br />

Si vedano a tale proposito per esempio i vv. 11-13 dell‟antifona de<strong>di</strong>cata<br />

agli apostoli, O luci<strong>di</strong>ssima apostolorum turba:<br />

fortissimumque genus columnarum,<br />

sponsam Agni sustentans<br />

in omnibus ornamentis ipsius […]<br />

Il genus columnarum è per l‟appunto la “stirpe” <strong>degli</strong> apostoli, ai quali,<br />

attraverso i doni della grazia spirituale, è concessa la facoltà e la forza <strong>di</strong><br />

“sostentare” la Chiesa, rappresentata come la “sposa dell‟Agnello”<br />

dell‟Apocalisse giovannea, e adornata inoltre, essendo madre e vergine al pari<br />

della genitrice del Cristo, dei monili e <strong>degli</strong> ornamenti descritti nello Scivias come<br />

vanto delle vergini, le quali portano a pieno compimento, attraverso la loro<br />

20 Cfr. II.1.<br />

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