Cum mystica obscuritate - FedOA - Università degli Studi di Napoli ...

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passo dei Commentaria in evangelium sancti Iohannis di Ruperto di Deutz – passo che Hildegard potrebbe effettivamente aver letto, data la contiguità dei concetti espressi, sebbene non vi sia una corrispondenza lessicale specifica – il teologo tedesco cita proprio i versetti della lettera paolina agli Ebrei concernenti il sacrificio del Cristo come fondamento della Redenzione – il cui influsso è riscontrabile in particolare per il v. 2 del nostro carme 71 – a proposito della salvezza quale hereditas elargita agli uomini, i quali, per dimostrarsene degni, è necessario siano memori e partecipi della sofferenza del Redentore 72 . hereditatem, in qua ueluti turres fortes ac firmas munimina diuinorum de incarnatione dogmatum contemplatiuus animus, quasi ex lapidibus quibusdam differentium intellectuum composita, modos que uirtutum in custodiam operis mandatorum edificat»; PASCHASIUS RADBERTUS, Expositio in Matheo, 11, ll. 1327-33: «Et sicut tunc a quattuor uentis castrametantes in Iudeam et in hereditatem Domini per Iesum introducti sunt sic et a quattuor uentis angeli congregabunt electos Dei. A uentis autem non terrenis sed celestibus sancti Euangelii id est a summis celorum usque ad terminos eorum ut ab Iesu Christo Domino nostro congregati percipiant diuinam et ueram hereditatem in celis»; RUPERTUS TUITIENSIS, De sancta trinitate et operibus eius, 11, In Exodum II, pag. 689, ll. 2053-61: «Repetitio pertranseuntis populi est quidem in littera quoque ornatus sermonis uel cantici sed in mysterio placet magis si post priorem hebraeorum sequentem quoque gentium populum intelligere uelis quem suo sanguine emptum ductor christus possedit patre dicente: postula a me et dabo tibi gentes hereditatem tuam et possessionem tuam terminos terrae. Introduces eos et plantabis in monte hereditatis tuae firmissimo habitaculo tuo quod operatus es domine et cetera». 71 Cfr. comm. vv. 1-4. 72 Cfr. RUPERTUS TUITIENSIS, Commentaria in evangelium sancti Iohannis, 11, pag. 619, l. 738 - pag. 620, l. 757: «Quicumque uere filii sunt et a bono patre animorum qualitate non degenerant nequaquam ita successu magnae hereditatis delectantur ut de morte patris nullo dolore mordeantur et eos quos extremum trahens spiritum edidit gemitus obliuiosis euanescere sinant auribus. Est autem magna quidem hereditas et magnum dominicae mortis emolumentum scilicet aeterna salus uita et resurrectio mortuorum quam numquam consecuti essent filii nisi testamentum morte patris fuisset confirmatum. Vbi enim testamentum inquit apostolus mors necesse est intercedat testatoris. Testamentum enim in mortuis confirmatum est alioquin nondum ualet dum uiuit qui testatus est. Ergo ut repromissionem acciperent qui uocati sunt aeternae hereditatis oportebat ut testamentum christi morte confirmaretur quia non aliter in hereditatem uitae introducerentur. Sed ipsa mors qua testamentum confirmatum est gratiae non necessitatis exstitit et pro nullo debito gratia mater adoptatis filiis acri mortis dolore uitam parturiuit. Igitur si uere filii sumus cum laetitia nostrae redemptionis dolorem et compassionem dominicae mortis habentes haec et quae sequuntur digno auditu patris nostri dicta percipiamus». 319
Vos flores rosarum Responsorio per i martiri Vos, flores rosarum, qui in effusione sanguinis uestri beati estis in maximis gaudiis redolentibus et sudantibus in emptione 5 que fluxit de interiori Mente consilii manentis ante euum in Illo, in Quo non erat constitutio a Capite. 10 Sit honor in consortio uestro, qui estis instrumentum ecclesie et qui in uulneribus uestri sanguinis undatis in Illo, in Quo non erat constitutio 15 a Capite. Traduzione Voi, fiori di rose, che per lo spargersi del vostro sangue siete beati tra le somme gioie che olezzano e trasudano nel riscatto che scaturì dalla ragione interiore del disegno che perdura da prima dell‟inizio dei tempi in Colui nel quale non vi era fondamento in un‟origine, sia onorata la vostra comunità, o voi che siete edificazione della Chiesa, e che con il sangue delle vostre ferite fluttuate in Colui nel quale non vi era fondamento in un‟origine. 320
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI
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Indice I. “Audi, o homo, verba ha
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“Audi, o homo, verba haec” 1 :
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significativamente il corso della s
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controllo diretto dell‟abate del
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dell‟istituzione ecclesiastica da
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Hildegard rifiuta di violare la sep
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composizione di carmina liturgici g
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Poiché alcuni dei testi costituent
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Il più antico di questi è D, che
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tale codice ci rimane ad oggi unica
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dietro diverse committenze 43 . In
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essenzialmente dalla suddivisione d
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semplicemente di non aver ricevuto
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si occupa in particolare dell‟asp
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contenuta nel precedente volume, è
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Burnett e Peter Dronke (1998) 98 ,
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Introduzione al commento delle liri
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si è cercato di fornire al lettore
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. La poetica Se la struttura dei ve
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La materia della poetica di Hildega
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sensi della stessa, i quali vengono
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significato della costruzione simbo
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O gloriosissimi lux uiuens angeli A
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definitiva, essendo in contemplazio
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angeli, nel cui volto, che appunto
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L‟espressione ardentes desiderii
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peccato - o quam speciosa forma, è
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qui uolare uoluit - L‟allitterazi
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opera del Cristo, che riconduce l
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sembra doversi intendere come “co
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essere riferito a Satana, e dunque
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contemplate nel fonte la cavità de
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senso la “natura”, la “forma
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di vescovi e sacerdoti; ai quali d
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Dunque qui secretus numerus va inte
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Le schiere angeliche sono qui descr
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O spectabiles uiri Antifona per pro
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che la Newman riscontra qui per l
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di Ezechiele, dove il profeta viene
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L‟espressione in umbra (del lucid
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amoscello, virga, dalla radice di I
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Dunque lo Spirito è infuso nella V
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originale 51 ; la stessa Hildegard,
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Dunque, l‟attribuzione ai profeti
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Redenzione del genere umano e della
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allude il v. 20, che riprende l‟i
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cioè con il fondamento del futuro
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Dunque, alla luce di quanto detto e
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sapientia e scientia, che guida que
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“perspicace”, cioè di “colui
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attraverso lo Spirito santo 24 . Du
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Dio mentre era ancora nel grembo ma
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columna Verbi Dei 39 ; gli animi in
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presente richiamo al brano di Grego
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in terris - La locuzione in terris,
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O cohors milicie floris Antifona pe
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Verona, dove gli apostoli vengono r
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definite nell‟Ordo virtutum (e ne
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L‟assai complessa immagine dei vv
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sul piano microcosmico, dall‟anal
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la medesima duplice interpretazione
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universale della Sapienza divina 46
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per dono divino 56 . Si tratta dunq
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Alla luce di quanto detto in preced
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Analogamente, nello Scivias, per ta
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all‟atto della sua creazione, sia
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nell‟altro caso l‟ipotesto prec
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misit in gladio - L‟espressione i
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Nello Scivias, l‟immagine del gla
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Scivias, l‟immagine dei canes, è
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evangelizzare, non tanto in virtù
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manufactum) 116 : tale “tabernaco
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O lucidissima Responsorio per gli a
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l‟istituzione della Chiesa, in vi
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sia per descrivere la rinascita del
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medesima opera, l‟atto di rinchiu
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abluendo - Il verbo abluere, “pur
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Vangelo e l‟Apocalisse, dove per
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antecedente alla salvezza, ancora s
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appunto come lux hominum e lux in t
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Tuttavia, sulla base di un versetto
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Anche nello Scivias, la Chiesa è d
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in omnibus ornamentis ipsius - La r
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fondazione vige appunto il principi
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istituito dal Redentore, prefiguraz
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sacrificale 95 ; tale immagine è d
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O speculum columbe Antifona per S.
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“vedere attraverso uno specchio
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lodi e la gloria di Dio e dei suoi
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L‟immagine della columba, tradizi
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L‟immagine della “colomba”, c
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proposta qui da Hildegard è passib
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angeli e nell‟uomo, conferendo la
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sentimenti come in uno speculum 58
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propria scelta di realizzare pienam
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l‟altro anche la figura della spo
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in uno specchio luminoso, nel quale
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Bernardo Silvestre raffiguri il Noy
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Questa rappresentazione della carit
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fondazione è in effetti il fine ul
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cecidisti), che sembra essere scars
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nell‟uomo e riconducono l‟uomo
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Dunque i vv. 5-6 si riferiscono, a
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come plantator et rigator, sulla ba
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vv. 8-9: o suavissima quies-solis L
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sponsi sono invece immagine rispett
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di opere e commenti circa tale libr
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Cristo 158 - è presentata quale mo
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ancora in riferimento al concetto d
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composizione di tale simbolismo, su
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sole 186 ; da Beda, che sembra tene
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Ancora, la facoltà di aspicere in
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istituzioni religiose, e si trova s
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poesia l‟espressione specialis fi
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attraverso la mediazione del Redent
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Intendendo qui la electa amicitia c
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iferito a Giovanni è attestato nel
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Per quanto riguarda l‟attestazion
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Commento vv. 1-3: O dulcis-radix L
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divino, cibus dulcior e fructus ele
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vicinanza a Dio, concetto analogo a
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dell‟Ecclesiasticus, in tre simil
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nell‟epistola citata mi sembra id
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virga Iesse, il cui frutto ultimo
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Il verbo elucidare è introdotto ne
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infusa - nel corpo sul piano microc
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proprio animo a tale principio dell
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comunità dei redenti, nella quale
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L‟immagine dell‟intrare in cubi
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conoscenza dei divini arcana verita
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Per quanto riguarda l‟utilizzo de
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attraverso l‟esercizio delle virt
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O successores Antifona per i confes
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amministratori in terra dell‟auto
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Redentore - va intesa come il servi
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allo stesso modo degli angeli, poic
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Bibliografia Sigle bibliografiche a
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MGH: Monumenta Germaniae Historica,
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Lingua ignota et litterae ignotae:
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ID., De triplici genere contemplati
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APULEIUS(PSEUDO), Asclepius. Retrac
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ID., Explanatio Apocalypsis, PL 93,
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CASSIODORUS, Expositio psalmorum, e
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CYPRIANUS CATHAGINENSIS (dubium), Q
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GODESCALCUS SAXO, Carmina, ed. L. T
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ID., Hymni, ed. A. FEDER, CSEL 65,
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ID., De fide cahtolica contra Iudae
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ID., In Leviticum homiliae, ed. W.
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ID., Epistolae, PL 203, coll. 1-179
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ID., In evangelium Matthaei, ed. B.
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VERGILIUS (P. VERGILIUS MARO), Aene
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1995 Ein Schöpfungsmodell: Hildega
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1997 Hildegard von Bingen: Propheti
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2000 (Hsg.) Hildegard von Bingen in
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1998 (ed.), Voice of the Living Lig
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1987 Musik und Medizin im Weltbild
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1998 Abbess. “Mother and Teacher
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