Cum mystica obscuritate - FedOA - Università degli Studi di Napoli ...
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di ascendenza araba come il Liber Pantegni di Costantino Afro (+1087) 68 , e la traduzione e il commento di Calcidio al Timeo platonico 69 . Ancora, Angela Carlevaris – grazie alla propria esperienza quale curatrice dell‟edizione del Liber vite meritorum 70 , oltre che sulla base di una ricostruzione del corpus di testi probabilmente oggetto di lettura nel corso dell‟Ufficio divino nei due monasteri in cui Hildegard visse e operò – è in grado di fornire un lungo elenco di autori cristiani che la mistica potrebbe aver conosciuto: tra gli altri, Ambrogio, Agostino, Tertulliano, Girolamo, Gregorio Magno, Leone Magno, Ruperto di Deutz 71 . Per quanto riguarda nello specifico l‟opera poetica di Hildegard, Barbara Newman, nell‟introduzione alla propria recente edizione della Symphonia per il Corpus Christianorum 72 , aggiunge alle opere già citate diversi altri scritti: ad es. Venenzio Fortunato, Prudenzio e Notker il Balbo per la poesia; Rabano Mauro, Pascasio Radberto, Aimone di Halberstadt e il corpus di omelie proveniente dal monastero di Admont per gli scritti dottrinali, esegetici e teologici 73 . 5. Status quaestionis a. Edizioni critiche della Symphonia L‟editio princeps del ciclo poetico di Hildegard – sebbene non possa essere ritenuta un‟edizione critica stricto sensu, in quanto vi è unicamente trascritto il testo dei carmi quale è riportato nel Riesencodex – è quella pubblicata da Dom Pitra nell‟ottavo volume dei suoi Analecta Sacra, sotto la dicitura Carmina Sanctae Hildegardis 74 . La prima edizione critica della Symphonia è invece quella curata nel 1969 da Pudentiana Barth, Maria Immaculata Ritscher e Joseph Schmidt-Görg (il quale 68 Per una miscelleanea di studi sul Liber Pantegni, versione latina dell‟enciclopedia medica di Alī ibn al-„Abbās (X sec.) ad opera di Constantinus Africanus, cfr. BURNETT/JACQUART 1994. 69 Cfr. DRONKE 1981 passim e LDO, “Introduction”. Per un‟edizione sia della traduzione, sia del commentario ad opera di Calcidio, cfr. CHALCIDIUS, Timaeus e Commentarius in Platonis Timaeum. 70 Cfr. LVM. 71 Cfr. CARLEVARIS 1998, 72sqq. 72 Per le edizioni della Symphonia, cfr. infra. 73 Cfr. HILDEGARDIS BINGENSIS, Symphonia, “Introduction” 361ssq. Sono d‟accordo su buona parte dei rilievi della Newman sulle fonti della Symphonia: per i miei rilievi circa gli ipotesti dei carmi analizzati, cfr. il commento, dove ciascun caso è analizzato in modo specifico. 74 Cfr. SANCTAE HILDEGARDIS, Carmina. 27
si occupa in particolare dell‟aspetto musicologico) 75 ; tale edizione è fondativa in due sensi: innanzitutto dal punto di vista filologico, poiché il testo qui ricostruito costituirà sostanzialmente la base per il lavoro della critica successiva; e in secondo luogo per quanto riguarda la concezione del ciclo dei Lieder hildegardiani come opera unitaria strutturalmente e concettualmente, idea che, di nuovo, sarà fondamentale per i successivi sviluppi nello studio della Symphonia. Il testo dei carmi (compreso l‟Ordo virtutum), con traduzione in tedesco a fronte, è accompagnato dalla loro edizione musicale – curata da Schmidt-Görg – da una breve introduzione in cui vengono poste in rilievo alcune tematiche-chiave dell‟opera, da una descrizione dei manoscritti collazionati, e infine da una (breve) bibliografia. Si lamenta unicamente l‟assenza di un apparato critico al testo. La seconda edizione dell‟opera poetica di Hildegard giunge 19 anni dopo, e si tratta, anche in questo caso, di un lavoro fondamentale: l‟edizione della studiosa americana Barbara Newman (1988) 76 , sebbene non presenti, dal punto di vista strettamente filologico, novità di rilievo rispetto a quella di Barth e Ritscher – nessun nuovo manoscritto viene preso in considerazione – è preceduta da un‟ampia introduzione alla Symphonia che mira non solo a collocare l‟opera nell‟ambito dell‟intero corpus di scritti della mistica, ma anche ad inserirla nel contesto letterario, musicale e dottrinale del tempo, fornendo un‟ampia analisi circa gli aspetti poetici e musicologici (con il supporto di Marianne Richert Pfau) della composizione dei carmi. La Newman formula inoltre una serie di fondamentali ipotesi – che prendono per ampia parte le mosse da alcuni studi precedenti di Peter Dronke – circa la datazione dei carmi e il loro ordinamento nei due manoscritti principali D e W2c 77 . Da tali ipotesi discende in particolare una precisa scelta circa la disposizione dei carmi contenuti nell‟edizione: i carmina vengono infatti presentati secondo l‟ordine che si riscontra in D, che viene giudicato concettualmente e strutturalmente rispondente alle effettive intenzioni dell‟autrice 78 , inserendo in tale schema i componimenti presenti unicamente nel Riesencodex – laddove Barth e Ritscher, pur seguendo l‟ordine di D, inserivano i 75 Cfr. HILDEGARD VON BINGEN, Lieder. 76 Cfr. SAINT HILDEGARD OF BINGEN, Symphonia. 77 Di tali ipotesi si dà ampiamente conto supra, nei parr. 1 e 2 di questo capitolo. 78 Cfr. supra, par. 2. 28
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traduzione e il commento <strong>di</strong> Calci<strong>di</strong>o al Timeo platonico 69 . Ancora, Angela<br />
Carlevaris – grazie alla propria esperienza quale curatrice dell‟e<strong>di</strong>zione del Liber<br />
vite meritorum 70 , oltre che sulla base <strong>di</strong> una ricostruzione del corpus <strong>di</strong> testi<br />
probabilmente oggetto <strong>di</strong> lettura nel corso dell‟Ufficio <strong>di</strong>vino nei due monasteri in<br />
cui Hildegard visse e operò – è in grado <strong>di</strong> fornire un lungo elenco <strong>di</strong> autori<br />
cristiani che la mistica potrebbe aver conosciuto: tra gli altri, Ambrogio, Agostino,<br />
Tertulliano, Girolamo, Gregorio Magno, Leone Magno, Ruperto <strong>di</strong> Deutz 71 .<br />
Per quanto riguarda nello specifico l‟opera poetica <strong>di</strong> Hildegard, Barbara<br />
Newman, nell‟introduzione alla propria recente e<strong>di</strong>zione della Symphonia per il<br />
Corpus Christianorum 72 , aggiunge alle opere già citate <strong>di</strong>versi altri scritti: ad es.<br />
Venenzio Fortunato, Prudenzio e Notker il Balbo per la poesia; Rabano Mauro,<br />
Pascasio Radberto, Aimone <strong>di</strong> Halberstadt e il corpus <strong>di</strong> omelie proveniente dal<br />
monastero <strong>di</strong> Admont per gli scritti dottrinali, esegetici e teologici 73 .<br />
5. Status quaestionis<br />
a. E<strong>di</strong>zioni critiche della Symphonia<br />
L‟e<strong>di</strong>tio princeps del ciclo poetico <strong>di</strong> Hildegard – sebbene non possa essere<br />
ritenuta un‟e<strong>di</strong>zione critica stricto sensu, in quanto vi è unicamente trascritto il<br />
testo dei carmi quale è riportato nel Riesencodex – è quella pubblicata da Dom<br />
Pitra nell‟ottavo volume dei suoi Analecta Sacra, sotto la <strong>di</strong>citura Carmina<br />
Sanctae Hildegar<strong>di</strong>s 74 .<br />
La prima e<strong>di</strong>zione critica della Symphonia è invece quella curata nel 1969<br />
da Pudentiana Barth, Maria Immaculata Ritscher e Joseph Schmidt-Görg (il quale<br />
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Per una miscelleanea <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul Liber Pantegni, versione latina dell‟enciclope<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Alī<br />
ibn al-„Abbās (X sec.) ad opera <strong>di</strong> Constantinus Africanus, cfr. BURNETT/JACQUART 1994.<br />
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Cfr. DRONKE 1981 passim e LDO, “Introduction”. Per un‟e<strong>di</strong>zione sia della traduzione, sia del<br />
commentario ad opera <strong>di</strong> Calci<strong>di</strong>o, cfr. CHALCIDIUS, Timaeus e Commentarius in Platonis<br />
Timaeum.<br />
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Cfr. LVM.<br />
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Cfr. CARLEVARIS 1998, 72sqq.<br />
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Per le e<strong>di</strong>zioni della Symphonia, cfr. infra.<br />
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Cfr. HILDEGARDIS BINGENSIS, Symphonia, “Introduction” 361ssq. Sono d‟accordo su buona<br />
parte dei rilievi della Newman sulle fonti della Symphonia: per i miei rilievi circa gli ipotesti dei<br />
carmi analizzati, cfr. il commento, dove ciascun caso è analizzato in modo specifico.<br />
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Cfr. SANCTAE HILDEGARDIS, Carmina.<br />
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