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Cum mystica obscuritate - FedOA - Università degli Studi di Napoli ...

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Hildegard del verbo effulgere a proposito dei beati spiritus contemplanti Dio,<br />

potrebbe condurre ad ipotizzare che la mistica utilizzi qui coscientemente tale<br />

verbo in senso analogo, a raffigurare appunto lo stato contemplativo che è parte<br />

della con<strong>di</strong>zione dell‟anima beata unita al Cristo in un abbraccio mistico 27 .<br />

ra<strong>di</strong>x – Nella poesia liturgica antecedente Hildegard l‟immagine della ra<strong>di</strong>x è<br />

riferita – sulla base dell‟interpretazione allegorica della biblica ra<strong>di</strong>x Iesse come<br />

figurazione dell‟Incarnazione 28 – con elevata frequenza in particolare alla Vergine<br />

Maria 29 e in alcuni casi a santa Anna, madre della genitrice del Redentore 30 .<br />

L‟utilizzo <strong>di</strong> tale immagine riferita all‟evangelista Giovanni sembra essere,<br />

invece, sostanzialmente originale: anche negli scritti della stessa Hildegard non è<br />

altrimenti attestato.<br />

Un uso <strong>di</strong> tale figura simbolica che mi sembra affine a quello qui<br />

riscontrato compare tuttavia in una tra le prime lettere della mistica renana a noi<br />

pervenute, in<strong>di</strong>rizzata a papa Eugenio III, dove il pontefice, analogamente a<br />

quanto accade per Giovanni nel carme in analisi, viene definito, appunto, quale<br />

prima ra<strong>di</strong>x in novis nuptiis Christi, ra<strong>di</strong>ce “<strong>di</strong>visa in due parti” (et in duas partes<br />

<strong>di</strong>visus), da un lato come fiore mistico virginale (qui socius est virginitatis),<br />

dall‟altro come ramus Ecclesiae 31 . La ra<strong>di</strong>x cui fa riferimento Hildegard<br />

non esset inuentus. Et tunc etiam maiori fulgore mirabilia Dei cognoscebant quam ea prius<br />

ui<strong>di</strong>ssent, intelligentes quoque quod in celo tale prelium amodo non fieret et quod nullus de celo<br />

ulterius caderet».<br />

27 Cfr. O speculum columbe, comm. vv. 8-9. Sui vv. 1-3 del presente componimento come riferiti a<br />

tale aspetto della figura <strong>di</strong> Giovanni, cfr. supra. Poiché il verbo effulgere è usato da Hildegard nel<br />

Liber <strong>di</strong>vinorum operum a proposito della con<strong>di</strong>zione contemplativa <strong>di</strong> cui le anime beate godono<br />

nel Regno dei cieli, analogamente a come l‟immagine del “brillare” in ardore ardentis – attraverso<br />

cui qui come nello Scivias è rappresentata la con<strong>di</strong>zione dell‟anima casta anelante l‟unione mistica<br />

con il Redentore – sembra essere debitrice della descrizione che Gregorio Magno offre della<br />

con<strong>di</strong>zione delle schiere angeliche contemplanti Dio, appunto, nei cieli, mi domando se tale<br />

immagine nel suo insieme non sia stata composta <strong>di</strong>etro la suggestione <strong>di</strong> un parallelo tra<br />

l‟amplexus mistico, <strong>di</strong> cui Giovanni è, come detto, modello, qui come nei vv. 8-9 <strong>di</strong> O speculum<br />

columbe, e la contemplazione del <strong>di</strong>vino da parte delle anime beate e <strong>degli</strong> angeli nel regno<br />

celeste.<br />

28 Per l‟immagine della ra<strong>di</strong>x Iesse, cfr. comm. a O vos felices ra<strong>di</strong>ces, v. 1.<br />

29 Cfr. ad es. Sempiterni regis mater, 2, v. 3, AH 32, 205; Maria melliflua, v. 6, AH 48, 128; O<br />

polorum dominatrix, 6, v. 3, AH 15, 137; Laudes virginis, 5a, v. 5, AH 42, 87; Ave virgo qua<br />

caligo, 9, v. 2, AH 50, 471; O sanctarum feminarum, 27, v. 4.39, v. 2, AH 50, 478; ADAM VON<br />

SANKT VIKTOR, Ave virgo singularis, 13, v. 1, pagg. 240sqq.; Imperatix gloriosa, 2, v. 1, AH 54,<br />

351; Ave plena singulari, 14, v. 1, AH 54, 353<br />

30 Cfr. ad es. Ad matris Annae, 4a, v. 1, AH 34, 155.<br />

31 Cfr. Ep. Hild. 3, ll. 6-14: «O qui in tua persona es fulgens lorica et prima ra<strong>di</strong>x in nouis nuptiis<br />

Christi, et in duas partes <strong>di</strong>uisus, in partem hanc, quod anima tua iterata est in mystico flore, qui<br />

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