Cum mystica obscuritate - FedOA - Università degli Studi di Napoli ...
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H Heidelberg, Universitätsbibliothek Sal. X 16 fol. 196 rb -197 rb , del 1200, proveniente da Salem; K Kues, Hospitalbibliothek 63, fol. 137 rv , del 1210, proveniente da St.Eucharius a Trier; O Oxford, Merton College 160, fol. 124 vb -125 ra , sec. XII-XIII; R Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana Pal. lat. 311, fol. 200 r -201 r , risalente al 1180, compilato nel Rupertsberg, in seguito a Speyer; S Stuttgart, Wurtt. Landesbibliothek theol. et phil. 4°253, fol. 28 r , 40 v , 53 v - 54 v , risalente al 1160, compilato nel Rupertsberg e a Zweifalten; T1 Trier, Bibliothek des Priesterseminars 107, fol. 77 r , sec. XII, proveniente da St. Matthias a Trier; T2 Trier, Stadtbibliothek 722, fol. 513 vb -514 vb , risalente al 1487, proveniente da Beatusberg, presso Koblenz; V1 Wien, Österr. Nationalbibliothek 721, sec. XII ca., scomparso; V2 Wien, Österr. Nationalbibliothek 881, fol. 42 v -43 v , risalente al 1170; V3 Wien, Österr. Nationalbibliothek 963, fol. 154 v -158 v , sec. XIII, proveniente da Rommersdorf, presso Neuwied; V4 Wien, Österr. Nationalbibliothek 1016, fol. 118 v e 121 v , sec. XII, proveniente da Rommersdorf, presso Neuwied; W1 Wiesbaden, Hess. Landesbibliothek 1, fol. 229 v -230 v , risalente al 1165, compilato nel Rupertsberg, scomparso; W2 Wiesbaden, Hess. Landesbibliothek 2, cosiddetto Riesencodex, fol. 132 va - 133 rb (a), 404 rb -407 va (b), 466 ra -478 va (c), risalente al 1180-1190, compilato nel Rupertsberg. I codici principali, gli unici a riportare il testo dei carmi della Symphonia organizzati come ciclo unitario, sono essenzialmente due: 17
Il più antico di questi è D, che fu compilato nello scriptorium del Rupertsberg certamente prima del 1176, dunque quando Hildegard era ancora in vita, e anzi sotto la sua supervisione, per essere inviato come dono al monastero cisterciense di Villers, nel Brabante (nell‟attuale Belgio) 24 : tale manoscritto contiene, oltre ad una versione Symphonia costituita da 50 carmi – e seguita da un dialogo, senza titolo, tra un prete e il diavolo – anche il Liber vitae meritorum e il Liber viarum Domini di Elizabeth von Schönau. La sezione del codice contenente il ciclo poetico è mutila nel mezzo di alcuni fogli, e, all‟inizio, di un foglio o di un intero gruppo di otto fogli 25 . L‟altro manoscritto contenente l‟intera Symphonia nella sua versione più estesa, che consta di 67 carmi, è W2, il cosiddetto Wiesbadener Riesencodex: si tratta di un codice di grandi dimensioni (46x30 cm, 15 Kg di peso) compilato sempre nello scriptorium del Rupertsberg ancora negli ultimi anni di vita o subito dopo la morte di Hildegard 26 , che contiene tutti i suoi scritti tranne quelli di carattere medico-scientifico; per questo motivo si è a lungo ritenuto fosse stato 24 Il terminus ante quem per la datazione è dato da una lettera di Guibert de Gembloux risalente appunto al 1176, che racconta come alcuni passi del Liber vitae meritorum, contenuto in tale manoscritto, fossero letti ad edificazione dei monaci di Villers nel refettorio, cfr. NEWMAN 2007, 338. 25 Secondo Peter Dronke, gli otto fogli perduti avrebbero potuto contenere sia i cinque carmi dedicati a Dio Padre e Figlio che sono collocati all‟inizio della Symphonia in R (cfr. infra) e che sono invece assenti in D, oltre al testo dell‟Ordo virtutum, cfr. DRONKE 1969/70, 391; lo stesso Dronke, più di recente, cita a sostegno di tale ipotesi una testimonianza dell‟umanista Johannes Trithemius, che nel suo De scriptoribus ecclesiasticis riporta come incipit della Symphonia il primo verso dell‟Ordo virtutum – cioè: Qui sunt hi qui ut nubes: lo studioso inglese ne deduce che il Tritemio avesse potuto visionare un manoscritto diverso dal Riesencodex, dove appunto il ciclo poetico si apriva con il dramma liturgico, così come doveva accadere nei fogli iniziali perduti di D, cfr. DRONKE 2000, 310-11, n. 34, cit. in NEWMAN 2007, 342, n. 12. Circa alcune ipotesi sui carmi che potevano trovarsi nei fogli andati perduti di D, cfr. ancora DRONKE 1969/70, passim. 26 La datazione del Riesencodex è oggetto di una disputa assai complessa: a tale codice si è sempre attribuita – soprattutto sulla base della presenza in esso della Vita sanctae Hildegardis, certamente redatta dopo la morte della badessa renana – una datazione tarda, risalente agli anni ‟80-‟90 del XII sec.; ma più di recente Van Acker prima (cfr. l‟introduzione ad Epistolarium) e Albert Derolez poi (cfr. DEROLEZ 2000, 49-80) hanno riscontrato che le opere, tra cui appunto la Vita, la cui presenza nel Riesencodex lasciava propendere per una datazione tarda, sarebbero state copiate da mani differenti da quelle che hanno redatto gli altri scritti presenti nel codice, e dunque potrebbero essere state inserite in un secondo momento rispetto ad essi. Per tale motivo, dunque, secondo Derolez, sarebbe possibile ipotizzare che: anche W2, come D, sia stato compilato mentre Hildegard era ancora in vita; che la stessa mistica abbia addirittura approvato il suo contenuto; che ancora Volmar, e non Guibert di Gembloux, sia stato l‟artefice delle manipolazioni riscontrate in particolare nel corpus delle lettere. La questione rimane, a mio parere, piuttosto controversa – rimarrebbero difatti aperte alcune questioni, quali il differente ordinamento dei carmi della Symphonia in D e W2, di cui dirò infra – dunque, non avendo, come detto, avuto modo di visionare di persona il codice in questione, ritengo opportuno non pronunciarmi a tale proposito in questa sede. 18
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K Kues, Hospitalbibliothek 63, fol. 137 rv , del 1210, proveniente da<br />
St.Eucharius a Trier;<br />
O Oxford, Merton College 160, fol. 124 vb -125 ra , sec. XII-XIII;<br />
R Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana Pal. lat. 311, fol. 200 r -201 r ,<br />
risalente al 1180, compilato nel Rupertsberg, in seguito a Speyer;<br />
S Stuttgart, Wurtt. Landesbibliothek theol. et phil. 4°253, fol. 28 r , 40 v , 53 v -<br />
54 v , risalente al 1160, compilato nel Rupertsberg e a Zweifalten;<br />
T1 Trier, Bibliothek des Priesterseminars 107, fol. 77 r , sec. XII, proveniente<br />
da St. Matthias a Trier;<br />
T2 Trier, Stadtbibliothek 722, fol. 513 vb -514 vb , risalente al 1487, proveniente<br />
da Beatusberg, presso Koblenz;<br />
V1 Wien, Österr. Nationalbibliothek 721, sec. XII ca., scomparso;<br />
V2 Wien, Österr. Nationalbibliothek 881, fol. 42 v -43 v , risalente al 1170;<br />
V3 Wien, Österr. Nationalbibliothek 963, fol. 154 v -158 v , sec. XIII,<br />
proveniente da Rommersdorf, presso Neuwied;<br />
V4 Wien, Österr. Nationalbibliothek 1016, fol. 118 v e 121 v , sec. XII,<br />
proveniente da Rommersdorf, presso Neuwied;<br />
W1 Wiesbaden, Hess. Landesbibliothek 1, fol. 229 v -230 v , risalente al 1165,<br />
compilato nel Rupertsberg, scomparso;<br />
W2 Wiesbaden, Hess. Landesbibliothek 2, cosiddetto Riesencodex, fol. 132 va -<br />
133 rb (a), 404 rb -407 va (b), 466 ra -478 va (c), risalente al 1180-1190,<br />
compilato nel Rupertsberg.<br />
I co<strong>di</strong>ci principali, gli unici a riportare il testo dei carmi della Symphonia<br />
organizzati come ciclo unitario, sono essenzialmente due:<br />
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